*No exit* ~°Hyungwonho°~ [ITA]

Chapter XI

Si sedettero e mangiarono in silenzio. Hyungwon ancora tremava leggermente a causa dell'acqua fredda in cui era stato rudemente gettato, così Wonho lo abbracciò e non lo lasciò andare finché non fu sicuro che il minore non fosse più infreddolito.

"Non avevo idea che sapessi cucinare così bene." rise Hyungwon, prendendo un altro boccone del delizioso cibo che aveva preparato il suo ragazzo.

"Onestamente, non lo sapevo neanch'io. Ho solo provato a fare del mio meglio, suppongo." rispose Wonho con un sorriso, guardando il ragazzo tra le sue braccia mangiare. Era troppo magro e questo non era salutare, così Hoseok si impose la piccola sfida di far prendere peso al giovane idol.

"Perché non ti ho chiesto subito di uscire..?" mormorò Hyungwon ad alta voce, facendo sorridere Wonho.

"Come, sei uscito con me solo per il cibo?" chiese, pensando però che lui era quello che ci stava uscendo insieme solamente per soldi.

"No, ma il cibo che tu, a quanto pare, sei capace di fare è un enorme bonus." rise Hyungwon e si rannicchiò di più tra le braccia dell'amato. "E poi ci sono queste calde, accoglienti braccia e il tuo sorriso e tu in generale, e se anche fossi stato un terribile cuoco io avrei comunque voluto uscire con te. Ma tu sei un fantastico cuoco e... Esattamente com'è possibile questa perfezione..?" mormorò, quasi troppo piano per essere sentito, Hyungwon.

"Ti hanno mai detto quanto sei adorabile quando usi troppo la parola 'e'?" Hoseok rise, cercando di spazzare via i sentimenti confusi che le parole di Hyungwon avevano scatenato in lui.

Stettero seduti così per chissà quanto tempo. Non fecero nulla di più che abbracciarsi e, occasionalmente, scambiarsi qualche bacio.

Non volevano fare altro che quello, perché solamente stare in contatto col corpo dell'altro era la sensazione migliore del mondo.

Questo, fondamentalmente, fu come passarono il loro giorno libero.

Qualcuno potrebbe dire che fosse noioso, mangiare e abbracciarsi. Cosa erano, dodicenni?

Ma ancora, a chi importava di essere maturo e fare l'adulto, quando l'amore che provavano era come quello di due dodicenni.

Erano pienamente soddisfatti di rimanere immaturi per sempre, se quello significava provare ciò che provavano ogni volta che le loro labbra si toccavano in quel modo così innocente da dodicenni.