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Non credevo che la mia vita potesse cambiare così velocemente.

La mia vita era perfetta, o quasi, e dovevo aspettarmi che qualcosa sarebbe andato storto.

Volevo divertirmi.

A 17 anni, in campeggio, le stelle, il fuoco, era tutto come in un film.

E poi sono la ragazza più bella della scuola e un fisico come il mio non lo avrò per sempre.

Ma se avessi saputo a cosa stavo andando incontro, non lo avrei fatto...

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"Ragazzi tra un'ora tutti nelle tende, niente ragazzi nelle tende blu e niente ragazzi nelle tende rosa"
Così i prof pensavano di riuscire a prevenire che qualcuno facesse sesso.

Abbastanza ingenui direi...

"Come mai sei qui da sola?"

Me ne stavo davanti al fuoco seduta sul tronco di legno a guardare le stelle, quando Jason, il ragazzo più stronzo e puttaniere della scuola si era seduto accanto a me.

Si sarà fatto mezza città.

Ma non mi interessava. Cercavo un'avventura di una notte e l'avevo trovata.

"Senti risparmiati la parte delle cazzate. So di essere bella e tu sei un gran figo quindi arriva al punto..." dico guardandolo negli occhi.

Aveva due occhi verdi, un verde così intenso e profondo che solo guardandoli mi mettevano ansia.

"Avevano detto che eri diretta e anche stronza, ma non pensavo fossi così sicura di te stessa" ed ecco il sorrisetto da stronzo.

"Senti cosa vuoi Jason?" sospiro continuando a guardarlo.

"Volevo solo farti i complimenti per quelle stelle che hai al posto degli occhi"

Lo guardo per due secondi seriamente e poi scoppio a ridere, e lui subito dopo con me.

"Pensavo fossi più bravo sai?" dico sorridendo e annuisce ridendo "senti faccio io. Tu vuoi fare sesso con me, io voglio fare sesso con te quindi alziamoci e senza imbarazzo andiamo nella tua tenda che è più vicina e non c'è nessuno perché Tom è nella mia con Alissa" mi alzo e lui fa lo stesso sorridendomi.

"Penso che saremo buoni amici..." dice "amici che sanno divertirsi, niente di più. Non voglio relazioni, quindi non ti innamorare di me" lui ride "tranquilla, sarai te quella che si innamorerà di me" entra nella tenda e inciampa in qualcosa per poi cadere steso.

"Contaci Reed" mi tolgo la giacca entrando dopo di lui e mi stendo accanto.

"Non vuoi parlare di qualcosa prima?" sbuffo e mi sfilo anche la maglia rimanendo con il reggiseno nero, di una taglia più piccola.

"Certo tu parla quanto vuoi..." gli sorrido anche se non stava guardando me.

"Penso di amarti in questo momento..." sussurra per poi baciarmi con molta, molta passione "chi non mi ama...?" sussurro nel bacio e gli sfilo la felpa.

Il resto potete immaginarlo.

É stata la notte più bella della mia vita.

Non ero mai stata con uno come lui, aggressivo ma allo stesso tempo dolce.

Un fisico da dio greco, e ci sapeva fare.

Tranne per un piccolo errore.

Non abbiamo usato protezioni.

Così per le settimane dopo il campeggio, di nascosto, nello stanzino delle scope, nei bagni, o a volte negli spogliatoi, quando lui aveva gli allenamenti di football e io le cheerleader, lo facevamo.

E così continuammo, senza preoccuparci di niente, non riuscivamo a stare lontani.

Ma era destinata a finire.

E non eravamo una coppia.

Non sapevo quasi niente di lui.

Lui non sapeva quasi niente di me.

Poi dopo circa tre settimane, iniziarono le nausee, il mal di schiena e la continua fame.

Così con la mia migliore amica andammo in farmacia e poi a casa mia.

Per fortuna i miei fratelli non c'erano, e i miei genitori neanche.

L'ansia era tanta, non penso di essere mai stata così tanto spaventata in vita mia, anche se in cuor mio sapevo già la risposta.

Aspettammo cinque minuti, e poi, con coraggio guardai il test.

Due linee, positivo.

Non penso di aver pianto così tanto.

E li tutte le domande iniziarono a tormentarmi.

Come farò con la scuola? Il prossimo anno devo andare al college. Dovevo diventare una ballerina, o un'insegnante di danza. Andare a New York e vivere la mia vita perfetta.

Come farò a dirlo ai miei genitori? Io ho due papà. Mio padre ha avuto mio fratello più grande, Tom 23 anni, a 16 anni, poi ha avuto Louis di 20 anni, John di 19 e poi me.

Mia mamma poi lo ha lasciato perché ha scoperto di essere gay è si è sposato con Paul.

Ci hanno cresciuto loro e mia mamma non si è più fatta vedere.

Come lo dirò a Jason?

Mi aiuterà? Mi lascerà?

Ovviamente mi lascerà, non vuole rovinarsi l'adolescenza.

Però ho tempo.

Posso aspettare qualche giorno, o settimana.

Ovviamente tutto diventò più difficile, dissi a Jason di non voler più fare sesso con lui e lui ovviamente non mi ha più parlato.

I miei genitori continuano a dirmi che ho i piedi più gonfi del solito, sto ingrassando e questa cosa mi mette terribilmente a disagio.

Sono andata da un dottore, ha detto che il bambino sta bene, che sono incinta di tre settimane e mi ha dato anche delle medicine per le nausee.

Alissa continua a dirmi che devo parlarne con tutti ma voglio aspettare che i miei fratelli siano a casa per Natale.

In fondo mancano tre giorni e posso nascondere la cosa per qualche giorno.

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"Dove é la principessa di casa?" sento delle voci dal piano di sotto e capisco subito che i miei fratelli sono tornati dal college.

Vanno tutti a New York e vivono insieme.

"Eccomiiii" corro di sotto con il mio vestitino rosso e il cappellino da Babbo Natale.

"Quanto sei scema" Tom mi abbraccia ridendo.

Abbraccio tutti e ci sediamo insieme a papà e Paul in salotto.

"Ecco lo spumante" mi passa il bicchiere ma non lo prendo "no grazie" sorrido cercando di non sembrare troppo sospetta.

"Cioè l'alcolizzata di casa non beve quando può?" mi sorride Louis.

"Stronzo..." gli sorrido e alzo gli occhi al cielo.

"Cosa succede Celest?"

Mi ero dimenticata di menzionare il mio nome.

Celest.

Come i miei occhi ha detto mio padre.

Che cazzata...

"Niente perché?" faccio finta di niente "mangi sempre, la mattina stai male, non bevi...non siamo stupidi..."

Merda.

Mamma all'improvviso Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora