Capitolo 15

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-Niall? Niall? Cosa stai facendo?-

Il mio amico sembrava essere nel suo mondo,rideva,senza motivo,barcollava...

Louis indico' i tanti bicchierini vuoti appoggiati li' accanto.

-Credo abbia esagerato-

-Oh no!-

Adesso il mio "accompagnatore" era ubriaco marcio.

Evviva.

-Io vorrei tornarmene a casa- dissi al moro.

Controllai l'orologio,erano le 22:50.

-Io non posso accompagnarti,non posso lasciare la casa piena di gente-

-Niall non e' in grado di guitare!- esclamai.

-Non conosci nessun'altro?- chiese.

Scossi il capo.

Lui sbuffo',poi si avvicino' al biondo che continuava a dire cose senza senso e a ridere.

-Niall? Dammi le chiavi della tua auto,ora- gli disse,con un tono che non ammetteva repliche.

Lui dapprima si oppose,sghignazzando,e riprese a ballare.

Poi Louis insistette e gli disse qualcosa che non riuscii a capire,e si fece consegnare le chiavi dell'auto.

-Ecco a te- disse dandomi il mazzo di chiavi.

Me le rigirai fra le mani,pensierosa,mentre i due ragazzi si allontanavano verso la pista da ballo.

Notai Niall iniziare a ballare una ragazza,forse ubriaca quanto lui.

Mi sedetti in un angolo tranquillo,iniziando a valutare le opzioni.

O affidarmi a uno sconosciuto e chiedere un passaggio,oppure tentare di guidare un'auto non mia,senza patente e naturalmente,senza riuscirci.

Stavo per arrendermi e passare a casa Tomlinson l'intera notte,aspettando che Niall si riprendesse o che Louis avesse la casa libera,ma questo richiedeva molte ore e io ero gia' stanca.

Guardai stanca l'ora: 23.05.

-Ti serve un...ehm,autista?-

La solita,ormai riconoscibile,voce vellutata e roca interruppe,per la terza  volta in quella sera,nella mia testa.

Alzai lo sguardo,per vederlo,in tutta la sua perfezione,appoggiato al bancone della cucina buia,le braccia conserte,un'espressione divertita e il solito sorrisetto strafottente e malizioso.

-Se ti dicessi di si'?-

-Potrei guidare io l'auto del tuo...amichetto-

-Sei serio?- chiesi allibita.

Lui annui',con un lampo strano negli occhi verde giada.

-Okay,andiamo,le probabilita' di uno stupro sono alte sia qui,che in macchina con te-

Harry ghigno',e mi segui' fuori dalla casa.

Gli passai le chiavi dell'auto di Niall,lui apri' la portiera e si sistemo' al posto di guida,io vicino a lui.

Afferro' il volante con le mani grandi e bianche e mise in moto,sfrecciando subito sulla strada scura e deserta.

-Ti prego solo di riportare chiavi e auto al proprietario- dissi.

-Certo,non sono un...ladro- pronuncio' quella parola in maniera strana,come se avesse appena ingoiato una bile.

Lo guardai,incuriosita,per vedere se stava bene.

Quel ragazzo era parecchio strano,molto,molto strano.

La sua figura perfetta era come circondata sempre da un'alone di mistero puro.

Solo quando Harry imbocco' la strada di casa mia mi ricordai della mia giacca,chissa' dove a casa di Louis.

Sbuffai,e osservai un po' in imbarazzo il poco tulle che copriva le mie gambe infreddolite.

Osservai anche come,di tanto in tanto,Harry ci gettava un'occhio,nonostante alla festa in cui eravamo entrambi poco fa,c'erano ragazze con abitini luccicosi la meta' del mio.

Finalmente quel viaggio freddo e silenzioso termino'.

Avrei tanto voluto sapere come Harry sapeva dove abitavo,ma non mi proccupai di chiederglielo.

Parcheggio' nella penombra,a qualche metro dal giardino.

-Non hai una giacca?- chiese guardando le mie gambe in parte scoperte.

Scossi il capo e lui,prontamente,si sfilo' il giubbotto di palle stilo badboy che indossava.

Dark Impossible Love.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora