Buonasera! Ecco il capitolo 15! Scusate il ritardo, ma ci tenevo a tradurre prima il primo capitolo di Reckless per farvi leggere la presentazione del personaggio di Eddie e il primo incontro tra lui e Richie.
Tornando a noi, questo capitolo secondo me offre uno spunto di riflessione emblematico su quello che è oggi il problema del bullismo nelle scuole, specie nei confronti di chi viene considerato, a vario titolo, "diverso". E di come certi episodi passino troppo spesso in sordina.
E vede la redenzione di un personaggio che nei capitoli precedenti ha fatto molto discutere.
Buona lettura!
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L'ora d'inglese era diventata quasi una tortura, da quando Jack ed io sedevamo alle estremità opposte dell'aula – finché la porta non si aprì e qualcuno che riconobbi fin troppo bene fece il suo ingresso.
"Oh!" esclamò il professore, rivolgendo la sua attenzione al ragazzo appena entrato nella stanza. Alzai lo sguardo e lanciai un'occhiata a Jack dall'altra parte dell'aula. Mi stava già guardando con in volto un'espressione triste. Mi resi conto all'improvviso del fatto che l'unico posto rimasto libero in classe era quello accanto a me.
"Ragazzi, lui è un nostro nuovo studente" disse il professore, presentando il ragazzo alla classe. "Il suo nome è Noah."
Mi morsi l'interno di una guancia, e poi Noah ed io ci guardammo negli occhi. Aveva un'espressione colpevole in volto.
Il professore disse a Noah di sedersi accanto a me; al che entrambi ci siamo guardati l'un l'altro con riluttanza. Si avvicinò lentamente e prese posto vicino a me, mentre io pregavo con tutto me stesso che non volesse attaccare bottone.
"Ehi, Finn" sussurrò quando il professore cominciò a spiegare, riprendendo la lezione. Io lo guardai, con la coda dell'occhio e un'espressione vacua. Sembrò quasi rannicchiarsi al mio sguardo.
Noah avrà anche chiesto scusa, ma questo non significava che avevo intenzione di essere suo amico ora. Aveva quasi mandato all'aria la mia relazione con Jack – e d'altronde io potevo anche averlo perdonato, ma solo perché mi faceva pena. Una persona felice non combina casini agli altri.
"Di cosa" cominciò, guardandomi di nuovo. "Di cosa stiamo parlando?"
"Di un compito" risposi, senza mezzi termini. "Un saggio. Narrativa."
Noah annuì, mi guardò per qualche secondo e poi tornò a guardare avanti. Io sospirai, appoggiando la testa tra le mani e tornando ancora una volta ad ascoltare il professore.
Avvertii che degli occhi mi stavano fissando la nuca; mi girai leggermente e incontrai lo sguardo di un Jack dall'aria triste. Gli mandai un sorriso e scandii un Ti amo. Lui ricambiò il sorriso e rispose Anch'io.
**
A pranzo, Jack, Jaeden, Wyatt ed io eravamo seduti al nostro tavolo, Jae e Wyatt che chiacchieravano come sempre, quando qualcuno prese posto accanto a me con il suo vassoio. Mi girai per vedere di chi si trattasse.
"Oh, ehi Sophia" dissi, distraendo Jack dal suo pranzo. Lui la guardò e sorrise debolmente.
"Ehi, Soph" disse con gentilezza. Lei ricambiò il sorriso, protraendosi da dietro di me per dargli un buffetto sulla spalla.
"Ciao Jack" disse. La guardai mentre cominciava a mangiare.
"Come mai sei qui?" chiese all'improvviso Wyatt, ponendo la domanda con un tono che credo suonò più maleducato di quanto lui intendesse. Jae soffocò una risata, e il volto di Wyatt arrossì per l'imbarazzo.
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[COMPLETA] Baby boy (Bambino) [Traduzione italiana] | Fack
FanficTraduzione italiana dall'originale inglese della fan fiction "Baby boy", dedicata agli attori Finn Wolfhard e Jack Dylan Grazer ("Stranger Things" - "It"). Si tratta di una delle fanfiction più lette tra quelle dedicate a loro! Sicuramente la mia pr...