40. Nice ass, beta!

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Si svegliarono la mattina dopo stranamente presto, infondo sarebbero dovuti andare a scuola entrambi.
Liam fu il primo ad aprire gli occhi, lasciando un bacio sulle labbra del ragazzo, ed alzandosi dal letto cercando l'intimo.
<Bel culo, beta!> ammiccó ridacchiando la chimera fissandolo.
Il piccolo arrossì, mentre si infilava un paio di boxer, correndo in bagno.
E fu mentre era in bagno che lanció un urlo.
Theo si alzó nonostante il freddo e lo rincorse subito, preoccupato da cosa fosse successo.
<Che succede, Liam?>
<Questo! Mi spieghi cosa sarebbe?> si indicó il segno violaceo sul collo.
<Potrei avertelo fatto ieri sbadatamente, ma non mi sembra tu ti sia lamentato>
<Non me ne sono accorto è diverso!>
<Anche tu me ne hai fatti alcuni>
<Sulla pancia, Theo! Non si vedono, questo si e non ho roba da donne per coprirlo> sbuffó il beta.
<Chi ha detto che tu debba coprirlo?> si avvicinó a lui, circondando da dietro  il suo bacino con le braccia, e lasciandogli un piccolo bacio sul collo.
<E poi non eri tu quello che fino a ieri era contento di poterti finalmente mostrare e blablabla> sussurró la chimera sul suo collo.
<Mh, forse, ora andiamoci a vestire> Liam si voltó e gli lasció un bacio sulle labbra.

Così si vestirono, e scesero al piano inferiore, dove Liam preparó del caffè velocemente per entrambi e prese due brioche dalla dispensa.
<Tra un paio di settimane tornano i miei a casa> fece il beta.
<Non ti preoccupare, avró abbastanza soldi per spostarmi> ridacchió la chimera.
<Non ho detto che tu debba andar via, voglio che i miei ti conoscano> rispose, e il grande fece un sorriso.

Il beta ricevette un sms, era Scott che li avvisava che prima di scuola sarebbero passati per parlare di alcune cose.
<Stanno arrivando gli altri> concluse masticando l'ultimo boccone della merendina.
Non fece nemmeno in tempo a pulire le due tazze che suonarono il campanello.
La chimera si alzó per andare ad aprire, e fu proprio mentre si avvicinava alla porta che si accorse, che sul divano e a terra, c'erano i cuscini sparsi, la cintura di Theo e le loro magliette stropicciate.
Fece un salto per recuperare ogni indumento a terra, ma era troppo tardi, dato che l'altro aveva già aperto la porta, e il branco lo aveva visto raccogliere vestiti sparsi per terra, lasciando poco spazio all'immaginazione.
Entrarono uno dopo l'altro Scott, Stiles, Lydia, Malia.

Quest'ultima schiuse la bocca e si tirò un pizzicotto nella speranza di restare calma.
L'alpha abbassó lo sguardo imbarazzato, la banshee si mordicchió le labbra e strinse il braccio del suo ragazzo che stava soffocando una risata.
Liam velocemente portó una mano sul suo collo per nascondere il succhiotto.
<Che stai facendo Liam?> fece Stiles.
<Niente, una cosa> rispose.
'Da quando sono una cosa?' pensó Theo che ridacchió per pochi secondi.
<Gli altri?> domandó imbarazzato tenendo la mano sul lembo di pelle marchiato, nonostante il nervosismo fosse evidente.
<Mason e Corey stanno già andando a scuola, Cora ci sta andando con Nolan e quando Derek ha saputo fossero soli ha decido di inseguirgli> iniziò Scott ridacchiando <Peter è ad Eichen House, nel suo 'regno'> continuó <Io, Jackson ed Ethan stiamo dando un'occhiata nel bosco, mentre Kira e Isaac andranno nei tunnel> concluse.
<Liam potresti passarmi la cintura?> domandó Theo, per metterlo in difficoltà.
Ovviamente il ragazzo tenendo la loro roba in una sola mano non riusciva a passargli l'oggetto.
<L'universo ti ha dato due mani Liam> fece la coyote.
Il ragazzo si voltó dando le spalle al gruppo per non farsi vedere e lanciando la cintura al maggiore, che, sempre volutamente, per afferrarla alzò le braccia verso l'alto, facendo si che la maglietta che indossava si alzasse, e si intravedessero i segni violacei sul suo bacino.

Sarà che forse Theo era una bella presenza, ed aveva sicuramente un bel fisico, o perchè si stava comportando in modo strano, ma tutti e cinque nella stanza buttarono un occhio sul corpo del ragazzo e notarono ció che lui voleva si notasse.
Il beta si mordicchió il labbro, tossendo un secondo dopo per atterrare l'attenzione di tutti, e sopratutto.
<O mio Dio> si lasció sfuggire la coyote.
Liam arrossì e corse a prendere la giacca, si era fatto tardi.
Nel mentre la indossava, la chimera afferró il cellulare che il ragazzo aveva lasciato sul tavolo e glielo lanció, così per afferrarlo, fu costretto a spostare le mani e scoprire il collo.
<Carino, Theo> esclamó Lydia.
<Lo so> rispose l'altro con sfacciataggine.
<Lydia> la punzecchió Stiles.
<Cosa? È vero, è perfetto come succhiotto, lui almeno li sa fare> sbottó lei, guardando il ragazzo.
<Liam andiamo?> parló Raeken infilandosi la felpa, l'altro annuì.

Uscirono velocemente da casa, sotto lo sguardo attento degli altri.
Prima di entrare in auto il grande afferró per la giacca l'altro, lo tiró a sè e lo bació davanti a tutti sulle labbra, staccandosi poco dopo leccandosi le labbra.
<Visto Malia? Provo qualcosa anche io> la richiamó Theo.
La chimera corse davanti l'auto del beta, aprendogli la portiera del sedile anteriore.
<Accomodati su> lo chiamó prendendolo in giro.
Liam prese la cartella e ed entró in auto, poco dopo entró anche il maggiore al volante.
<Ci vediamo dopo ragazzi> mormoró il minore.

<Sei un idiota> urló in auto il beta.
<Sei tu quello che ieri 'non voglio nascondermi gnagnagna', ho semplicemente fatto quello che avevo promesso di fare> rispose l'altro guardando la strada.
<Ti odio così tanto> fece il piccolo.
<È il giorno del contrario?>
<Si, cioè no> si confuse da solo.
<Siamo arrivati, vuoi entrare da solo?> domandó la chimera spegnendo il veicolo.
<Preferirei ci fossi>
Così i due scesero dall'auto, ed entrarono nell'edificio.
Si voltarono tutti a guardarli, chi con una risatina, chi mimando parole come 'Frocio' o 'Gay', chi borbottava frasi del tipo 'Questi se la fanno invece di salvarsi' 'Liam ha ucciso i ragazzi' 'Erano miei amici'.
Il ragazzo strinse i pugni, ed abbassó lo sguardo.

<Cosa avete da guardare? Su! In classe, tutti voi> il coach uscì fuori dal bagno maschile e urló quella frase, così gli alunni, intimoriti, entrarono nelle classi per la prima ora.
<Dunbar, cos'è quel faccino? A pomeriggio gli allenamenti, ricordati, non voglio un'altra assenza e non ho intenzione di giustificare il capitano ancora una volta, sei il capo, il leader, si o no!> gli diede una pacca sulla spalle.
<E tu, Rekan, Raken, Riken> riprese.
<Ti voglio lontano dal mio capitano, le distrazioni a casa> alluse al segno sul collo.
<Si, coach, Raeken comunque> rispose Theo.
<Non mi importa> urló, usó il fischietto ed andó via.

In fondo al corridoio apparirono Mason, Corey e Nolan, con una faccia terrorizzata.
<Che succede, Nolan?>  domandó Liam.
<D-derek, mi ha visto baciarmi con Cora> rispose con voce flebile.
<Stanotte ho sognato Alec, ha detto che sta bene, lo spero> continuó poco dopo.
<Amico, cosa hai fatto?> domandó Mason indicando il suo collo.
<Colpa mia> rispose Theo.
<Da quando è ufficiale?> domandó di rimando il ragazzo.
<Penso che il loro coming out sui social sia una conferma> affermó Corey.
<Da una settimana all'incirca, ufficialmente> fece il beta a bassa voce.
<Cora mi deve dieci dollari, ci avrei scommesso>
<Cosa?> Theo gli afferró il colletto.
<Lei diceva che non stavate ancora insieme, io dicevo di si, perció, abbiamo scommesso> rispose tutto ad un fiato il giovane.
<Mh, allora va bene> lo lasció andare.
<Liam io vado a pulire i bagni, ci vediamo dopo> sorrise e portó una mano sul suo viso, l'altro annuì.
<Siete carini, aiuto> fece Corey.
<Siamo bellissimi> fece Theo.
<Sará> parló Nolan.
La campanella suonó, ed entrarono in classe.

Le ore scorrevano lentamente, e il borbottare, i bigliettini di carta, gli insulti che Liam riceveva non velocizzavano le lezioni.
Alla quarta ora aveva chimica, ad un certo punto Theo entró in aula.
<Dunbar è chiamato in presidenza> così il ragazzo uscì dalla classe seguito dalle risatine dei compagni.
Camminava al fianco del maggiore fin quando non lo spinse nello scantinato.
<Che succede Theo?> domandó preoccupato, col corpo schiacchiato a quello del maggiore dato il poco spazio.
<Ho pensato ti servisse staccare un pó> rispose.
<Beh, in effetti> fece l'altro.
<E poi> si fermó e gli stampó un bacio sulle labbra <forse, ma dico, forse mi mancavi>
<Forse?> il beta si avvicinó baciandolo nuovamente, allungando il bacio.
<Non intendevo metterti in imbarazzo prima lo sai vero?> sussurró sulle sue labbra.
<Invece è proprio quello che volevi>  sbottó l'altro.
<Okay, forse si, ma mi piace essere più esposto> ammise la chimera.
<Anche a me, se solo la smettessi di imbarazzarmi>
<Sei tu quello che va in giro con un segno viola>
<Opera tua>
<Opera d'arte direi>
<Si è carino>
<Lo adori>
<Forse>
<Forse?> riprese a baciarlo molto lentamente.
<Oh stai zitto> congiunse nuovamente le loro labbra, approfondendo il bacio, ma interrotti dal suono della campanella.
<Esci prima tu, o prima io?> domandó il beta.
<Tu, è più strano che uno studende sia chiuso qui, che un bidello> rispose.
<Un bidello attraente>
<Vai in classe> sbottó.
Liam uscì, e cinque minuti dopo Theo, tornando in classe, facendo le ultime due ore prima degli allenamenti.

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capitolo inutile, anche un pó trash ma vedere i Thiam come coppia a tutti gli effetti mi riempie il cuore -Mf🥀

ANOTHER LOVE || ThiamDove le storie prendono vita. Scoprilo ora