Capitolo 6

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Mi svegliai a causa del sole entrato dalla finestra, mi giro e incontro il viso addormentato di Tae, notai che mi teneva stretta a se, con una mano sul mio fianco.
Mi stropicciai gli occhi, e subito il mio telefono squillò.
Lo presi, guardai lo schermo e vidi il nome "Chloe🦋"
Sbuffai.
Cosa vuole a quest'ora?!?!

"pronto..?"
"ehi Mary! Come stai?"
"spero che sia importante.."
"volevo solo disturbarti un po'."
"si si.. cosa vuoi?"
"ehi ehi, stai calma.. perché sei arrabbiata?"
"un mio caro amico non si è sentito bene, sono stanca, e ho sonno. Soddisfatta..?"
"può bastare.. comunque mi dispiace per il tuo amico, spero che si riprenda presto."
"grazie Chloe. Tu come stai..? Che mi racconti..?"
"nulla in particolare, solita vita.
Beh.. non volevo disturbarti oltre Mary volevo solo sapere come stavi, mi mancava sentirti..."
"anche a me.."
"okay.. io vado, ci sentiamo dopo okay?"
"si certo, a dopo."

Una mano si appoggiò sulla mia spalla, era Tae ed era sveglio a guardarmi.
M: ehi.. come ti senti..?
Gli accarezzai una guancia.
T: bene, tu.. come stai?
M: io sto bene. Ti va di andare a fare colazione?
Gli chiesi sorridente.
T: si certo, grazie chuje.
M: di niente.
Sorrisi, mi alzai, aprii la porta ma la sua voce mi fermò.
T: chuje..
M: dimmi.
Mi voltai, in attesa di una risposta.
T: perché sono qui.. in camera tua..?
M: ieri.. sei svenuto.. e io e gli altri ti abbiamo fatto dormire da me.
T: svenuto?! Quando?!
M: ieri sera.
T: quindi vi siete presi cura di me..?
M: esatto, mi ero spaventata tanto.
Mi venne incontro e mi abbracciò.
T: non devi avere paura piccolina, io sono qui con voi.. con te.
M: grazie Tae.

Stavamo per scendere le scale ma mi blocca un braccio.
T: vado un'attimo in bagno.
M: certo.
Scesi, andai in cucina aprii un sportello e uscì fuori un pacco di biscotti, quando sentì un bacio sulla testa.
Sussultai per lo spavento, mi voltai e mi portai una mano davanti al cuore.
M: joon.. mi hai fatto spaventare..
N: scusami, non volevo.
Mi accarezzò un braccio.
M: non ha importanza, non preoccuparti.
N: okay.. comunque, tae come sta?
M: è in bagno. Tu hai fatto colazione?
N: no, sono arrivato adesso. Non ho dormito neanche bene..
Disse stropicciandosi gli occhi.
M: ah si? Come mai?
N: è tutta la notte che Jin russa, ti giuro che non c'è la faccio più.
M: tranquillo, ti credo. Caso mai, quando finisci di fare colazione vai a riposarti.
N: ci proverò.
Ci andammo a sedere e iniziammo a magiare mentre tutti gli altri ci raggiunsero.

*09:30*
Dopo aver finto di fare colazione, posai tutto sul lavandino e iniziai a lavare i piatti.

J: ehi, vuoi una mano?
M: no tranquillo, non c'è bisogno.
J: io ti aiuto lo stesso.
Sbuffai.
Com'è testardo..
M: non ti preoccupare, non serve.
J: non sono preoccupato, voglio solo aiutarti.
M: si lo so, ma io volev-
Mi bloccò poggiando una mano davanti alla mia bocca.
J: shhh.. ora tu, lasci che io ti aiuti, okay?
Annuii.
Mi tolse la mano dalla bocca e continuai a lavare.
M: senti un po' chef, cos'hai intenzione di cucinare oggi?
Chiesi posando un piatto su un ripiano.
J: tu cosa vorresti che cucinassi?
M: non lo so, in realtà non ho molta fame..
J: come mai?
M: ho un po' di mal di testa.. e poi... non mi va di mangiare.
J: sei sicura..? Anche se è qualcosa di leggero..?
M: si, sono sicura... davvero Jin, non voglio nulla.
J: okay piccolina.. come vuoi, ora vai a riposarti.
Mi dice scansandomi dal lavandino.
M: perché?!
Si girò nella mia direzione.
J: hai il viso caldo..
Si avvicina e mi accarezza una guancia.
J: chujeog, sono serio, vai a dormire sennò mi arrabbio.
Mi dice guardandomi con aria superiore. Mi ricorda mia madre quando non volevo andare a scuola.
M: ma io s-
J: non farmelo ripetere di nuovo! Vai a riposarti!
M: si ma i-
J: adesso!
Mi disse puntando un dito verso le scale.
Sbuffai e annuii.
M: okay.. come vuoi.. ma non affaticarti troppo, sennò mi arrabbio.
Dissi girandomi facendo per andarmene.
J: tranquilla, non succederà.
M: meglio così.

Salii in camera e feci per chiudere la porta ma un'altra volta vengo fermata.. che scocciatura..
S: sei stanca?
Disse il ragazzo dai capelli color menta, entrando in camera mia come se fosse il bagno di casa sua.
M: cosa vuoi?
Gli chiesi scocciata, sedendomi sul letto.
S: ehi piccina, tranquilla, è solo una domanda. E comunque non mi hai risposto.
M: perché? Sono obbligata a farlo per caso?.. comunque si, sono stanca, ho mal di testa.
S: okay ho capito.. non ti disturbo più. Buon riposo..piccola principessa.
Mi disse chiudendo la porta alle sue spalle.
Spostai le coperte, mi sdraiai, e in dieci
minuti mi addormentai.

X: SVEGLIAAA!!!!
Mi arrivò un corpo addosso, aprii gli occhi di colpo, e notai Jimin letteralmente sopra di me che mi stringeva in un abbraccio.
Lo guardai stupita, ma poi sorrisi, e gli accarezzai i capelli. Lui disse qualcosa di completamente incomprensibile mentre continuava a stringermi.
JM: mi sei mancata piccola mia..
Mi disse alzando la testa dal mio ventre guardandomi negli occhi.
M: anche tu.
Gli dissi, continuando ad accarezzargli i capelli.
JM: ho visto che tae sta bene, ho cercato di fare il prima possibile.
M: grazie Jiminie.. ma ti potresti spostare per favore?
JM: oh.. scusa.
Mi disse alzandosi, sedendosi in un lato del letto. Mi alzai anche io e guardai l'ora nel mio cellulare sommerso di varie notifiche.
"10:35" sgranai gli occhi. È tardissimo.
M: perché non mi avete svegliata prima?!
JM: non volevamo disturbarti, io sono arrivato adesso.. e poi, eri così carina mentre dormivi.
Mi disse sorridendomi, trasformando i suoi dolcissimi occhi bruni in due sottili fessure.
M: ho bisogno di te. Adesso.
JM: cos'hai in mente di fare?
Mi alzai subito dal letto, Jimin mi fissava, guardando ogni mio singolo movimento. Probabilmente aspettava un risposta completa. Mi girai e mi sedetti sul pavimento ricoperto da un morbido tappeto bianco, sotto lo sguardo del ragazzo biondo.
M: mancano otto giorni al compleanno di Jin, e ho assolutamente bisogno di voi sei.
JM: ahhh, adesso capisco. Vuoi che ti aiutiamo ad organizzargli una festa?
M: esatto, e ho bisogno di voi per fare in modo che vada tutto bene.
JM: capito.. hai qualche idea?
M: si ma.. sono troppo confuse. Per questo ho bisogno di voi.
JM: okay, io ci sto.. vado a chiamare gli altri.
Si alza, ma lo blocco subito prima che possa uscire.
M: non puoi farli venire qui!
Gli dissi quasi bisbigliando.
JM: perché no? Devi cambiarti..?
Mi guardò con uno sguardo malizioso, gli lanciai un'occhiataccia e gli tirai il braccio per farlo sedere davanti a me.
M: non dire cavolate scemo!
Gli dissi dandogli un pugno sulla spalla.
JM: ahi! Adesso non ti aiuto più..
M: non ti azzardare neanche a provarci, ho bisogno del tuo aiuto.
JM: uffa.. okay, come vuoi.
Sorrisi mentre lui continuava a sbuffare, a braccia conserte anche se quando lo guardavo con la coda dell'occhio, sorrideva guardandomi.
M: grazie Jiminie!!!
Sorrisi e lo abbracciai, lasciandogli un bacio sull'angolo della bocca.
Lui mi guardò sorpreso, e io gli sorrisi mimandogli un "grazie" uscendo dalla mia camera dirigendomi dagli altri.

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