*No exit* ~°Hyungwonho°~ [ITA]

Chapter VI

"Hyungwon? Ti ho portato qualcosa da mangiare." Disse Wonho, dopo aver chiuso la porta alle sue spalle. Le parole di Jooheon ancora rimbombavano nella sua testa, ma sapeva che quello non era il momento di pensarci. Aveva bisogno di alleviare la coscienza ora.

Quando, invece della solita risposta scontrosa, sentì un gemito provenire dal letto di Hyungwon lentamente posò il piatto sul tavolo vicino al letto e si avvicinò al ragazzo addormentato.

Niente di nuovo -Hyungwon stava avendo un incubo. Era sempre Hyunwoo a calmarlo, poiché gli era molto più vicino, ma ora, fin dall'inizio della scommessa, Hoseok fece sua responsabilità aiutare Hyungwon a superare quei terrificanti sogni che stava avendo.

"Hyungwon, tesoro, hey, sveglia, è solo un sogno, nulla di tutto ciò è reale, svegliati..." cominciò la sua nenia accarezzando lentamente il braccio del suo ragazzo. Quando vide che non funzionava, gli balenó in mente un'idea migliore.

Scivolò nel letto assieme al più piccolo, abbracciandolo, nel mentre dondolava il suo corpo.

"Hey belloccio, svegliati, apri il tuoi bellissimi occhi per me, per favore. È solamente un brutto sogno..." Iniziò nuovamente e questa volta ebbe successo. Il ragazzo tra le sue braccia aprì bruscamente gli occhi, in volto una smorfia di terrore. Si guardò intorno e una volta riconosciuto l'ambiente realizzò che con lui, nel letto, c'era qualcuno, inciampò nell'angolo del letto per allontanarsi da Hoseok, come se lo avesse voluto ferire in qualche modo.

"Whoa, whoa, calmati, sono solo io..." Wonho alzò le mani in segno di resa, cercando di tranquillizzare il più alto. Infatti quando Hyungwon notò che era solo il suo fidanzato prese un profondo respiro e si rilassó.

"Cosa ci facevi nel mio letto?" Chiese passandosi una mano tra i capelli.

"Beh, prima di tutto ti devo dire che quando sono entrato in camera non avevo intenzione di venire qui, nel tuo letto intendo. Ti ho preparato la colazione e pensavo di svegliarti per mangiare, ma hai avuto un incubo, così ho provato a calmarti, ma non sembrava funzionare e quella era l'unica cosa che pensavo avrebbe potuto funzionare, così... sí questo..." Sorrise nervosamente grattandosi la nuca.

"Wow... scusami... e grazie, è carino da parte tua fare tutto questo per me." Hyungwon sorrise timidamente e per un momento Hoseok dimenticò che stava solo fingendo di essere innamorato del bellissimo ed innocente ragazzo di fronte a lui.

"No problem, davvero. Sono contento che tu ne sia felice." Rispose lui, dando il sandwich a Hyungwon. Si sedettero in silenzio per un po' e poi il mingherlino non potè non chiedere una cosa che osessionava la sua mente da quando i due avevano iniziato ad uscire.

"Hoseok, perché me?" Chiese, la domanda sembrava forzata, entrambi non poterono fare a meno di rabbrividire un poco.

"Cosa vuoi dire?" Wonho sorrise dolcemente, stringendo la mano del giovane idol nella propria.
Forse potrei finirla adesso... potrei dirgli la verità, scusarmi e finirla.

"Perché hai scelto me? Non sono niente di speciale e, soprattutto, non sono una ragazza. Inoltre non conosco una singola persona che vorrebbe uscire con me, quindi perché qualcuno come te dovrebbe scegliere qualcuno come me, quando puoi avere chiunque?" Posso dirgli la verità, ho bisogno di farlo, non è giusto.

Wonho rimase in silenzio per un momento, la battaglia che stava affrontando contro il suo orgoglio era invisibile sulla sua faccia, ma dentro, si stava letteralmente distruggendo.

Al diavolo la scommessa, non se lo merita.

Vuoi davvero diventare un altro dei suoi incubi?

Ma non posso giocare con i suoi sentimenti in questo modo, sono così puri, non posso usarli per una stupida scommessa. È ingiusto.

Vuoi che la scommessa finisca e dimenticarla, o vuoi che ti 'insegua' per sempre?

La verità è più importante della mia coscienza pulita. Non riesco a continuare, più a lungo gli faccio questo, più lo ferirò dopo.

Prese una decisione e fu la migliore che ebbe mai preso. Era la decisione che avrebbe dovuto prendere sin dall'inizio.

"Perché non riesco ad immaginare di amare qualcun altro."

Aspetta.

Quello non era ciò che aveva pianificato di dire.