8. He 'loves' Hayden

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Liam stava correndo nel bosco. La sua ragazza era in pericolo e non sapeva dove potesse essere, non trovava impronte, non sentiva urla, non sentiva sangue. Sembrava come se lei si fosse volatilizzata, ma lui voleva trovarla, anzi doveva, così fece finta di non sapere di star girando inutilmente. Non sapeva cosa era successo a casa sua, non sapeva dell'inganno della sua fidanzata, non sapeva di Theo. Come poteva infondo anche solo immaginare una cosa simile?

Lui amava Hayden, non poteva minimamente  pensare che lei potesse mentirgli così, lei, la mora sempre sorridente, un pezzo di pane, di cui probabilmente conosceva poco e niente.

Aveva girato il bosco all'incirca due volte, era andato ai margini del bosco, in prossimita del burrone, ovunque, ma di Hayden nessuna traccia. Dove poteva essere? Non era ferita perchè, altrimenti avrebbe sentito il suo sangue a chilometri di di distanza. Ció lo tranquillizzó e lo fece preoccupare allo stesso tempo. Se non era nel bosco, dove poteva essere?

Continuava a correre in tondo e stava perdendo le speranze, decise di tornare in città e di provare a casa sua. Stava per mettere piede fuori dalla foresta quando sentì urlare. Urla femminili, Hayden.

La ragazza nel frattempo raggiunse il burrone sperando di non incrociare Liam lungo la strada. Si fece alcuni tagli lungo le braccia e usó il suo stesso sangue per sporcarsi e simulare delle ferite gravi e profonde ma ormai guarite.
Sentiva l'odore di Liam ovunque ma non sapeva dove fosse e tutto ció che doveva fare adesso era rallentarlo il più possibile, in modo che tornando a casa avrebbe trovato Theo già morto. Così fece l'unica cosa che Liam potesse sentire, e urló. Il suo ragazzo non tardó a venire. Lei si trovava a terra singhiozzando e quando vide il beta gli corse incontro abbracciandolo.

<Hayden, o mio Dio, mi sono preoccupato> diceva Liam stringendo la ragazza e baciandole le labbra il viso.
<Non riuscivo a contattarti, c'era questo che mi inseguiva, e per, per difendermi io i-io ho dovuto sp-spingerlo giù dal burrone.> singhiozzó la ragazza col corpo schiacciato contro quello di Liam.
<Hai dovuto farlo, non è colpa tua, ti sei difesa.> sussurró il ragazzo accarezzandole i capelli, aveva davvero temuto il peggio, lei era tutto, perderla sarabbe stato come perdere sè stesso, come perdere sua sorell-beh la sua fidanzata, e nonostante oramai fosse normale per lui baciarla, o andarci a letto, nella sua mente si faceva sempre più concreta l'idea che ció che provasse per Hayden fosse più un amore fraterno che un'attrazione fisica. Ma in quel momento baciarla e stringerla sembrava l'unica cosa giusta da fare.
<Torniamo a casa?> chiese Liam stringendogli le mani della ragazza.
<Sono stanca, fermiamoci un pó qui, ti prego.>
Rispose Hayden cercando di sembrare il più naturale possibile, era ancora troppo presto, ma Liam sentì il battito del suo cuore e si insospettì. Il suo viso assunse un'espressione interrogativa, ma poi lei gli stampó un bacio sulle labbra e non ci fece più caso.
Liam prese il cellulare e controlló l'orario, era passata quasi un'ora da quando era uscito di casa. <Hayden, hai visto Theo?> chiese il beta.
Gli occhi della ragazza si illuminarono, le venne un'idea. <Liam, non ho voluto dirtelo..>
Il ragazzo cambió espressione, aveva paura di cosa stava per sentire.
<Quando ti ho chiamato, mi stava inseguendo qualcuno, sembrava un coyote mannaro, impazzito, ma arrivata nel bosco sono riuscita a seminarlo, ho chiamato Parrish e dopo dieci minuti mi ha richiamata per dirmi che lo aveva catturato> si fermó, portando una mano sulla sua schiena. <Ma poi mi ha attaccato una seconda creatura, e anche se non ho visto bene i suoi lineamenti, ho riconosciuto i suoi occhi gialli.> fece una pausa e singhiozzò.
<E-era Theo> tenne lo sguardo basso per nascondere il ghigno sul suo viso.

Il ragazzo si allontanó di colpo da lei, sgranando gli occhi. Miriadi di emozioni lo stavano travolgendo. Comparirono gli artigli sulle sue mani, le zanne nella sua bocca, gli occhi divennero gialli e il suo volto assunse un colorito roseo più intenso. Era deluso, deluso da Theo che aveva attaccato la sua fidanzata, e lo stava odiando, era così arrabbiato con lui per aver fatto una cosa simile ad Hayden, per quale ragione poi. Una parte di sè sapeva che la chimera era incosciente e non aveva il controllo della situazione, ma ció passó in secondo piano, e sembrava essere un dettaglio così irrrilevante. Allo stesso tempo peró senti il mondo davanti a lui crollare. Theo era caduto da un burrone, un burrone alto 80 metri se non di più, e Liam non riusciva nemmeno a pensare a cosa sarebbe potuto succedere difronte al cadavere di Theo. In quei pochi istanti, cercó di immaginare cosa avrebbe fatto, come sarebbe stato il dopo, ma era tutto nero, perchè mai aveva pensato di superare quello schifo, mai aveva immaginato di attraversare quegli orribili corridoi senza di Theo.
Era tutto nero perchè, nel bene e nel male, la chimera era sempre lì a dargli quel senso di sicurezza, e senza Theo non sembrava potesse esserci un futuro.

Liam si accasció a terra, mentre molte lacrime gli rigavano il viso, era perso. Hayden nascose una risata, si piegó accanto a lui e gli prese il viso fra le mani.
<L-liam mi dispiace, h-ho dovuto, era fuori controllo.> singhiozzava lei.
<T-ti ha fatto del male?> ringhiava Liam.
<Solo qualche graffio, perchè l'ho fermato, n-non do fin dove si sarebbe spinto.>
Liam tenne lo sguardo basso, stringeva i pugni.
<Liam, hai visto gli altri lupi, era come se non fossero coscienti, se non sapessero cosa stavano facendo.> lo tranquilizzó Hayden sapendo peró che Liam non l'avrebbe ascoltata.
<Theo sa controllarsi, deve saperlo fare, è cosciente di ció che fa, se ha provato a farti del male lo voleva, se anche lui ha perso il controllo perchè io sono ancora 'sano'?>
sbraitó Liam. Alla ragazza diede incredibilmente fastidio il fatto che il beta continuasse ad associarsi a Theo, così strinse i denti e fece un respiro profondo per calmarsi.
<Non sei come lui Liam.>
<Dobbiamo trovarlo, vivo o morto che sia, ma nel caso il suo cuore batta ancora, saró io a farlo fermare> disse il beta, per farsi forza, e per alimentare quella minima speranza, quasi nulla, che la chimera fosse ancora viva da qualche parte, per rallentare o almeno calmare il crollo psicologico a cui Liam stava andando incontro. Hayden era infuriata. Il suo ragazzo doveva provare solo odio confronti della chimera, rabbia e vendetta, e le provava, ma aggiunte all'affetto che riserbava nei confronti di Theo. Non un semplice affetto, o stima, era amor-. AMORE? Hayden era indignata, cosa poteva aver mai fatto quella dannata chimera al suo ragazzo, così tanto da farlo dubitare di sè stesso e tanto da non riuscire più a controllare le emozioni. Lei aveva capito che quella corazza che stava indossando, quella che cercava di odiare Theo per averle fatto del male, era per nascondere il dolore o la paura di aver perso chi amava. Hayden stava maledendo se stessa, se avesse fatto attenzione avrebbe avuto ció che voleva e il capitolo 'Theo' si sarebbe chiuso per sempre. Il desiderio che fosse morto si trasformó in disperazione, era l'unico modo per riavere il suo fidanzato indietro, e ce l'avrebbe fatta.
<Andiamo.> disse Liam. Cominciò a correre nel bosco per aggirarlo e raggiungere la fine del burrone dall'altra parte. Hayden era dietro di lui e faceva fativa a tenergli il passo.

Arrivarono alla fine del burrone, Liam cercava il suo odore, il suo sangue. Si buttò nel fiume, e il fatto di non trovare nemmeno la minima traccia della chimera lo stava facendo impazzire. Nessun corpo, nessuna impronta, nessuna goccia di sangue, nessun rumore, nessuna traccia dei suoi vestiti o del suo odore. Niente. Hayden rideva, e faceva finta di cercare quacolsa tra gli alberi. Liam la sentí ma fece finta di niente. Una sua impressione forse, era così bramoso di trovare qualcosa che non di accorsi di essersi tagliato da solo con i suoi stessi artigli, di star piangendo e ululando.

<Forse non è morto. Forse è scappato, si è messo in salvo> ipotizzó Hayden per sdrammatizzare.
<No, non scapperebbe mai> rispose Liam dal fiume.
<Suvvia Liam, lo conosci, è un mostro egoista, pensi davvero che resterebbe a Beacon Hills per tener fede a quella stupida idea del branco? Lui pensa solo a sè stesso.>
<Io lo conosco, meglio di chiunque altro, e ti assicuro non è per il branco.>
<E allora perchè Liam, perchè dovrebbe restare?> mugoló Hayden.
<PER ME!> Urló disperato Liam, ed era vero.

Hayden corrugó la fronte.
<Liam dovresti tornare a casa, darti una lavata, nel caso Theo tornasse, ovunque egli sia, saprà dove trovarti> il beta voleva restsre lá a cercarlo, anche per ore, ma la sua ragazza aveva ragione così uscì dal fiume gocciolando d'acqua e insieme a lei cominciarono a camminare lentamente per tornare in cittá.
Non spiccicó una parola durante il viaggio fin quando non arrivarono davanti casa di Hayden.
<Mi dispiace Liam, sai che qualsiasi cosa io dico, è perchè mi preoccupo, non volevo che tu stessi male o che Theo ti facesse star male, io ti amo> si avvicinó, poggió una mano sul suo viso e lo bació, gli morse il labbro e cercó di approfondire il tutto ma il beta si staccó e la guardó negli occhi.
<Ci vediamo domani Hayden> tenne lo sguardo basso, giró i tacchi e stava per andarsene. Lei non lo fermó, era tecnicamente impossibile che al suo ritorno Theo fosse ancora vivo e sospiró di sollievo. Poi si sentì un telefono squillare, Liam lesse il nome. Mason.
Portó il cellulare all'orecchio. La conversazione duró all'incirca 30 secondi e lei non sapeva se l'espressione sul volto di Liam fosse tristezza, rabbia, odio, sollievo o preoccupazione. Fatto sta che quando levó il telefono, la guardó intendamente negli occhi e disse: <Te l'ho detto che non mi avrebbe mai lasciato>.

Un sorriso comparve sul volto del ragazzo.

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SPAZIO AUTRICE
Spero vivamente che la storia vi stia piacendo, fatemi sapere cosa ne pensate. Comunque volevo chiedervi un favore, c'è questa mia amica heavenisxs che scrive one shots Thiam stupende, se vi va passate da lei! -Mf🥀

ANOTHER LOVE || ThiamDove le storie prendono vita. Scoprilo ora