Angela e Clarissa sono madre e figlia. Nonostante le difficoltà nel ritrovarsi da sole in un paese straniero, la loro vita procede tranquilla e felice. Loro due hanno un rapporto speciale che forse solo quando hai una figlia a 18 puoi costruire. Son...
Sono in piedi, bloccata sulla porta di camera sua da almeno mezz'ora.
Di Clarissa nemmeno l'ombra.
Guardo l'ora sulla piccola sveglia appoggiata sul comodino.
Le 7:40.
Diavolo!
Deve essere davvero arrabbiata se si è alzata praticamente all'alba solo per evitarmi!
Grazie di cuore Jensen!
Grazie davvero per essere rispuntato dopo quasi venti anni e avermi stravolto ancora la vita!
Ma perché quell'uomo deve essere sempre un tornado?
Ogni volta che appare nel mio radar mi lascia completamente senza energia. Proprio come quando l'ho conosciuto all'età di 18 anni.
Ma ora io non sono più una sciocca ragazzina strafatta di ormoni che non sa resistere al classico bad boy tutto tatuaggi e sorrisetto pieno di sé.
Ora sono una donna.
Un'adulta.
Una mamma.
Non posso, non voglio e non devo in alcun modo lasciarlo entrare ancora nella mia vita.
Vorrà finalmente conoscere sua figlia?
Okay.
Ma che io sia dannata se rimetterà piede in casa mia!
Ora devo solo trovare il modo migliore per spiegare il tutto a Lari. Più facile a dirsi che a farsi.
A un certo punto vengo distolta dai miei pensieri dal suono del campanello.
Chi può essere a quest'ora del mattino?
Allacciandomi la lunga vestaglia in pile scendo al piano inferiore e pettinandomi i capelli con le dita, districando qualche nodo, apro la porta per ritrovarmi davanti un fattorino in divisa marrone scuro.
«Sì?» chiedo sospettosa inarcando un sopracciglio.
«La signora Liverani?» indaga lui tranquillo e sorridente.
«Signorina...» sbuffo. Odio quando mi chiamano signora! «Sì, sono io.»
«Bene!» squilla porgendomi un'enorme scatola rosa pastello. «Questa è per lei. Una firmetta qui?»
Sempre più confusa appongo la mia firma e salutandolo ritiro la scatola rientrando in casa.
Vado in cucina, l'appoggio sopra il tavolo e sempre più curiosa, pian piano l'apro. Come ci scopro un mare di ciambelle dalle più svariate glasse variopinte, croissant fragranti e danesi al cioccolato e alla cannella rimango sbalordita. Io non ho ordinato nulla di tutto ciò!
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