28 novembre 2010, ore 6.00
La sveglia, come al solito, suonò puntuale. John, malvolentieri, si alzò dal letto, infilò le pantofole e scese in cucina. Fatta colazione si diresse verso il bagno, si vestì e uscì di casa.
Fuori era buio e l'aria era fredda. Percorse il marciapiede, illuminato fiocamente da una fila di lampioni, girò a sinistra e dopo due minuti arrivò al suo bar-panetteria, luogo di ritrovo degli abitanti di Gelsaquia, piccolo paese sulle colline lombarde.
Le persone arrivavano lì, bevevano qualcosa, si scambiavano pettegolezzi e novità, tutto finiva lì.
John Tokly entrò, accese le luci e si avviò dietro il bancone. Solo in quel momento notò un foglietto sul pavimento. Lo prese e lesse:Futuro o passato?
-Sarà uno dei soliti ubriachi- pensò tra sé, e buttò il messaggio nel cestino della spazzatura.
Verso le 7.15 arrivarono i primi clienti.
«Ciao Augusto, tutto bene?»
«Sì, un caffè, grazie.»
Augusto Virtone, 67 anni, era un uomo altolocato, che viveva nella Antica Villa di Gelsaquia. La moglie, Benedetta Rusti, non si faceva vedere spesso, infatti rimaneva quasi sempre rintanata nella sua dimora.
«Da domani si abbassano le temperature» disse Augusto, «Speriamo solo che non piova.»
Cinque minuti dopo percorreva già il viale che portava alla sommità della collina, dove era stata edificata l'Antica Villa: tre piani più mansarda, una facciata rigorosamente simmetrica e un ampio parco.
Arrivato al cancello, estrasse una chiave dalla tasca, con cui lo aprì.
In casa non c'erano luci accese.
-Dormirà ancora- pensò. Con un passo svelto, si avviò verso il suo studio.
Si sedette alla scrivania e cominciò a leggere e compilare fogli.Benedetta Rusti si svegliò sola. Suo marito doveva già essersi messo all'opera. Svogliatamente si alzò dal letto e si diresse verso il salone.
Era una donna di 65 anni, un po' troppo in carne e con i capelli biondi a caschetto.
Si lasciò cadere sul divano, rimuginando ciò che era accaduto nella stanza di fronte a lei.
Con un raptus di furia, prese un foglio, una penna e cominciò convulsamente e ripetutamente a scrivere la seguente frase:Sotto la terra c'è il cielo, sotto la terra c'è il fuoco
_ _ _
Correva velocemente nel bosco. Doveva fuggire, non poteva restare un minuto di più. Non ora.
Gli era bastato leggere tre parole:Futuro o passato?
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L'amico del fuoco
Mystery / ThrillerForse in quell'immensa casa quegli strani eventi accadevano da sempre. Omicidi, teletrasporti, perdite di memoria... Sotterranei e corridoi senza fine... Due anziani coniugi vengono turbati da un omicidio, che sembra essere il punto di partenza di...