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Jason's pov

"Stasera, al Gala, invita anche Celest. Ci piacerebbe conoscerla" mia mamma mi sorride entrando in camera mia insieme a mio padre.

"Mamma prima di entrare devi bussare lo sai!" sbuffo infastidito da questo suo improvviso interesse.

"Tanto so già che fai sesso, stai per diventare papà...comunque Jason davvero invitala" mi sorride sedendosi sul mio letto.

"Si certo, penso che invitarla ad un gala al quale partecipano solo componenti di associazioni illegali da tutto il mondo, sia proprio perfetto" dico ironico.

"Ma lei non deve saperlo, e poi se le piaci anche dopo averle detto che lavoro fa tuo padre penso che non le importerà. Stasera la vogliamo conoscere, quindi ci vediamo la alle nove" mi abbraccia ed esce.

Stavo per mandarle un messaggio quando mi arriva un foto da un numero sconosciuto.

Una foto di Celest che sta pulendo nel negozio di Cd e davanti Chris, il tipo che ho lasciato andare, che sorride, con scritto -è veramente carina-

"Merda!"
Mi alzo di scatto e corro alla macchina, parto e infrangendo un paio di regole stradali arrivo davanti al negozio.

Scendo e corro dentro, dove vedo lei che parla con Chris ridendo tranquillamente.

"Ehi Jason, ho conosciuto il tuo amico Chris" dice lei all'oscuro di tutto sorridendomi.

Chris mi guarda con un sorriso che avrei tanto voluto toglierli con un pugno in faccia.

"Si, non siamo proprio amici, vieni qui..." la guardo molto seriamente e lei confusa si avvicina a me.

"Beh Jason, simpatico come sempre...ci vediamo, è stato un piacere conoscerti Celest" le fa l'occhiolino ed esce dal negozio.

"Senti non devi più avvicinarti a lui, se lo vedi vattene..." dico più serio che mai.

"Ma chi è? Sembrava così gentile..."

"Devo dirti una cosa, ma tu devi promettermi di non spaventarti e non scappare" le si illuminano gli occhi e si siede sul bancone del negozio.

"Oddio è una di quelle cose da gang...che figata dimmi tutto" sorride e io rido per la sua ingenuità.

"Si esatto. Allora ci sono delle persone che non sono come me, si divertono a fare del male a chi non c'entra niente solo per ferire i loro nemici...c'è questo gruppo di persone che odiano mio padre e vogliono ferire me per ferire lui, e per ferire me potrebbero ferire te, per questo devo starti così vicino. Devo proteggere te e il bambino" le spiego e sembra quasi delusa dalla mia ultima affermazione.

"Quindi è per questo che stai così tanto con me? Per proteggere tuo figlio o figlia" ripete e io annuisco sorridendo.

"Ok, grazie, ma posso cavarmela da sola" torna in piedi e ricomincia a sistemare.

"Ho detto qualcosa che non va?" chiedo leggermente confuso.

"No tranquillo" dice senza neanche guardarmi "ah sono gli ormoni della gravidanza?" chiedo sorridendo e lei mi fulmina con lo sguardo.

"Puoi andartene? Devo lavorare, ci vediamo a scuola domani" sbuffa scocciata.

"Ehi, sono venuto anche per invitarti a una festa stasera, la mia famiglia vuole conoscerti"

"Elegante? Con musica e buffet?" torna di nuovo sorridente.

Giuro che non la capisco, così decido di annuire e basta.

"Siii! Oddio devo prepararmi, a che ora?" chiede agitata.

"Ti passo a prendere con la limousine alle otto e mezza" dico e mi salta addosso.

Mamma all'improvviso Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora