Dark Impossible Love.

Capitolo 29.

-Allora Ashley, hai intenzione di aiutarmi con queste valigie, si o no?- urlai alla mia amica, che continuava ad ignorarmi. Da quando si era messa con quel biondo, Luke, non la smetteva di parlare di lui, e quando non ne parlava, ci era sempre in contatto grazie al suo telefono.
-No tesoro, io ti amo di più!- disse con voce smielata a Luke. Alzai gli occhi al cielo. Sempre la stessa storia, ci mettevano ore solamente per salutarsi. Sbuffai infastidita e strappai il telefono dalle mani della mia amica.
-Ci vediamo Luke!- lo salutai, per poi chiudere la chiamata e restituire il cellulare ad Ashley con un sorrisetto.
-Sei proprio antipatica- disse con una smorfia, facendomi ridere.
-Domani mattina partiamo per Madrid e tu non hai ancora preparato un bel niente, Ashley- le ricordai,mentre io finivo di riempire la mia ultima valigia e facevo scorrere la cerniera.
-Stai insieme ad Harry da settimane e non mi hai ancora raccontato un bel niente, Abby- disse imitandomi.
-Non ti riesce farmi il verso- la provocai. Mi guardò male e anche lei finì di riempire la sua borsa.
-Ci vediamo domattina, Abby- mi salutò dopo qualche chiacchera, riprendendosi le sue valigie e uscendo dalla mia camera. Mi lanciai sul letto e chiusi gli occhi, ma ancora prima di scuotere la mente da tutti i pensieri un rumore alla finestra mi distrasse. Mi tirai su e ascoltai meglio: Tic, Tic.
Sorrisi, riconoscendo quel rumore ed andai ad aprire la finestra.
-Riformulo la domanda per l'ennesima volta: a te non piace passare dalla porta come ad ogni essere umano?-
-Ciao anche a te, Abby-
Harry entrò nella stanza con un balzo, facendo rimbalzere i ricci sulla sua testa.
Si avvicinò per lasciarmi un bacio sulle labbra e io lo lasciai fare, perché le sue labbra erano sempre una sorpresa.
-Ciliegia?- chiesi, staccandomi e assaporando quel gusto dolce.
-Sei brava ad indovinare i gusti, vedo- ridacchiò, leccandosi le labbra piene.
Si sedette sulla cassapanca ai piedi del letto e si sfilò gli stivaletti umidi.
-Sei pronta per domani?- domandò, mentre si stendeva sul letto.
-Sono nata pronta- ribattei.
Lui sorrise.
Mi parlò di come aveva passato la giornata al computer per vedere l'hotel in cui avremmo passato il soggiorno a Madrid, di come aveva stampato opuscoli e depliant di bellissimi posti che avremo potuto visitare nella città e di come aveva studiato alcune parole in spagnolo.
-Vado in bagno, aspetta un attimo- mi avvertì, e sgattaiolò fuori dalla stanza.
Mi sedetti sul bordo del letto ad aspettarlo, quando i miei pensieri sul viaggio di domani furono interrotti da uno squillo acuto.
Mi voltai e vidi il telefono di Harry appoggiato sulla cassapanca, con lo schermo illuminato e l'icona lampeggiante di un messaggio.
Fatti i dannati affari tuoi, Abby diceva la mia mente, ma la curiosità ebbe la meglio e sbloccai il telefono di Harry.
Il messaggio era di Zayn, quindi un po' della mia tensione scese ma decidi ugualmente di aprirlo, dopotutto, se adesso avevamo una relazione come diceva Harry, non si sarebbe arrabbiato per una sbirciatina.
Aprii il messaggio proprio mentre nel bagno risuonava lo sciacquone.
'' Piano completato, è tutto sotto controllo. Assicurati che Abby non veda Ashley per le prossime ore, non vorrai che quella pettegola spifferi tutto''.
L'acqua del rubinetto si spense e sentii il rumore della porta che si apriva.
Chiusi immediatamente il messaggio e mi alzai, fingendo di star sistemando alcune cose sulla scrivania.
-Ehi, che stavi facendo?- mi chiese Harry.
-Nulla, sistemavo alcuni oggetti- e indicai il portapenne rovesciato.
Harry mi guardò poco convinto ma non disse altro. Gli chiesi di rimanere a cena ma declinò l'invito dicendo di avere alcune commissioni da sbrigare.
Quando mai Harry è occupato?
Dal giorno della vicenda di Niall il  nostro rapporto era leggermente migliorato, perché adesso che il mio amico biondo sembrava acqua passata doveva sorgere un nuovo problema?
Quando c'è Zayn di mezzo non c'è mai niente di buono, ma decisi di tenere il tutto per me e 'disobbedire' al messaggio chiamando Ashley.
Mi resi conto di quando fosse grave la situazione quando, dopo più di 20 chiamate, Ashley non diede segni di vita.
Che stava succedendo?