Capitolo 1.

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"Mà, che ore sono?" chiese quasi urlando per farsi sentire, Luke, davanti allo specchio per dare una forma definita al suo ciuffo.

"Tre e mezza." Si sentì rispondere con lo stesso tono di voce, mentre continuava a passarsi la mano fra i capelli per sistemarli, non era vanitoso, ma ci teneva al suo aspetto, sapeva di essere bello, anche se ciò non gli serviva con le ragazze. Finalmente riuscì a sistemare quel dannato ciuffo biondo, prese una camicia a quadri e la mise sbottonata sulla sua maglia dei Nirvana, una delle tante che aveva; si infilò le scarpe e andò in salotto, aspettando che arrivino le quattro per uscire. Guardava l'ora ogni 3 secondi, non sapeva perchè era così impaziente, non amava aspettare.

A primo impatto Calum gli era sembrato un tipo a posto, simpatico, socievole, poi aveva tante cose in comune con lui, per esempio tutti e due amano la musica e suonano la chitarra, una differenza, invece, potrebbe essere che Luke ama il calcio, invece Calum é un patito del basket. Altra differenza é l'aspetto, Calum ha dei lineamenti che all' apparenza possono farlo sembrare asiatico, e la pelle più scura di quella di Luke; per non parlare degli occhi, quelli del nuovo arrivato sono scuri, al contrario, quelli del biondino sono di un azzurro stupendo, da perdercisi dentro, ed é proprio quello che ha fatto Calum, era rimasto incantato da quell'azzurro, gli occhi di Luke sono stati la cosa che lo avevani colpito maggiormente (come dargli torto.).

Luke, invece, non riusciva a capire cosa intendesse il moro con "un po' tutti i posti." Come se quella frase nascondesse qualcosa, nonostante il tono scherzoso con cui lo avesse detto.

A casa Hood, invece, Calum cercava di sistemare la casa come meglio poteva, dato che la madre era andata a fare la spesa. Dopo un po', si ricordó che erano le quattro meno dieci, e che Luke sarebbe stato lì nel giro di poco. Corse nella sua camera e prese dalla valigia ancora piena una t-shirt bianca e dei jeans stretti, si vestì in fretta e si mise le sue Air Fox.

Nemmeno cinque minuti dopo sentì suonare il campanello e corse ad aprire, trovandosi davanti il ragazzo dagli occhi azzurri di questa mattina.

"Hey, Calum!" Salutó il biondo, sorridendo ampiamente.

"Ciao Luke!" Calum ricambiò il saluto, facendogli cenno di entrare in casa.

"Allora, dove mi porta, guida turistica?" Chiese ridacchiando il moro, mentre prendeva un pezzo di carta e una penna per avvertire sua madre che era uscito.

"Mh, è una sorpresa." Rispose il biondo, scoppiando a ridere, osservando l'altro che scriveva sul foglietto. "Mà, io esco con Luke, torno verso le otto." Posó il biglietto sul tavolo in cucina, prese il telefono e uscì, seguito dalla sua 'guida turistica personale'.

"Allora, Calum, inizio con il dirti che questa zona di Sydney è una delle più tranquille, quindi non vedrai macchine su macchine ad ogni ora, per farlo devi andare in centro."

"Meglio così, non sopporto la confusione." Annuì Calum, guardando le poche persone che camminavano in strada e le auto che di tanto in tanto passavano.

"Ma non per questo é noioso, ci sono diversi posti molto belli. Per esempio, se giri a destra c'è il campo da basket e da calcio." continuó l'altro. "Lì, invece, ci sono più che altro bar e discotece." Luke indicó un'altra strada, dove l'occhio ricadeva sulle numerose insegne, anche se non ancora accese dato che erano solo che quattro di pomeriggio.

"Vieni." Disse Luke, andando verso uno dei bar di quella strada. "Rose's Bar."

"Deve essere il bar di cui parlava questa mattina." Pensó Cal; entrarono, era un posto abbastanza accogliente e spazioso, un grande bancone sul lato opposto all'entrata, i muri color crema con diversi quadri e note musicali dipinte, dei tavoli rotondi sparsi per il locale con qualche quotidiano sopra e tazzine di caffè vuote che dei baristi prendevano per poi portarle al bancone e pulirle.

Luke andó verso il bancone, dove c'era un ragazzo intento a mettere apposto dei bicchieri.

"Mich!" Disse Luke, in modo da attirare l'attenzione del barista. Il ragazzo si voltó, aveva la pelle bianchissima, ma quello che attirava l'attenzione erano i suoi capelli, bianchi con una striscia nera.

"Hemmings!" Il nuovo ragazzo salutò Luke, posando i bicchieri sul bancone e andando via dalla sua postazione, arrivando vicino ai due.

"Michael, lui é..." si fermó, storcendo la bocca indicando i capelli del barista. "... sbaglio, o quelli erano celesti fino a ieri?"

"Erano." Confermó il ragazzo, per poi scoppiare a ridere contagiando gli altri due.

"Uhm, comunque, lui é Calum, arrivato oggi da Melbourne." Il biondo indicó l'altro poi spostò la mano ed indicó Michael "Calum, lui è Michael."

"Piacere, Calum."

"Piacere mio, Michael." Rispose l'altro, che da quando erano entrati nel locale non aveva detto nulla.

"Ash non c'é?" Chiese Luke, guardandosi attorno.

"No, oggi ha una partita a Canberra."

"Mh, è vero."

"Scusate, chi sarebbe 'Ash'?" Domandó Calum, guardando entrambi.

"Ohw, vero, Ashton, è un nostro amico, volevo presentartelo, ma non è qui." Spiegó Luke.

"Capito." Il moro annuì piano, poi, da una porta sul retro, entró una donna sulla cinquantina con un paio di scatoloni in mano, che posó a terra per poi andare verso Michael.

"Clifford, il tuo turno é finito, via, sù!" Disse la donna, ridendo.

"Rose, si vede che hai volta voglia di stare in mia compagnia." Rispose il ragazzo, ridendo, per poi abbracciare la signora.

"E chi è questo nuovo ragazzo?" Chiese Rose, puntando lo sguardo verso Calum.

"Rose, lui é Calum, é nuovo di qui." Disse Luke.

"Ehm, piacere, io sono Calum." Disse il ragazzo, leggermente imbarazzato dato che conosceva solo Luke.

"Piacere mio ragazzo, io sono Rose, la proprietaria del bar."

"Rose, io stacco, torno alle nove come sempre." Disse Michael, che si era già tolto la maglietta rossa del bar.

"Certo, a dopo!"

I tre ragazzi uscirono dal locale e s'incamminarono verso una via sconosciuta, almeno per Calum.

"Allora Calum, come ti trovi a Sydney?" Domandó Michael, guardando il moro sorridendo.

"Sono arrivato questa mattina, per ora bene dai." Rispose Calum, ricambiando il sorriso.

"Ahw, mi fa piacere, vedrai che ti troverai benissimo qui, soprattutto con persone come noi." Disse Michael, accennando una risata nell'ultima parte della frase.

#spazioautrice

Salve ouo, sono tornata a rompevi, rido.

Non ho aggiornato per tre settimane, ma la scuola mi sta uccidendo e non ho avuto tempo di scrivere.

Ringrazio quei pochi lettori della mia storia, love ya, magari commentate per farmi sapere che ne pensate, please.

Detto questo mi ritiro ouo, se volete su twitter sono @larryfeatmuke. A presto gentah!

ps: avete visto il video di Don't Stop? Oddio è stupendo *^*

pazzo del mio migliore amicoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora