-Quale cazzata stai facendo adesso?-
-Niente che ti riguarda- dico riprendendomi il pacchetto in modo aggressivo e me ne vado quando lui mi blocca per un braccio costringendomi a guardarlo dritto negli occhi.
-Non fare cazzate ti prego!- mi sussurra a un passo dalla bocca accarezaandomi la guancia.
Io strofino leggermente la mia guancia sulla sua per sentirmi protetta, per provare una forma di calore che ormai da tanto tempo non sento più attorno a me. I nostri respiri continuano ad incrociarsi e i nostri occhi fremono dal desiderio.
Si è fatto crescere la barba che mi punge sul volto. Provo una leggere forma di solletico e fastidio. Anche se devo ammettere che gli uomini con la barba sono sempre più fighi e più attraenti. Lui in questo momento lo è.
In genere è stato sempre sistemato, con la barba fatta e il dopobaraba; questa volta invece non è così. Sembra quasi abbandonato a se stesso, come se non gli importasse più niente di lui. Però lo vedo felice e sorridente come non mai. Magari è solo bravo a fingere come me in questo momento.
-Non sono fattti tuoi. Adesso io sto bene e tu non fai più parte delle mia vita. Sei un capitolo chiuso e...-
-Stai parlando come se fosse stata tutta colpa mia.- Guarda la mia mano che contiene il pacchetto.
-Ti prego non fare cazzate.- ripete questa volta in modo più dolce, apprensivo, protettivo, quasi fraterno.
-Ti ripeto: non sono più affari che ti riguardano. Io appartengo al tuo passato!- dico timorosa con lo sguardo basso.
Sembriamo padre e figlia.
Ancora mi tiene per un braccio. Il suo tocco mi sprigiona delle forti emozioni, dei forti brividi.
Ancora il suo respiro, il suo profumo di menta e dopobarba mi fa tremare e girare la testa.
Questo è più pesante si una semplice droga i cui effetti sono "leggeri".
Mi stacco da lui iniziando a percorrere il viale che qualche minuto prima mi aveva portato alla follia.
Oggi non avevo molti compiti cosa molto strana vero? Per questo ho potuto dedicare più momenti a me stessa, ma nonostante ciò domani dovrò affrontare un tema di Italiano.
L'indomani mi alzo presto per ripassare letteratura prima di affrontare il terribile tema che tutti temono. Poveri allocchi. È un tema, non una disequazione.
Il compito è a prima ora e quando arrivo in classe con Margaret trovo la professoressa già posizionato davanti la sua cattedra che guarda i foglietti con su scritte le tracce su cui dovremmo lavorare.
Io e Margaret ci accomodiamo e osserviamo il foglietto senza osare toccarlo; quando ci decidiamo a farlo leggiamo: "Che cosa è per te l'amore? Parla di questo piccolo e semplice, ma complesso, sentimento parlando anche delle tue esperienze personali e scrivi le tue riflessioni."
"Sono unicamento fottuta. Okay Daphne respira. È solo un tema libero sul sentimento che odi di più al mondo. A questo punto meglio un tema di costituzione o di letteratura. Lo avrei reputato più semplice da svolgere!" dice la mia dea interiore.
"L'amore è un grande sentimento, piccolo, semplice ma complicato in cui prima o poi tutti dovremmo inciampare.
L'amore è quel sentimento che ti fa sorridere come una stupida e che ti lascia senza parole, senza fiato ma con tanta voglia di vivere. Ti fa sentire serena, ma allo stesso tempo nervosa. Ti fa arrabbiare, ti fa dimenticare, ti fa diventare una completa imbeccille che non capisce più niente.
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Alla ricerca del mio angelo
RomanceDaphne è una ragazza di soli diciotto anni che è stata appena tradita dal suo ragazzo, ma un incontro le cambierà la vita. Dovrà lottare molto per raggiungere i suoi sogni, i suoi desideri. Dovrà lottare molto per avere lui: Tommaso. Sarà l'amore de...