Il campanello suonò.
Helena si alzò dal divano, pigramente, e andò a controllare da dietro le tende chi si trovava fuori da casa sua in quel caldo pomeriggio di sabato. Era il postino.
Aprì la porta e si fece consegnare la lettera indirizzata a lei. Salutò e rientrò nel fresco della sua abitazione. Esaminò la busta; recava un timbro austriaco. Rimase perplessa e spiazzata; chi mai poteva scriverle dall'Austria? Non aveva nessun parente che vivesse lassù, non aveva nessun affare in sospeso con quella terra.
Curiosa aprì la lettera."Gentilissima Signora Helena Citronova,
abbiamo ritrovato il suo nome tra quelli degli internati del campo di concentramento di Auschwitz-Birkenau, nel periodo che va dal 1942 al 1945.
Il governo di Vienna sta avviando un processo per crimini contro l'umanità per i generali e gli ufficiali delle SS che gestivano il campo.
Le chiediamo di presentarsi per testimoniare al processo che inizierà il giorno 1 febbraio 1972, presso il Tribunale di Vienna, Marxergasse 1A.
Attendiamo una sua risposta.Cordiali saluti"
Ad Helena mancò il respiro per qualche istante, si dovette sedere sul divano, sventolarsi con il foglio che aveva tra le mani. Si stava improvvisamente riaprendo una ferita rimasta chiusa per 27 anni.
Non sapeva cosa fare.
"Ci sarà anche Franz" pensò e, scoppiando in lacrime, si abbandonò sul divano.
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Buonasera carissimi di Wattpad.
Era un po' che non mi facevo viva, ed eccomi qui.
Mi sono cimentata in questa storia, sulla seconda guerra mondiale. Probabilmente ho trattato un tema già ampiamente sviscerato da altri, ma a questa storia tengo veramente tanto. Ci ho lavorato 5 mesi, ho iniziato a scriverla a giugno, l'ho riletta, risistemata, ricontrollata più e più volte, poi mi sono decisa a pubblicarla.
Spero veramente vi possa piacere.
Fatemi sapere che ne pensate.
Al prossimo capitolo.Moni
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Anche all'Inferno Sbocciano le Rose
Fiksi SejarahHelena vive un'esistenza tranquilla in Israele, insieme alla sorella Roinka. La sua quotidianità viene, però, sconvolta da una lettera che riporta a galla vecchi ricordi: quelli di un campo di concentramento, di sofferenza, dolore e morte. Ma anche...