Capitolo 23

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-Ehm buongiorno?- dico alquanto imbarazzata.

Anche Tommaso si trova lì ed è già seduto comodamente di fronte la preside in una delle poltroncine.

Abbasso lo sguardo appena lo vedo e arrossisco come un peperone. "Oddio chiamate i pompieri".

Anche lui fa lo stesso limitandosi solo a non fare combaciare i nostri occhi.

-E allora ragazzi, sono felici che siate tutti e due presenti...- "Oh no, sta arrivando la ramanzina" dico tra me e me. -Partirete tra due settimane per la Spagna!- conclude infine tutto d'un fiato.

Io e Tommaso ci guardiamo finalmente negli occhi per poi urlare contro la preside:

-Che cosa?! Io non partirò con questo psicopatico!- la preside rimane a bocca aperta.

Negli ultimi secondi ho fatto troppe scene, per questo abbassai lo sguardo iniziando a giocherellare con le mie dita.

-Daphne pensavo che fosse il tuo sogno andare in Spagna! Si insomma me ne hai parlato svariate volte e pensavo che saresti stata felice dopo questo evento.!-

-Si, ma non con lui!- non riuscivo a reggere neanche lo sguardo della preside.

-Ma io ho capito che voi state insieme e che siete super innamorati!-

-Lo eravamo- affrettai ad aggiungere ma cosa principale a correggere.

-Certo finchè lei non si baciava con il suo ex!-

-Cosa?! Ti ho detto che mi ha presa con la forza, mica è colpa mia.-

-Non avresti ricambiato!- mi alzo infastidita sbattendo la mano destra sul tavolo e la sinistra sul fianco.

-Mi stai dicendo che è tutta colpa mia?-

-Mhm... Perspicace la ragazza!- non avevo mai messo in discussione la mia vita privata prima di ora e principalmente mai davanti la preside.

Quest'ultima prova a tossire provando a distogliersi dall'imbarazzo, ma io e Tommaso continuiamo a litigare come se fossimo da soli in quell'immensa stanza dove riecheggia il nostro eco.

-Lo sai che sei un...-

-Un che cosa sentiamo!- mi provoca. Adesso stiamo alzando tutti e due la voce.

-Non te lo dico perchè sono davanti la preside ma stai tranquillo che tu lo sai quello che sei!-

-Un cornuto ecco che cosa sono!-

-Non sono finita a letto con Brandon cavolo, ficcatelo bene in testa.-

-Anche il vostro bacio ce l'ho "ficcato" bene in testa- mima le virgolette.

-Ragazzi scusate ma l'amore non è bello se non è litigarello. La decisione ormai è stata presa e tu Daph non vorrai non vedere realizzato un sogno perchè ti sei lasciata con il fidanzato?! Non fare cavolate perchè così ti stai giocando il tuo futuro che, credimi, potrebbe essere meraviglioso e uno dei migliori in questa scuola-. La sua voce è come una nota che conclude in do minore quel continuo frastuono. Serro i pugni così tanto da incidere le mie unghia sulla pelle.

Sia io che Tommaso ci giriamo e usciamo dall'ufficio del preside con molta rabbia,  così tanta da scontrarci nel momento di passare dalla porta. Finalmente riusciamo ad uscire tutti, anche se con molta fatica e dopo esserci guardati un'ultima volta prendiamo le direzioni opposte alla nostra traiettoria mantenendo i pugni serrati.

Alla ricerca del mio angeloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora