Capitolo 18

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Oggi non è una di quelle giornate quando nel letto mi ritrovo Paulo accovacciato al mio fianco, mi ricorda il periodo del ritiro in nazionale, ma saperlo a Torino e non con me mi rende triste anche se ho la consapevolezza di dovergli lasciare i suoi spazzi, tra tutti i miei pensieri trovo la voglia di alzarmi per andare a lavoro, prendo il mio cellulare tra le mani in cerca di una sua risposta a tutti i messaggi della sera precedente, ma non trovo niente alquanto strano dato l'orario e il ragazzo in questione, lo chiamo continua a squillare...

Paulo

Sento dei rumori nel mio cervello ancora stordito e riesco a distinguere il suono del cellulare solo dopo qualche secondo, apro gli occhi e il mondo mi crolla addosso, io nudo sul letto di un appartamento con accanto Antonella, non non posso crederci ho ceduto per l'ennesima volta, prendo tra le mani il telefono ed è Natalia...ho fatto tutto questo mentre lei era sola alla ricerca della mia presenza e non so cosa dirle...

"Pronto" la mia voce è impastata dal sonno

"Immaginavo dormissi ancora dormiglione ti ricordo che è ora di andare a lavoro" il suo tono è dolce e cauto, non solo mi ricorda ciò che devo fare, ma che lei è qualcosa di raro che ora rischio di perdere per sempre.

"Eh si amore ieri ho fatto tardi ti raggiungo non vedo l'ora di vederti" cerco di camuffare la situazione voglio spiegargli tutto con calma non voglio farla star male non lo reggerei

"Vado a tra poco pequeño" e staccò la chiamata.

———————
"Non mi risultava stanotte che non vedessi l'ora di vederla" ad irrompere nella mia mente fu la voce di Antonella convinta delle sue parole e di ciò che era successo

"Dimmi cosa cazzo é successo, io non ricordo non avevo la minima intenzione cazzo" imprecavo come non mai non mi capacitavo...

"Eh successo ciò che doveva accadere tu ami me e me lo hai anche confermato quindi" disse alzandosi in piedi

"Senti avremmo pur fatto l'amore e ti avrò detto la qualsiasi, ma ricorda che non è ciò che volevo realmente io sto bene con Nat e ci tengo davvero a lei dimentica questa notte...tra me è te non c'è niente oltre questo" dissi sicuro per tutto quel senso di schifo che provavo nei confronti di questa situazione e del dispiace che provavo per Nat che mi ama davvero.
Mi rivestii presi il tutto e me ne andai lasciando Antonella da sola e mi incamminai verso casa per mettere la divisa d'allenamento, feci il tutto è arrivai al Center dove vidi la macchina di Nat nel parcheggio e immaginavo fosse già a sistemare le sue cose nell'ufficio, mi tremano le gambe  al solo pensiero di guardarla negli occhi, lei non merita tutto questo e io sono un fottuto coglione ad averle mentito, a passo svelto raggiungo la porta e busso quando me la ritrovo davanti con un sorriso che le si illumina in volto, mi abbraccia come se gli mancassi da una vita, era come tornare a casa quando tutto non ha senso e senti freddo e sai che quello è il posto dove mi sentirei sempre bene, mi chiedo perché accorgersi di tutto dopo che si sbaglia, dopo che ogni errore ti entra nella mente, riesco a baciarla con naturalezza questa non era semplice attrazione era quel qualcosa che non ho mai ammesso a me stesso, quella sensazione che poteva cascare il mondo io non l'avrei smessa di guardare...ricambiò il mio bacio e poi si staccò...

"Non è da te non proferire parola" mi guardò profondamente

"Eh solo che sono un po' stanco eh mi mancavi" balbettai nervoso abbracciandola

"Lo leggo dal tuo viso che sei stanco ma anche triste, succede qualcosa sai amo che tu mi dica la verità" cerca di rassicurarmi, ma il mio cuore di corpo accelerò

"Tutto bene mi basti tu" la baciai era solo questo il modo per non pensare a ciò che è successo...









Ragazzi tra un impegno e l'altro sto cercando di aggiornare spero che il capitolo vi piaccia e scusate per eventuali errori vi amo tutti 💎❤️

Ti scatterò una foto | Paulo DybalaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora