LA FIGLIA PERDUTA.
"Pensare che non l'ho, sentire che l'ho perduta. Sentire la notte più immensa senza di lei."
(Pablo Neruda)
Togliere le macchie di sangue dai vestiti era un'impresa impossibile, soprattutto quando il liquido viscoso ne imbrattava buona parte. Aranel era tornata a casa dopo aver accompagnato Richard in ospedale, dove Alexandra Bettencourt aveva ringraziato lei e Theo per aver salvato la vita a suo nipote. Melissa aveva confermato loro che Richard si sarebbe ripreso e aveva consigliato di riposarsi. Non aveva chiuso occhio durante le ore notturne, i pensieri erano ingombranti e sembrava che un macigno di bugie le pesasse sulle spalle. L'indomani saltò la colazione perché il suo organismo non avrebbe trattenuto il cibo dopo i due giorni di inferno che aveva attraversato. Avvolta nell'accappatoio, si fissava le mani tremanti sulle quali era colato il sangue e inevitabilmente pianse. Quelle immagini non avrebbero lasciato la sua mente molto presto. Si fece forza e si rivestì, indossando un jeans e una maglietta grigia, perché Scott voleva parlare col branco. Durante il tragitto a piedi, scelto nella speranza di schiarirsi la mente, fumò tre sigarette senza preoccuparsi che i suoi amici lo avrebbero scoperto. Aveva vissuto troppe cose all'inverosimile per preoccuparsi di essere giudicata per quel vizio sciocco. Quando fu invitata da Malia ad accomodarsi in casa, Scott le andò in contro per poi abbracciarla.
"Sono contento che tu stia bene." Le mormorò stringendola di più.
"Sì, sono viva, questa è l'unica cosa che conta. Theo è già arrivato?"
Dopo svariati accertamenti, i medici avevano stabilito che lei e Theo potevano tornare a casa, e loro decisero che era meglio restare da soli per riprendersi. Era bello avere qualcuno accanto che ti concedeva i tuoi spazi senza replicare. Malia distolse lo sguardo e increspò le labbra.
"Aranel, c'è una persona che ti aspetta in salotto."
Aranel, insospettita da quell'aria tesa, si diresse in soggiorno come una furia e non le piacque quello che vi scorse. Greg era in piedi, le mani nelle tasche, gli occhi blu ricolmi di pentimento, e alle sue spalle vi era un Theo vagamente divertito dalla situazione. Era sempre lo stesso, il completo grigio di alta sartoria, i capelli biondi tirati indietro, le guance rasate alla perfezione, e quell'aria da bacchettone lo accompagnava sempre.
"Prima che tu possa dire o fare qualsiasi cosa, devi ascoltare ciò che ha da dire!" disse Stiles gettandosi in avanti per evitare che la sua migliore amica muovesse un altro passo. Aranel stava fissando con rabbia la faccia scura di Greg e desiderava solo scagliarsi contro di lui per riempirlo di insulti e ceffoni, ma dovette contare fino a dieci per ritrovare un briciolo di calma.
"Quello stronzo ha due minuti, non uno di più, per parlare." Sputò tra i denti, dopodiché si sedette sul divano con le braccia incrociate. Scott fece cenno a Greg di mettersi comodo e di iniziare a parlare. L'avvocato continuava ad agitare le mani in modo convulso e i lupi nella stanza temettero che il suo cuore collassasse, ma per sfortuna di Theo non collassò.
"Sono arrivato qui con il primo volo perché tuo padre mi ha chiamato ieri mattina in preda al terrore per chiedere il mio aiuto. Non ho idea di cosa gli sia capitato ma sono comunque venuto in suo soccorso nella speranza di capirci qualcosa. Tempo fa tuo padre mi contattò perché aveva bisogno di una grossa somma di denaro, che io non potevo prestargli perché avrei dovuto accedere al conto della mia famiglia e non era fattibile, però lui era talmente disperato che insieme abbiamo pensato di ipotecare la tua casa di qui. Soltanto io ero in grado di contraffare la tua firma e fingermi tuo delegato, e tutti ci sono cascati perché ero il tuo fidanzato. Dopo aver ottenuto il prestito, tuo padre mi ha chiesto di procurargli dei documenti falsi perché la sua famiglia era nei guai con la legge e dovevano scappare. A quel punto, ormai invischiato nella faccenda, ho mandato a Beacon Hills un falsario che il mio studio aveva difeso un paio di anni fa, e così pensavo di aver chiuso per sempre la questione con tuo padre. Mi sbagliavo di grosso. Tua madre mi ha invitato a cena e ha scoperto la truffa, allora ho mentito dicendole che avevo smascherato Henry e che avevo intenzione di dirtelo. Ho avvisato tuo padre e lui ha finto di dover sbrigare affari fuori città per evitare le tue domande. Era tutto pronto, poi il falsario è stato arrestato, Richard ha scoperto la verità e tu minacciavi di denunciare tutti. E' stato allora che Henry, Cindy, Aaron e Hannah si sono nascosti in un deposito non molto lontano dalla città."
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A touch of light || Theo Raeken
FanfictionQualcuno ha scritto che «il buio affascina, più è fondo, più è oscuro, più esso ci attrae, è un misterioso richiamo d'amore.» Aranel torna a Beacon Hills dopo anni di lontananza, ma al suo rientro le cose non saranno semplici. Il mondo soprannatura...