CAPITOLO 19

1.3K 131 219
                                    

So che ormai avevate perso ogni speranza, ma eccomi qui di ritorno!

Per una serie di motivi personali e di studio mi ero preso un po' di pausa da Wattpad, ma adesso sono pronto a rimettermi a lavoro.

Non ho ancora avuto modo di sentire l'autrice, ma confido che mi lascerà pubblicare gli ultimi capitoli di questa storia. Quindi ritorno a dire: incrociate le dita!

Intanto vi posto comunque il numero 19.

Scusate tanto per la lunghissima attesa

copyright © radstereo

La prima volta che Jack mi parlò in quel modo fu quella notte, dopo che avevamo giocato con la tavola di Ouija.

Ora, non fraintendetemi. Non penso che fosse posseduto o roba simile – è solo che fa decisamente paura il fatto che proprio dopo che avevamo giocato con quell'affare Jack ha cominciato di punto in bianco a parlare in altre lingue.

Sulle prime pensai a sua madre, la quale - prima di essere curata – era solita parlare in altre lingue per tutto il tempo. Lingue a caso, che nessuno sarebbe stato in grado di tradurre. Adesso diceva che le sue voci le avevano parlato così tanto che una mattina si era svegliata e aveva cominciato a fare lo stesso.

Sto cominciando a pensare che la stessa cosa potrebbe essere successa a Jack.

La prima cosa che ha detto è stata: "Odi te."

Io ero confuso, naturalmente, perché non era certo inglese, e Jack non conosceva nessun'altra lingua; voglio dire, in francese è un completo disastro, per l'amor di Dio. Non gli chiesi nulla. Non sembrava nemmeno che stesse parlando con me, ad ogni modo.

La seconda volta, comunque, si rivolse a me – è stato fin troppo chiaro. Ha guardato fisso verso di me, con gli occhi chiusi, e ha sussurrato: "Vilis."

Io non dissi nulla, di nuovo, ma questa volta Jack si riprese subito, dicendomi che mi amava, prima di unire le nostre labbra e continuare con la nostra pomiciata.

Ed oggi è stata la terza volta che ha parlato in quel modo. Sto cominciando ad andare fuori di testa, ed effettivamente ad avere paura – persino di Jack.

Eravamo stesi sul letto, con la porta aperta, ovviamente, e Jack stava passando in rassegna i canali TV, accoccolato al mio fianco. Ho baciato dolcemente la sua testa, scendendo poi verso il suo orecchio e baciandone la punta, ascoltando in risposta la sua serena risatina.

"Ti amo" bisbigliai, e lui si abbandonò letteralmente al mio tocco, il suo corpo si sciolse come mastice contro il mio. Lo strinsi più forte tra le mie braccia, finché non lo sentii parlare. Parlò a bassa voce di pari passo al suo respiro, suonò quasi come un borbottio.

"Et omnes uri" farfugliò, e fu in quel momento che non ce la feci più. Mi allontanai da lui, spingendolo via da me e alzandomi in piedi. Guardai la faccia di Jack, la quale sembrava così fottutamente vacua, ma allo stesso tempo era così piena di emozioni. Quasi come se si trattasse di due persone in una.

"Cosa ti sta succedendo?" gli chiesi, afferrando la sua mano e avvolgendola nella mia. Era fredda. Mentre la faccia di Jack era arrossata.

"Che vuoi dire?" balbettò lui, guardandomi con una paura tale, che mi venne in mente che forse Jack non aveva idea di cosa gli stesse succedendo. Forse non se ne rendeva conto...

"Stai parlando in altre lingue" bisbigliai, e guardai la sua espressione cambiare da spaventata a...un niente. Si trasformò in un'espressione totalmente vacua. Sembrava un cadavere. Un manichino. Una tela in bianco.

[COMPLETA] Baby boy (Bambino) [Traduzione italiana] | FackDove le storie prendono vita. Scoprilo ora