Non si vedeva che c'era qualcosa che non andava in Hyungwon se non si prestava attenzione ai segnali. Continuava a sorridere, ridere ed essere il suo solito sé. Si truccava per nascondere i cerchi scuri attorno agli occhi e se gli fosse stato chiesto del rossore, avrebbe risposto che era dovuto ad una sua allergia a qualcosa.
Solo che, il suo sorriso era forzato, il trucco non era abbastanza per coprire completamente le enormi occhiaie che erano più simili a dei lividi, ed in quel periodo era inverno, quindi non c'erano allergeni nell'aria.
Chae Hyungwon stava cadendo a pezzi. Se i membri non fossero stati così impegnati l'avrebbero notato. Avrebbero agito immediatamente, lo avrebbero aiutato o chiamato qualcuno per farlo. Ma erano troppo occupati ad osservare Minhyuk e Hoseok con quanto più odio potessero provare. Erano troppo presi dalla loro vendetta, auto-proclamata, per notare che uno dei loro più preziosi amici si stava uccidendo.
Ed era quello che stava facendo. Perché questa volta era troppo. Poteva accettare tutto ciò che la vita gli aveva gettato addosso fino a quel momento, ma quell'ultimo incidente gli aveva fatto perdere la speranza. Gli era stato assicurato l'amore incondizionato di Hoseok così tante volte che aveva iniziato a crederci davvero. Era stato così ingenuo nel pensare che qualcuno avrebbe potuto amarlo e trattarlo bene. Era stato abbastanza stupido da iniziare a credere di non essere così inutile in realtà, come aveva sempre creduto.
Così mentre tutti erano impegnati ad odiarsi a vicenda, lui andava nell'unico posto in cui si sentiva al sicuro, e prendeva l'unica cosa che in parte lo calmava.
Il tetto del loro edificio ed un coltellino tascabile.
Si andava a sedere lì ogni volta che sentiva la sensazione che i muri si restringessero attorno a lui, era come se non potesse respirare. Si sedeva lì ogni volta che aveva voglia di piangere o quando gli veniva un attacco di panico. Cioè, sedeva lì per la maggior parte del tempo.
A volte usava il piccolo coltello solo per sentire che le cose non funzionavano come dovevano.
Era ancora vivo e il dolore ai polsi e alle gambe era un ricordo di ciò.
Nessuno poteva vederlo piangere sul tetto. Nessuno poteva vederlo rompersi e frantumarsi ancora di più. Era un posto perfetto per lui.
I giorni passarono e Hyungwon stava diventando sempre più senza vita. Aveva smesso di preoccuparsi nel caso in cui qualcuno lo avesse visto, se qualcuno lo avesse notato. Non lo avrebbero fatto comunque. Smise di fingere di prendersi cura di sé, di avere mangiato o dormito. Non riusciva a trovare la forza in lui per continuare a farlo.
Era così provato, abusato e rassegnato. Voleva solo che tutto finisse.
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*No exit* ~°Hyungwonho°~ [ITA]
FanfictionUna volta realizzato ciò che hai fatto è già troppo tardi, ma qui non c'è uscita. Titolo: *No exit* Pairing: Hyungwonho/2won (HyungwonxWonho) Genere: romantico, angst, some fluff; happy ending. Attenzione: boyxboy, unhealthy copying m...