"Devo andare", disse Starscream, in modo diretto e schietto, dopo aver passato una buona mezz'ora da Alexis.
"Te ne devi già andare?", chiese la ragazza, confusa e dispiaciuta.
"La copertura non durerà a lungo, quindi sarà meglio che torni alla Nemesis".
"E sentiamo come avresti ingannato Megatron per venire qui?", chiese la ragazzina con uno sguardo cospiratore.
"Conosco un Decepticon che ha la capacità di assumere le forme altrui".
Si allontanò per prepararsi a trasformarsi.
"Quand'è che ci rivedremo?", le chiese Alexis.
Starscream sospirò.
"Non lo so, ma spero non in circostante di guerriglia", disse, prima di volare sotto forma di aereo.
L'anno prima non si sarebbe mai degnato di andare da lei, troppo orgoglioso e troppo occupato a mantere alta la dignità, ma da tempo aveva accettato la cosa di essersi affezionato a Alexis.
Una cosa che non lo convinceva era il motivo.
Che cosa l'attirava?
Non era riuscito a darsi pace, senza trovarvi una risposta.
Smettila di pensarci, si sgridò mentalmente.
In pochi minuti intravide tra le nuvole la Nemesis, maestosa e imponente.
Atterrò sul piano d'atterraggio ed entrò nella navicella, attraversando i lunghi corridoi violacei.
Passò di fianco per il laboratorio.
"Ma guarda chi si vede", disse una voce alla sua destra.
Sì voltò, vedendo un Knockout appoggiato alla parete per il fianco e stranamente sorridente.
"Cosa c'è?", chiese l'F22, di malavoglia.
"Non penserai mica che non mi sia accorto che te ne eri andato lasciando qui un sostituto!".
"Se sono uscito sono affari miei".
"Tranquillo", disse Knockout, alzando leggermente le braccia, mettendosi sulla difensiva "non ti sto accusando di niente".
"Buon per te".
Starscream proseguì dritto fino al portone che conduceva al ponte.
Il primo si aprì automaticamente, mostrandogli il leader di spalle con le mani dietro la schiena e lo sguardo rivolto all'esterno della navicella.
"Dimmi Starscream", disse, voltandosi verso il vicecomandante "si può sapere perché ti sei allontanato dalla Nemesis senza il mio consenso?", con nella voce un accento di rabbia.
Merda, pensò Starscream.
Non sapeva come rispondere. Era letteralmente terrorizzato e temeva di balbettare come un ebete.
"Ecco signore, io...".
"Glielo dico io signore", s'intromise Knockout, facendo il suo maestoso ingresso sul ponte della navicella "Starscream aveva individuato il segnale vitale di Skywake e pensava fosse vivo quando in realtà era morto. Cercava solo di essere utile".
Megatron guardò il medico con occhio critico mentre si voltava verso l'aereo.
"È andata così?", gli chiese.
"Naturalmente signore".
Il leader gli puntò addosso uno sguardo indagatore mentre l'aereo se la stava facendo sotto.
"Che non succeda mai più".
"Ovviamente signore".
"Allora sparisci".
L'aereo obbedì, assieme a Knockout.
"Mi sei debitore", disse il medico una volta soli.
"Perché mi hai difeso?".
"Sappiamo entrambi il motivo per cui sei uscito".
"E quale sarebbe?".
"L'umana".
Starscream ebbe un brutto presentimento.
"Quale umana?", chiese, tradendo una leggera preoccupazione.
"La ragazzina che l'anno scorso ti stava alle calcagna".
"L'ho usata per riavere il T-Kog".
"E perché quando l'abbiamo fatta prigioniera l'hai liberata?".
"Per sdebitarmi".
"Da quand'è che sei onesto?".
Si era stancato.
Prese Knockout per il collo e gli fece sbattere sulla parete dietro la nuca.
"Non giocare col fuoco, dottore".
"Ciò conferma la mia teoria", disse con aria strozzata.
"E quale sarebbe?".
"Che ti sei affezionato a quell'umana".
Starscream avrebbe voluto ucciderlo: la sua rabbia non l'aveva mai liberata e doveva sfogarsi, ma la sua reputazione non era delle migliori e con l'omicidio di un collega l'avrebbe solo peggiorata.
Quindi mollò la presa sul collo del medico; questo cadde a terra con un tonfo, respirando affannosamente in cerca di aria.
Starscream si fece alla sua altezza e gli alzò il volto, guardandolo negli occhi.
"Non sfidarmi, Knockout", disse, prima di alzarsi e di svoltare l'angolo."Lord Megatron", disse una voce, salendo sul ponte.
"Cosa vuoi ancora Knockout?", chiese il leader, voltandosi.
"Niente, soltanto consigliarla".
"E sarebbe?".
"Starscream è una testa calda, il traditore per eccellenza. È imprevedibile e non puoi sapere cosa farà la prossima volta".
"Smettila di girarci intorno e vai dritto al sodo", tagliò corto Megatron.
Knockout sospirò.
"So come tenere sotto scacco Starscream", dichiarò, tutto d'un fiato.
Il leader si fece attento.
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Stella Nascente
FanfictionSecondo capitolo della quadrilogia "Stella" Starscream è confuso. La sua mente è rigida e rifiuta l'amicizia di Alexis, l'umana che gli ha stravolto la vita; ma la scintilla invece l'accoglie con piacere, senza tuttavia capirne il morivo. Starscream...