7. Where is Liam?

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Theo aveva cominciato a scrivere un diario, annotava tutto quello che gli succedeva, le sue emozioni, senzazioni, scriveva di tutto. Ma non era quella la passione che occupava i pomeriggi della chimera, Theo, infatti si era dato al disegno. Riteneva potesse essere una valvola di sfogo, e lo aiutava ad affievolire il vortice di pensieri che continuava a tormentare la sua mente. Inutile dire che per quanto contorti, portavano tutti quanti a un solo nome: Liam. Beh, c'erano disegni della sorella, dipinti macabri in cui lei gli strappava il cuore, ritratti della bestia o dei dottori del terrore ma i suoi disegni seguivano lo stesso flusso dei suoi pensieri, perció il soggetto ritratto più frequentemente era appunto il viso del beta, e spesso colto in attimi di intimitá insieme alla chimera. Theo non era imbarazzato di ció che disegnava, considerava quei ritratti puri, e innocenti.
Ma comunque sapeva non era il caso che il beta  o chiunque altro li vedesse, aveva paura che gli altri non potessero capire ció che provava e ció che significavano qui disegni.

Ma il karma forse desiderava ancora punire il ragazzo per le azioni orribili commesse negli anni, forse non bastava tutto ció che Theo aveva fatto per redimersi, e desiderava punire la chimera ancora un pó. Capitó infatti un paio di giorni dopo l'ultima crisi di Liam, Hayden (il cui pensiero fisso era trovare un modo per farla pagare a Theo, per aver ammaliato il suo ragazzo e costretto in cose che erano ovviamente contro la volontà di Liam) che era a casa del ragazzo per studiare, disse di dover andare andare in bagno. Mentre saliva le scale, usando l'udito sovrannaturale sentì il rumore una matita scorrere sul foglio. Si appostó davanti alla porta della camera da letto del beta e vide dal piccolo spazio lasciato dalla porta socchiusa Theo disegnare. Corrugó la fronte in una smorfia e andó in bagno. Aspettó che il ragazzo uscisse dalla stanza (e giusficó la sua permanenza in bagno mandando un sms a Liam e dicendo che avrebbe fatto una doccia a casa sua) poi, sgattaioló nella camera e trovó sulla scrivania i disegni, che Theo non aveva ancora messo apposto dato che era sceso a prendere l'acqua. Rimase scandalizzata e scioccata dalla mente malata e perversa della chimera e dalle fantasie sessuali che sognava col suo ragazzo.
Prese i disegni e corse in bagno, mettendoli nella sua borsa. Poi si appostó alla finestra pensando intensamente a qualcosa da fare, poi le venne un'idea.

Uscì dal bagno di fretta e scese per le scale.
<Liam, stavo per lavarmi peró Mamma mi ha chiamato dicendo che devo tornare immediatamente a casa, ci vediamo più tardi.> concluse, stampando un bacio sulle labbra del beta e lanciano un'occhiataccia a Theo.
Theo e Liam negli ultimi giorni avevano parlato poco, erano ancora provati da ció che era successo, si limitavano al 'Buongiorno', 'Buonanotte', saluti occasionali, alcuni sguardi e a qualche sorrisetto.

Liam studiava e Theo beveva l'acqua, nessuno dei due riuscí a sentire i passi svelti della ragazza che raggiungevano il retro della casa. Hayden, poi si arrampicò tramite le tubature fino alla finestrella del bagno e ci si infilò dentro. Qui chiuse la porta a chiave dall'interno e appostando l'orecchio al muro cercó di capire se il beta o la chimera avesse notato qualcosa di sospetto, ma no, così la giovane sospiró di sollievo. Era ora di cominciare. Aspettó che passassero altri 5 minuti, Theo risalì in camera socchiudendo la porta e a Liam, nonostante condividessero la stessa camera da letto e si vedessero tutto il giorno, il fatto che parlassero poco lo metteva di cattivo umore.

Hayden prese il cellulare e digitó il numero del suo ragazzo, e chiamarlo.
<Liam, t-ti prego aiutami. Sto corr-rendo a circa un chilometro da cas-sa tua, verso il bosco> alternava singhiozzi a respiri profondi cercando di simulare una corsa <un lup-lupo mi sta inseguendo. Liam ti prego aiutami, ho p-paura, ho bisogno di te, mi farà del male. LI-> urló il nome del beta a metá, prima di chiudere la chiamata.

Liam, dal suo canto, si alzó in piedi dal tavolo continuando a chiamare il nome di Hayden nonostante la chiamata fosse ormai chiusa.
Stava sudando e teneva le mani sul tavolo per mantenersi, non voleva le succedesse nulla.
<Liam che succede?> chiese Theo preoccupato, avvicinandosi al ragazzo.
<È Hayden. Devo andare, un lup- l'ha aggredit-devo correre, Theo.> concluse Liam, quasi scocciato e prendendo una giacca mentre si precipitava verso la porta.
Sul volto della ragazza che ascoltava tutto dal piano di sopra apparve un ghigno.
Nel frattempo Theo raggiunse il ragazzo e gli afferró il braccio.
<Vuoi che venga con te?> disse la chimera.
Hayden fece una smorfia. Sapeva che Liam avrebbe accettato, girava attorno per cercare qualcosa che avrebbe fatto restare la chimera in casa, e fece la prima cosa che gli venne in mente. Prese un cassetto e lo tiró a terra cercando di fare più rumore possibile.

ANOTHER LOVE || ThiamDove le storie prendono vita. Scoprilo ora