5. Interessi e gelosie

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Il giorno seguente Harper passò l'intera mattina a rovistare fra le sue cose. Scese all'ora di pranzo tutta agitata. Entrando nella Sala Grande per poco non fece cadere Remus a terra, andandogli addosso. Il ragazzo sembrava più nervoso del solito, ma non appena la vide non poté far altro che sorriderle.

«Oh, per tutte le fattucchiere! Scusami tanto» disse lei mortificata.

«Ehi, ciao. Tutto bene?» chiese lui, scorgendo il volto pallido della ragazza.

«Oh, no. Per niente! Una settimana fa ho preso un libro dalla biblioteca, ma sono un paio di giorni che non riesco più a trovarlo. L'ho cercato ovunque. Ti rendi conto? Ho perso un libro della biblioteca! Io non perdo mai nulla, soprattutto non una cosa non mia...» disse agitata.

Lui sorrise. Felice che l'ansia della giovane non celasse nulla di serio. Poi le chiese «Hai provato a controllare in biblioteca? Magari qualcuno l'ha trovato e l'ha riportato lì...»

L'idea di Remus le ridiede speranza «No! Oh, grazie mille! Vado subito a controllare...» e scappò via.

Arrivata a destinazione si avvicinò cauta alla bibliotecaria e chiese gentilmente se il libro che aveva preso fosse disponibile, ma la donna rispose «No! L'ha preso una certa Harper Geek...» e la scrutò più da vicino. La ragazza fu presa dal panico, temeva di essere identificata, così si affrettò a balbettare un grazie e si allontanò. Voltandosi, la sua attenzione fu catturata da una visione alquanto bizzarra: Sirius Black si trovava vicino ad uno degli scaffali della libreria. Indossava un giubbotto di pelle e una maglia nera e aveva raccolto i suoi capelli neri. Davvero strano che fosse lì, e lei che credeva che non sapesse neanche leggere. Ma il suo stupore si trasformò in comprensione quando vide con chi stava parlando: un'avvenente ragazza dai capelli corvini e con un fisico tutto curve di Tassorosso. Tutto era molto più chiaro. Lui si rivolgeva alla ragazza con il suo solito atteggiamento sicuro e strafottente, sorrideva e si protendeva verso di lei sempre più. Harper scosse la testa e ordinò a se stessa di non continuare a fissarli come un'idiota. Era infastidita da quella scena ed ancora più infastidita per il fatto che quella scena la facesse irritare. Cercò di non pensarci e si incamminò verso l'uscita. D'un tratto le venne in mente di controllare tra gli scaffali se per caso qualcuno avesse riportato il libro senza comunicarlo, così andò a controllare.

Passò dieci minuti a rovistare tra tomi polverosi, spulciando ogni angolo di quegli scaffali, ma nulla. Si voltò per andarsene, accettando la sconfitta, ma qualcuno si interpose tra lei e l'uscita.

«Ciao!» disse allegro il giovane Sirius.

«Ciao.» rispose lei, seccata dalla sua presenza.

«Cosa stai facendo?»

«Siamo in una biblioteca. La maggior parte di noi viene qui a prendere libri. Ovviamente non tutti...» rispose aspra, lanciandogli un'occhiataccia.

Lui sorrise e si protese verso di lei «Sei gelosa, per caso?»

Lei sussultò «Cosa? Non essere sciocco! Mi infastidiscono solo le persone che occupano spazio inutilmente» rispose infervorandosi.

«Wow! Non sapevo che questo spazio fosse riservato...» rise lui.

«Beh, ora lo sai. Lasciami passare!» rispose brusca.

Lui rimase dov'era e cambiò subito argomento «Sei venuta a prendere un libro, quindi?»

Harper sbuffò «No! Sono venuta a cercarne uno che ho perduto»

«Hai perso un libro? Tu...» disse il ragazzo con aria di falsa sorpresa.

Missing moment  °°[Sirius Black]°°Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora