Capitolo 19

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| *Niall's povs* |

Restavo a guardare impalato attraverso il vetro freddo e appannato,ricoperto da uno strato di goccioline di pioggia,mentre l'acquazzone continuava,senza accennare a diminuire.

Il cielo era nuvoloso,ma fra la coltre di nuvole si creavano sprazzi di luce biancastra,che facevano brillare le goccie sul vetro,sistemate come a creare elaborati disegni.

Le nuvole nel cielo erano confuse fra il grigio e bianco,senza un ordine.

Esattamente come i miei pensieri: confusi,troppo confusi.

Nella mia mente regnava il caos più totale,per ragioni quasi sconosciute.

E tutto semplicemente perchè nutrivo troppa antipatia nei confronti di una persona in particolare,una persona che spiccava fra tutte.

Quella persona che invidiavo,ma che anche temevo, per vari motivi.

Era stupido.

I ragazzi di solito non si proccupano di amori,gelosie o amicizie,no?

Era una cosa da ragazze.

Battei con forza un pugno sulla scrivania,facendomi pure male.

Imprecai,arrabbiato,e mi innervosii ancora di più quando la porta si aprì.

-Tutto bene?- chiese mio padre.

Mi voltai,trovandolo sulla porta,con aria un pò allarmata per il colpo che aveva sentito.

-No,va tutto male- sbuffai.

Lui entrò e si sedette vicino a me,cingendomi le spalle con il braccio.

-Perchè va tutto male?-

-Non lo so neanche io- ammisi tristemente.

Bobby sospirò.

-La scuola? Gli amici?- cominciò a chiedere,a raffica.

-Hai presente quella sensazione di essere...sbagliato? Di non essere ciò che la persona a cui tieni desidera?- chiesi,lasciandomi andare.

Mio padre mi guardò,socchiudendo gli occhi azzurri,identici ai miei,gli stessi che avevo ereditato.

-Si,ho capito cosa intendi,figliolo- Fece una pausa.

-E tu hai mai pensato che potesse essere dovuto all'amore?-

Amore.

Amore?

-Cosa? No,non penso sia quello- dissi scuotendo il capo.

Bobby sorrise e si alzò.

-Pensaci bene,Niall-  mi disse,prima di lasciarmi solo,perso nelle mie incertezze.

Innamorato? Io? E di chi? Quando? Da quanto? Perchè?

No,non era la soluzione.

Abby.

Il suo nome mi balenò in testa,accendendomi una lampadina,facendo vorticare altri pensieri,ancora più assurdi.

Innamorato di Abby? Della mia amica?

Se non mi piaceva Styles non significava che mi interessasse Abby.

Styles non mi era mai piaciuto.

Geloso? Io?

Impossibile.

Battei un altro pugno sulla scrivania,e corsi in cucina.

-Bisogna accettare i propri sentimenti,anche se sono,o ci sembrano,surreali e sbagliati.Basterebbe ascoltare il cuore,Niall-  furono le ultime parole che sentii prima di uscire sotto la pioggia e lasciarmi tutto alle spalle,smettendo di pensare.

**

| *Abby's povs* |

Tric. Trac.

Il rumore delle goccie che si infrangevano contro il vetro.

Ad un tratto quel rumore monotono e regole fu interrotto da un rumore più forte.

Mi alzai,aprii la finestra e rimasi a bocca aperta quando lo vidi,sotto la finestra,sotto il diluvio,sorridente,con i capelli bagnati,mentre si arrampicava sull'alberello secco e fragile che si snodava fino alla mia finestra.

-Sei pazzo,Styles!- gli gridai ridendo,nel frattempo che lui,agilissimo e rapido,si teneva al ramo più lungo.

Anche lui rise,ignorando l'acqua che scendeva e si infrangeva sulla sua schiena.

-Togliti che salto!- disse,cercando di farsi sentire.

Mi spostai,pregando che non si facesse male e attesi di vederlo balzare nella mia stanza bagnato fradicio.

Dopo pochi attimi,Harry era davanti a me,i capelli umidi ricadevano sulla sua fronte.

Con un gesto automatico se li tirò indietro,e si tolse la giacca fradicia.

-Ma che ti salta in mente?- chiesi mentre andavo in bagno a prendere un asciugamano per il mio Tarzan.

-Volevo stare con te- rispose semplicemente,e fece per togliersi anche la t-shirt bagnata.

-ASPETTA!- lo fermai.

Lui mi guardò con aria interrogativa.

-Vorresti spogliarti? Qui,nella mia stanza? Non credo sia una buona idea-

Harry sorrise malizioso.

-Ma dai,chi vuoi che ci veda,Abby-

Non potei controbattere che la sia t-shirt fradicia era già a terra,sul mio pavimento.

Lo guardai a torso nudo,rimanendo stregata da tanta perfezione.

Il petto di Harry era a dir poco perfetto.

Scolpito e muscoloso,come quelli dei modelli famosi.

In parte era coperto da tatuaggi bellissimi,un sacco di disegni e figure nere,elaborate,precise e perfette che coprivano la sua pelle fredda.

Era qualcosa di indescrivibile,credevo di non aver mai visto niente di simile,e non solo per i muscoli di granito,ma per l'armonia creata da quelle figure bellissime.

Alcune occupavano la pancia,le spalle,parte del braccio...

Erano tantissimi,tutti diversi e complicati.

Subito mi venne il desidero di sapere il significato e la storia che si celava dietro ad ognuno di essi.

Non mi erano mai piaciuti i ragazzi pieni zeppi di tatoo,ma lui,lui era diverso e quei disegni mi affascinavano tantissimo.

Guardai Harry,perdendomi nei suoi occhi color giada brillante.

-Vuoi che ti racconti una storia sulla mia vita?- chiese dolcemente.

Sorrisi,per tutta risposta.

Lui fece ugualmente,poi,senza coprire il suo petto,si sedette sul letto e mi fece cenno di sedermi al suo fianco.

**

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