Capitolo 26

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Afferrai il mio cellulare,mentre sullo schermo lampeggiava il nome 'Ashley',e schiacciai con forza il tasto verde per accettare la chiamata.

-Ehi Abby!-

La voce allegra e limpida,simile al trillio di un campanellino,e leggermente metallica di Ashley mi scoppiò nell'orecchio.

-Ciao Ash- la salutai,non con il suo stesso entusiasmo.

-Allora,a che ore ti passo a prendere?- chiese la mia amica dall'altra parte della cornetta.

-Per che cosa?- chiesi a mia volta,sicura che in tutta quella storia ci fosse lo zampino di un riccio chiamato Harry.

-Per lo shopping di oggi...Abby,tesoro,sei stata tu a inviarmi il messaggio- rispose Ashley con ovvietà e nervosismo.

-Oh,sisi,allora verso le 15- conclusi.

-A dopo- La voce di Ashley tornò allegra.

Chiusi la chiamata sbuffando e selezionai 'registro chiamate' fra le impostazioni,ma senza trovare nulla di sospetto;così selezionai 'messaggi inviati' e ne vidi uno destinato ad Ashley,ma che non avevo scritto ed inviato io.

Grazie Harry,sei veramente gentile ad organizzare pomeriggi di shopping al posto mio.

| Harry's Pov |

Camminavo lungo le stradine deserte del centro,calciando un sassolino sul marciapiede e tenendo la testa bassa.

A me Abby piaceva,eccome se mi piaceva,e non avrei permesso a quell'emarginato senza palle di Horan di portarmela via.

Proprio mente camminavo pensando disgustato al biondino,ecco che sul marciapiede opposto notai camminare a testa bassa un ragazzo fin troppo simile a Niall.

'Parli del diavolo e spuntano le corna' pensai sarcastico,cercando di nascondere il mio fastidio.

Eccolo,girò strada e si avvicinò con un sorrisetto furbo su quel volto ad ebete che avrei tanto voluto spaccare.

-Styles- fece un cenno con il capo,mantenendo ampio il sorriso sul suo volto.

-Levati dal cazzo,Niall- borbottai arrabbiato e infastidito dalla sua presenza.

Fece un passo avanti spavaldo,ancora con quel ghigno idiota.

'Ora lo faccio fuori' pensai.

Era più alto,parecchio più alto,ormai era quasi quanto me.

Sembrava pure diventato più robusto,non era il nanetto gracilino e deboluccio che ricordavo.

Beh,l'avevo visto l'ultima volta solo pochissime sere prima,ma non avevo notato quel suo cambiamento.

Quella cosa però non mi piacque molto.

Sorrise e in quel momento la rabbia nei suoi confronti accumulata da anni prese il sopravvento.

Avanzai contro di lui,con gli occhi che ero sicuro fossero infiammati.

Non riuscivo a stare calmo con quel ragazzo.

Tirai un forte pugno nel viso del ragazzo biondo,colpendolo con tutta la forza che avevo.

Si,cazzo,se lo meritava.

Stavolta fui io a sorridere,mentre rialzava il capo,mostrando il naso e il labbro sanguinanti.

Soffocò una specie di ringhio,per poi tirarmi un violento calcio nello stomaco.

Mi piegai in due,sputando e tossicchiando.

Sentivo un dolore acuto crescermi nel corpo,quasi come se si stesse infiammando.

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