Cap.10

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Finalmente dopo tanto tempo ebbi una notte normale, mi alzai rilassata e tranquilla e soprattutto ero molto felice riguardo a quello che era successo ieri..continuavo a pensarci.
Mi cambiai e andai a fare colazione assieme a mia nonna, mi fece trovare sul tavolo uova e bacon proprio come una colazione americana..io la ringraziai e finì tutto velocemente. Andai a scuola, stesso sentiero e stessa atmosfera stupenda..speravo di trovare Dav per la strada ma non c'era, forse era già andato? Proseguì il sentiero e finalmente arrivai a scuola, appena arrivata mi venne in mente di John, speriamo sia tornato..
Corsi nella mia classe, ma ancora non c'era..
"Drrin"
....
"Ciao Ecli,sono John volevo dirti che va tutto bene,ma non dirlo a nessuno.."
-
"Aspetta! John! Ma perché non vieni a scuola..mi sono preoccupata!
-
JOHN? JOHN?
-
TI PREGO RISPONDIMI.."
..
Non mi rispose più, ma cosa gli stava accadendo?
La scuola finì stranamente molto velocemente e io uscí, aspettai un paio di secondi come sono solita fare quando tutti se ne vanno e poi cominciai ad avviarmi per ritornare.
Mi chiedevo dove fosse David..stavo per inviargli un messaggio quando sentí due braccia stringermi da dietro.. "Hey,Dav wow..ma che ci fai qui?"
Lui cominció a raccontarmi la storia tra lui e Luna e poi mi disse che stava meglio con me,gli diedi un bacio sulla guancia.
"Ti va di fare un salto a casa mia oggi pomeriggio?" Io accettai senza obiezioni poi ritornammo nelle nostre case..a volte mi chiedevo se tutto quello che stava accadendo era una mia fantasia o stava accadendo realmente..
Decisi di anticiparmi i compiti prima in modo che avessi tutto il tempo necessario per stare con lui..ma come l'avrebbero presa i suoi vedendomi? Avevo una paura tremenda, la solita paura di non essere accettata..ma stavolta era diverso, avevo davvero il pensiero di non essere la benvenuta a casa sua..
Passato il momento decisi di farmi trovare accettabile, mi vestì con una camicetta a quadri neri e blu e un paio di leggins neri.
Durante il tempo che mi divideva dall'incontro decisi di fare un piccolo pensiero a David, gli impacchettai un mini telescopio verde in una carta azzurrina, che avevo ritrovato nel semi-interrato.
Mi sembrava il minimo dopotutto..
Per passare l' ultima mezz'ora mi misi ad ascoltare la musica, volevo davvero poterlo riabbracciare.
....
Passó anche quella mezz'ora e io mi avviviai a casa sua.
...
"DRIIN,DRIIN"
Mentre camminavo mi arrivó una chiamata da parte di quel numero strano, mi fermai e con le mani tramanti provai a parlare ma non sentì risposta..riattaccai subito e spensi il telefono.
Decisi di non dire niente a Dav..dato che volevo passare un pomeriggio tranquillo.
Non riuscì a riconoscere bene la casa ma alla fine la vidi..
"Suono o non suono?"
Ero impaurita al pensiero degli occhi dei genitori di Dav sui miei ma alla fine suonai.

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