Capitolo 42

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La serata sembra proseguire senza alcun inconveniente. Sembra proprio che gli unici a preoccuparcene siamo io e Tommaso. Neanche Andrea e quella ragazza sembrano interessati all'inconveniente.

-E allora ragazzi vi state divertendo?- ci chiedono in coro il re con la regina. Io e Tommaso annuiamo facendo un falso sorriso. Ormai siamo stanchi e vogliamo solo andare a letto a riposare per una nuova giornata, ma non possiamo. Almeno per ora.  

-Ehi piccola che cosa ne dici di andare un pò in giardino a rilassarci?- guardo Tommaso sbalordita dalla sua proposta e abbasso la testa annuendo.

Siamo quì in silenzio nel famoso giardino del reame ad ascoltare il silenzio della notte. Si sentono il cinguettio degli uccellini notturni e il ruscello artificiale creto li vicino. È una sensazione paradisiaca, più del bacio datomi da Andrea.

Rimaniamo li, sotto un albero, in silenzio ad ascoltare il rumore dei nostri cuori, dei nostri respiri che si prolungano in uno solo, perchè noi siamo una cosa sola.

A un certo punto nel giardino riecheggiano le note di un famoso valzer e io con Tommaso iniziamo a ballare appoggiati l'uno all'altro e stretti come se ci dovessimo perdere.  

Danziamo lenti come se ci fossimo solo noi due. I nostri visi si avvicinano e lentamente i nostri respiri si uniscono. Le nostre labbra si  completano come due pezzi di un puzzle e le nostre lingue si cercano come se si fossero sempre appartenute. Io lo amo e lui mi ama, è  questo ciò che conta.

Il nostro bacio viene interrotto da un bagliore di luce che ci acceca e che ci fa staccare malvolentieri. Dopo aver ripreso il contatto con la realtà ci guardiamo intorno e vediamo un paparazzo che continua a fotografarci nonostante non abbia avuto il nostro permesso.

Tommaso quando capisce chi è quello sconosciuto si stacca dalle mie braccia e gli va incontro dicendo di andarsene e di non fare più fotografie a lui e alla sua donna. Non aveva nessun diritto di disturbare la nostra privacy, anche perché non siamo così famosi da essere ripresi. Adesso capisco i divi del cinema perché odiano i paparazzi: sono invadenti e terribilmente pesanti da sopportare.

-Tommaso e se finiamo sul giornale?-

-Cosa ti preoccupa amore?-

-Brandon, Margaret. E se vedranno quella pagina? Cosa gli diremo?-

-Cazzo...-

Ecco, Tommaso non ci aveva pensato alla conseguenze di quel bacio e adesso siamo in difficoltà.

Se Brandon vedrà questa foto vorrà uccidere Tommaso perché si inventerà che è stato lui a manipolarmi e a toccarmi, invece non è vero niente perchè siamo sempre d'accordo tutti e due a baciarci e ad amarci alla follia. Se io non voglio essere toccata lui non mi tocca, se io non voglio essere baciata non mi bacia, se io sono stressata Tommaso non mi stressa ancora di più come fa Brandon. Insomma in poche parole il nostro è un amore perfetto che tutti sognano e che non svanirà mai.

Però adesso avevo paura e neanche il nostro amore la potrà fare scomparire.

Ho paura di rimanere sola, senza un amico, senza un ragazzo che mi vuole bene. Senza nessuno che mi  coccoli e invecchi con me. Ho paura del mio futuro. Tutti sono felici, chi più e chi meno e la mia felicità dove era?

Si deve cercare in ogni angolo, in ogni centimetro e bisogna stare attenti perchè è molto piccola e potrebbe scomparire.

Sembra che io la possegga, ma poi sfugge via e viene intrappolata in mezzo ai ricordi,  alle persone e ai ricordi di certe persone.

Persone come Margaret e ricordi come le nostre emozioni e le nostre avventure.

Fino a quando invecchierò quelli saranno i miei tesori che proteggerò con le unghia e con i denti. Magari anche se non ritorneremo amiche, perché in fondo io tutt'ora le voglio un gran bene.

Alla ricerca del mio angeloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora