PROLOGO

7.9K 388 767
                                    

In attesa di approntare una storia mia, ho pensato di tradurre le mie fanfiction preferite. Comincio con questa dedicata a Finn Wolfhard e Jack Grazer. Spero vi piaccia!

copyright © radstereo

PRIMA ELEMENTARE

Il chiasso nella classe era assordante. Anche il più autoritario degli insegnanti avrebbe avuto difficoltà a mantenere il silenzio nella calca di bambini urlanti e genitori ansimanti, che non si decidevano a lasciare andare i propri figli durante il primo giorno di scuola della loro vita. Solo un bambino se ne stava in disparte, seduto composto al proprio banco, mentre guardava sua madre discutere con la maestra su qualcosa che riguardava l'anno scolastico appena iniziato. Se ne stava lì a guardarsi intorno tutto imbronciato, non vedendo nessuno dei suoi amici. Questa cosa lo rattristava non poco; trascorrere l'intero anno in una classe in cui non si hanno amici non è esattamente il massimo.

D'altronde era sempre stato un introverso; un bambino con un ristretto gruppo di amici introversi quanto lui e che condividevano il suo stesso carattere. Inutile dire che era un bersaglio facile per i bulli, e questa cosa lo rendeva ancora più ansioso, convinto com'era che non avrebbe avuto amici al suo fianco. Aveva lo sguardo basso, fisso sulle sue scarpe da ginnastica, e dondolava avanti e indietro le gambe al pari di altalene, quando si sentì baciare dolcemente la fronte.

"Io vado adesso, Finn. Buon primo giorno di scuola, tesoro!" Sua madre sorrise e gli scompigliò i ricci ribelli prima di lasciare l'aula, e così Finn rimase tutto solo.

Finalmente tutti si sedettero, ma anche i due bambini che erano al banco con lui gli erano sconosciuti, non li aveva mai visti prima d'ora. Quello seduto vicino a Finn aveva capelli lisci color marrone chiaro, l'altro aveva dei riccioli a spirale simili ai suoi, ma pettinati all'ingiù.

I due erano tutti intenti a parlottare tra loro e Finn si sentiva escluso; non tanto perché non lo avessero coinvolto nella conversazione, ma piuttosto perché non li conosceva.

Un altro ragazzo seduto al banco di fianco al suo aveva capelli più scuri, quasi rossastri, che gli ricadevano a frangetta sulla fronte, un largo sorriso che gli si piantò in viso mentre cominciava a parlare con gli altri due. Fu a questo punto che gli occhi di Finn si concentrarono sul posto vuoto di fronte a lui, il primo nome che si prese la briga di leggere quel giorno: Jack Grazer.

Finn si chiese dove potesse essere questo bambino e perché non fosse a scuola proprio il primo giorno. Era ancora perso nei suoi pensieri, quando la maestra richiamò l'attenzione della classe.

"Ciao bambini! Sono la signora Caulfield e per quest'anno sarò la vostra maestra! Sono impaziente di cominciare, sembrate davvero una bella classe." L'insegnante stava ancora parlando, ma Finn non stava prestando attenzione alle sue parole e si ritrovò a girare la testa per osservare il resto della classe.

Riconobbe solo poche facce: tra tutti, un bambino di nome Gaten, che aveva conosciuto l'anno precedente. Era più grande di Finn, ma avendo cominciato in ritardo l'asilo era finito nella sua stessa classe. Finn lo sapeva solo perché di solito durante il primo giorno all'asilo si chiedeva ai bambini di raccontare qualcosa di sé. Di alcuni altri conosceva solo nomi e facce, niente di più: Millie, Caleb, Jeremy. Tutti ragazzi di cui non era amico, ma che gli capitava di vedere in giro.

La porta della classe si aprì all'improvviso e tutti, Finn compreso, si girarono a guardare. Una donna era entrata nell'aula, mano nella mano con un bambino.

"Buongiorno, scusi tanto per il ritardo...la macchina non partiva..." spiegò la donna. L'insegnante si limitò a sorridere, invitandoli ad entrare ed assicurando che non c'erano problemi.

[COMPLETA] Baby boy (Bambino) [Traduzione italiana] | FackDove le storie prendono vita. Scoprilo ora