Capitolo 18

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Guardai Harry.

Mentre rideva sfacciato,era ancora più bello.

Ma quella sul suo volto,era veramente sfacciataggine?

-Più che un patto,diciamo una scommessa...-  disse.

E poi si avvicinò bruscamente,spingendomi al muro.

-Che cazzo stai facendo?- gli strillai contro.

Ignorò la mia voce,e spinse il suo corpo contro il mio.

Tentai di spingerlo via,invano.

Era quasi il doppio di me,quel riccio lunatico.

Finalmente si tolse,e gli tirai un pugno sul petto scolpito.

-Ahia- farfugliai.

Harry rise,divertito dalla mia goffaggine.

Mi accorsi che la scuola era vuota,così controllai l'orologio e corsi via,aspettando che Harry fosse distratto,senza poi dargli spiegazioni.

Ero appena uscita dell'edificio,quando mi bloccai di colpo,di fronte a un acquazzone in piena regola.

Sbuffai,infastidita.

E adesso?

Dopo pochi istanti,Harry era vicino a me,mi aveva già raggiunta e nella grande mano stringeva un largo ombrello.

-Hai intenzione di bagnarti?- domandò,sistemandosi il cappuccio della felpa sul capo coperto di ricci.

Non risposi,ma mi riparai sotto l'ombrello di Harry,con lui al fianco.

-Sei in auto,vero?- chiesi,cercando di sovrastare il rumore della pioggia.

Lui annuì,poi si fermò davanti la sua macchina,infilò le chiavi e mi aprì la portiera,mentre restava a proteggermi dalla pioggia con l'ombrello.

Fece il giro della vettura,per poi si sedersi al posto di guida e lanciare l'ombrello fradicio sui sedili posteriori,con noncuranza.

Prima di mettere in moto,si voltò verso di me,gli occhi verdi intensi e luminosi.

Non sapevo reggere quello sguardo,a volte mi ci perdevo,perchè erano così belli,quasi fossero finti,quasi lui indossasse delle lenti a contatto speciali.

Restammo a fissarci per istanti che mi parvero secoli,io persa,senza rendermene neanche conto,nelle sue iridi color giada,e lui nei miei occhi acqua marina,probabilmente simili al mare in tempesta.

Il mio sguardo cadde poi sulle sue labbra rosee,che sembravano così morbide.

Deglutii,e mi allontanai.

Anche i suoi occhi osservarono a lungo le mie labbra,e capii che si stava trattenando dal proseguire quello che aveva interrotto a scuola,quando si morse il labbro inferiore.

Poi si voltò verso il volante,accese il motore e partì velocissimo.

-Scusa- borbottò quando ormai eravamo davanti a casa mia.

Lo fissai,con aria confusa.

-Cosa?-

Scosse il capo tristemente,ma poi sorrise di nuovo,un sorriso così bello che non riuscivo a capire se era finto o se era sincero.

Sorrisi anch'io,un pò in imbarazzo.

-Grazie del passaggio,a domani- lo salutai amichevolmente.

Harry ricambiò il saluto e il suo sorriso si allargò ancora di più.

Scesi rapida dall'auto e corsi alla porta di casa,sotto la pioggia intensa.

Mi voltai,per vederlo una volta ancora,ma l'auto era già scomparsa.

Sospirai e spinsi la porta per entrare al calduccio in casa.

Spazio autrice:

Ecco il capitolo,so che non è molto bello e magari non interessante come ve lo aspettavate,ma dovevo far andare le cose così se voglio poi rendere migliori i capitoli successivi.

Spero di non avervi deluso.

Vi capisco,questi capitoli non piacciono molto nemmeno a me lol.

Vi prometto che i prossimi saranno molto molto molto molto meglio,almeno spero.

Ancora grazie a chi vota a chi commenta e a chi segue questa complicata ff.

Vi amo.

Un bacio grande a tutte.

Scusate ancora per eventuali errori grammaticali e per il capitolo corto.

Alla prossima dolcezze.

Dark Impossible Love.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora