Cap.8

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Alla fine decisi di ascoltarlo, la situazione stava inquietando molto anche me e avevo bisogno di qualcuno a cui raccontare tutto, cosí mi asciugai le lacrime e alzandomi lo presi sottobraccio e lo portai a casa mia, lo feci salire nella mia camera, lui la guardava esterrefatto..ma cosa aveva di bello(?!).
Gli feci vedere alcuni libri in modo da avere qualche inidizio in più sulla "persona fantasma"..lasciai il libro aperto e mi girai un attimo per cercarne un altro..
"Eclisse, ma chi é questa ragazza..?" Mi domandó lui guardando il libro in modo strano,mi girai stranita, quale ragazza? É un libro di leggende..
Appena vidi la foto balzai in aria, era davvero una ragazza seduta su una sedia girata di spalle,richiusi il libro velocemente e lo gettai a terra terrorizzata.
Senza pensarci mi gettai addosso al ragazzo con le mani sugli occhi "David,ti prego aiutami..credo di impazzire"
Mi strinse a lui e mi rassicuró,tentai di tranquillazarmi più che altro per tranquillizzare anche lui..
Decidemmo di andare in una biblioteca per avere altre notizie..tra i vari libri di fantasmi e spiriti riuscimmo a trovare un informazione fondamentale..forse la ragazza all'interno dei nostri telefoni si chiamava Emily ed aveva subito gravi violenze fisiche da parte del padre ed era morta per colpa sua.."Ecco..questa è la sua vendetta" lo guardai ancora con gli occhi un pò sbarrati mentre gli dicevo quelle parole..
Provammo a fare una foto alla ragazza ma ci arrivarono due messaggi diversi su entrambi i telefoni.
A prima vista no si capiva bene cosa volessero dire, fino a che non scoprimmo che i nostri due messagfi erano in realtà collegati tra loro.
"NON PROVATE A CERCARMI ALTRIMENTI VI METTERETE IN GUAI SERI" il messaggio era chiaro, ci guardammo per due secondi con aria terrorizzata e poi uscimmo dalla libreria molto velocemente.
"Oddio mi serve una pausa,mi sta scoppiando la testa".
Mi faceva troppo male la testa per un momento volevo non pensare a nulla ma era troppo impossibile.
"S-se tu stasera non hai impegni..t-ti va di uscire?". Volevo staccare un attimo la spina da tutto, mi misi una ciocca di capelli dietro l'orecchio e glielo chiesi imbarazzata.
Forse stavo correndo troppo ma avevo bisogno di non pensare a tutto quello che mi stava accadendo..
...
Oddio..volevo rimangiarmi tutto quello che avevo detto.."ti va di uscire?" ma che razza di domanda idiota era?.. mi misi una mano sulla fronte, che avevo detto...

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