ANOTHER LOVE || Thiam

47. The wolves. Are dead.

Lydia, Scott, Theo and Kira (+Jackson, Ethan e Isaac)

Era tutto nero. Un tunnel senza fine immerso nell'oscuritá, tanta a tal punto che era impossibile anche vedere la punta dei propri piedi, o delle mani. Senza sapere dove fosse e cosa fare, Lydia decise di camminare, avanti o indietro questo non lo sapeva. La banshee scoprì che quel silenzio assordante che la circondava, rotto solamente dal rumore dei suoi tacchi sull'asfalto, era addirittura più pesante di tante urla inquietanti di cui non sapeva l'origine.
Solo dopo alcuni minuti riuscì a distinguere una figura maschile. Era bianca, come se fosse attraversata da un fascio di luce. Come se fosse un angelo.
Cominció a correre per potersi avvicinare, e notó che quella figura faceva ripetutamente lo stesso movimento.
Veniva colpita dal vuoto, trafitta dal vuoto e cadeva. Scompariva per alcuni secondi e lo rifaceva.
Prima che la visione finì, Lydiá capì chi era.
Liam.

<Lydia? Lydia? Stai bene?> una voce in lontananza continuava a chiamarla, ma era troppo distante, così tanto da renderle impossibile riconoscere chi stesse parlando.
Man mano peró si accorse che a chiamarla era Scott.
Aprì bruscamente gli occhi scoprendo di trovarsi a terra, a casa di Scott, con tanti occhi a fissarla.
<C-cosa é successo?> domandó lei con voce flebile e tremolante.
<Hai urlato, non uno dei tuoi migliori urli ma di sicuro abbastanza forte, e poi sei svenuta> spiegó l'alpha.
<Ho avuto una visione> disse semplicemente.
<Cosa?> domandó Kira accarezzandole la spalla.
<Era tutto buio, poi ho visto qualcuno morire era, era L-> si fermó quando il suo sguardo incontró quello di Theo. Non poteva dire cosa aveva visto, di certo non davanti a lui, avrebbe sofferto, ancora.
<Chi?> la incitó la chimera indubbiamente preoccupata.
<Non me lo ricordo> mentì sospirando.
<Lydia abbiamo un problema> riprese l'alpha, costringendo la rossa a guardarla, in attesa che continuasse la frase.

<Abbiamo perso i contatti sia con Stiles che con Liam, i cellulari non rilevano la posizione, non sappiamo dove possano essere> spiegò Theo cercando di concludere la frase il più presto possibile, terrorizzato lui stesso da ciò che stava dicendo.
La banshee si alzò in piedi, sfregando frettolosamente le mani sui suoi jeans, e la maglia leggermente impolverata.
<Dobbiamo solo stare tranquilli, sono sicura che sono sani e salvi, e che si trovano semplicemente in un posto senza ricezione. Sono forti, intelligenti e tutti in buone mani, perciò non abbiamo nulla di cui preoccuparci> affermó Lydia poco convinta, il suo intento infatti era che a tranquillizzarsi fossero almeno Theo e Scott, e nonostante sapeva che non sarebbero bastate le sue parole, nei loro sguardi riuscí a cogliere anche un minimo sollievo.

La kitsune fece per parlare ma il cellulare dell'alpha squilló. Muovendosi meccanicamente lui lo portó all'orecchio non prestando attenzione a chi fosse, come se non volesse saperlo.
Non sapeva infatti se la voce di Isaac in quel momento lo aveva deluso, o in un certo senso sollevato.
La telefonata duró all'incirca due minuti, ma l'espressione che apparve sul viso di Scott fece trasparire che non era successo niente di buono.
<Dobbiamo andare> disse semplicemente lui, ma gli altri senza neppur sapere quale fosse il problema avevano già indossato le loro giacche pronti ad uscire dall'abitazione.

<Puoi almeno dirci cosa è successo?> domandó a quel punto la chimera, non ricevendo alcuna risposta. Scott era perso nei suoi pensieri e sembrava camminare senza cognizione del tempo e dello spazio.
Così i tre seguirono semplicemente l'alpha che li portó ad Eichen House.
Entrarono velocemente dentro la struttura, c'era un viavai di gente, con fare preoccupato e svelto.
Scott cominció a guardarsi attorno, alla ricerca di un viso conosciuto e sembró sorpreso quando sentì Ethan e Jackson borbottare qualcosa sottovoce nello sgabuzzino presente dietro la reception.
Li raggiunse ed entrambi rimasero piuttosto sorpresi dall'entrata improvvisa del giovane.
<Scott! Scott! Fermati spiegaci cosa è succes- Oh ciao Ethan! Jackson> lo inseguì Lydia che salutó cordialmente i ragazzi, che ricambiarono con un sorriso e un cenno del capo.