Alla ricerca del mio angelo

Capitolo 37

La notte passò molto velocemente per i miei gusti e non ebbi neanche il tempo di connettere il mio cervello che mi sono dovuta svegliare di fretta visto che già era tardi. Dovevo lavarmi il più velocemente possibile prima di scendere a fare colazione. La casa è immersa nel silenzio e nessuno ancora era sveglio. In fondo sono appena iniziate le vacanze natalizie e per quale motivo i miei si dovrebbero svegliare oltre che per venirmi a salutate prima della mia partenza?

La doccia fu abbastanza rapida per permettermi di svegliarmi, mi vesto con una gonna e un paio di leggins di colore bianco accompagnati da una shirt a maniche lunghe molto pesante ma allo stesso tempo scollata. Prendo la mia valigia e scendo giù per le scale in un modo così goffo che avrebbe fatto ridere chiunque. Faccio colazione e mi siedo sul divano per vedere le notizie mattutine di facebook. Accavallo le gambe nell'attesa che squilli il telefono. Tommaso mi sarebbe venuto a prendere per viaggiare con un'unica auto per diriggerci all'aeroporto. Non voleva che i miei si disturbassero e loro non si opposero a questa idea che aveva dei pro e dei contro.

Sicuramente era vero che i miei non si sarebbero disturbati a viaggiare di prima mattina, ma è anche vero che ciò mi avrebbe fatto stare da sola con lui in uno spazio chiuso per un paio di ore e in queste paio di ore, da soli, nessuno può prevedere cosa succederà. Questa situazione mi mette paura, ma anche tanto desiderio di stare con lui dopo tanto tempo. Cercare di ricostruire un rapporto serio, magico che possa durare almeno con una semplice amicizia e non tanto odio.

È da un pò di tempo che non respiro il vero amore, quello che ti fa battere il cuore e che ti lascia con il fiato sospeso, che ti desiderare con tutta te stessa il suo corpo, la sua pelle.

Con Brandon non provavo amore, provavo solo affetto. Quello stesso affetto che lui prova nei miei confronti e che confonde con l'amore. Dobbiamo assolitamente cambiare strada perché  così soffriranno molte persone: io, lui, Tommaso e... Margaret. Si, anche lei prova una forte attrazione nei confronti di Tommaso e me lo ha tenuto sempre nascosto, ma quello che prova lei non è il vero amore, ma solo attrazione fisica perché nessuno potrà mai dire che Tommaso sia brutto. Anzi, lui è il più desiderato della scuola insieme a Brandon, ma a differenza sua Tommaso non fa il playboy e non ci prova con tutte. Con che razza di mostro mi sono potuta mettere? Lui era, anzi è, proprio così, maschilista e crede che tutte le donne possano cadere ai suoi piedi, ma non è così. Io dovrei essere proprio una stupida a stare ancora con lui e a non aprire gli occhi su quello che è veramente. In fondo se lo lascerei a lui non farebbe ne caldo ne freddo, ne soffrirebbe perchè la  verità è che si è solo invaghito di me. È solo un puro capriccio, un desiderio. Lui vuole il mio corpo, la mia bellezza e nient'altro. È solo uno sbruffone e io con lui se credo di nascondere, stando con lui, i miei sentimenti per Tommaso.

Questo viaggio mi avrebbe permesso di riflettere sui miei sentimenti, anche se erano già tutti chiari. Io amo Tommaso e sto cercando di nascondere questi profondi sentimenti per lui.

A svegliarmi dai miei pensieri fu il famoso telefonino che squillò, chiaro segnale che Tommaso è dietro la porta che sta aspettando che esco con le valigie.

-Ciao!- farfuglio timidamente mentre lui mi sorride e si affretta a prendere le mie due valigie in cui avevo messo tutto il necessario e non. Ecco perchè i ragazzi quando proponevano un viaggio a una ragazza ci pensavano più di due volte e contavano fino a dieci prima di parlare.

Tommaso mette le valigie in macchina e apre la portiera per farmi salire. Durante questi momenti non ha aperto bocca. Per il sonno o perché è ancora imbarazzato? Anche io sono  molto stanca così decido di appoggiare la testa al finestrino mentre Tommaso mette in moto la macchina quando un pensiero mi affiora nella mente: Brandon non è venuto a salutarmi.