"Ma sei scema?!" urla mettendosi una mano sull'occhio.
"Mi hai dato della troia, e stavo per morire per colpa tua. Ora ti siedi e mi spieghi tutto" lo guardo male tenendomi la mano che mi faceva male.
"Mi sono anche rotta un dito" alzo la voce mentre lui sbuffa "mi verrà un occhio nero per colpa tua" si siede per terra e io lo guardo aspettando che parli.
"Promettimi che non lo dirai a nessuno..." dice seriamente quasi spaventandomi "tu non dire a nessuno che sono incinta e saremo pari"
"Beh tu non ne sai niente, ma sai a Miami c'è anche il quartiere malfamato dove non esistono piscine e ville..."
"Per chi mi hai preso scusa?" lo guardo male "per una riccona, con una decappottabile rossa ricevuta al compleanno che vive vicino al mare, ma ha comunque una piscina a casa"
"Comunque, io sono nato e cresciuto lì, con la mia famiglia e la vita non è mai stata troppo facile per noi..."
"Beh non sembra che tu abbia problemi di soldi..."
Indossa sempre abiti firmati, sempre alla moda...che problemi dovrebbe avere?
"Mi fai parlare cazzo?" dice scocciato e annuisco alzando gli occhi al cielo.
"Mio nonno per dare stabilità economica a mio padre circa trenta anni fa ha creato questa...società, che non fa cose del tutto legali, ma guadagna molto e mio padre l'ha ereditata, il prossimo sarò io, nel frattempo mi occupo però di lavoretti semplici, anche se non legali" dice e capisco tutto.
"Sei in una gang, spacci giusto?" mi zittisce dicendomi di abbassare la voce.
"Anche, ma non penso sia la cosa di cui dovremmo preoccuparci ora. Tu sei incinta" dice alzandosi.
L'occhio era più scuro del normale e faceva risaltare di più il verde.
"Buongiorno" dico ironica.
"Senti prendi la mia giacca stai tremando, ti riporto a casa" si toglie la giacca nera e scopre le sue braccia muscolose.
"Ho la macchina, e non ho bevuto non ti scomodare" dico infilando la giacca.
"Come vuoi, domani alle quattro ti passo a prendere dobbiamo parlare" ci avviciniamo al parcheggio.
"Non sei costretto...non sei tu che sei incinta ma io"
Non ho mai voluto costringere nessuno, figuriamoci uno spacciatore a fare il padre.
"Si ma era il mio spermatozoo quindi è anche un mio problema" sorride e se ne va.
Sempre molto delicato.
/
Jeans stretti chiari, canottiera rossa, anfibi neri, occhiali da sole neri, ACDC a tutto volume in macchina e si parte.
La música penso sia la cosa più bella del mondo.
Lavoro nel negozio di Cd di mio zio, non perché abbia bisogno di soldi, ma perché amo la musica.
In particolare il rock.
Mi da la carica giusta e allo stesso tempo mi aiuta quando sono triste.
Così inizio le mie giornate, un giro in macchina per sfogarmi.
Torno a casa e vedo una macchina nera davanti alla mia villa.
Dentro vedo Jason, così parcheggio davanti al garage e poi salgo sulla sua macchina spaventandolo.
"Mi hai fatto paura" si arrabbia "grazie" gli sorrido e metto la cintura.
"Allora gelato?" chiede partendo immediatamente "gelato!" sorrido.
Arriviamo al bar e ci sediamo in un tavolino fuori, in un bellissimo giardino.
"Salve" arriva un cameriere veramente carino che mi sorrideva "ciao" gli sorrido "per me un gelato al cioccolato" si intromette Jason "per te invece ?" si rigira verso di me "per me alla pesca" dico e lui sorridendo se ne va.
"Allora è un maschio o una femmina?" chiede e io lo guardo ridendo "sono tre settimane, quello si sa dopo quattro mesi"
"Vuoi abortire vero?" dice e io spalancò gli occhi.
"Ascoltami bene, capisco che tu non voglia avere un figlio adesso, ma non sei costretto a fargli da padre, non sei te che hai un bambino o una bambina che cresce dentro di te! E non ho intenzione, assolutamente, di uccidere una vita che non ha ancora avuto possibilità di vedere il mondo" dico alzando la voce e lui mi guarda sconcertato.
"Non volevo turbarti, calma gli ormoni" sospira e torna il ragazzo con il gelato.
"Se vuoi dopo ti lascio il mio numero..." mi sorride
"We amico, qui stiamo discutendo su come crescere il bambino che si è formato dall'incontro del mio spermatozoo con la sua ovaia" dice sorridendogli.Il povero ragazzo sorride imbarazzato e se ne va.
"Potresti essere meno volgare?" lo guardo male e inizio a mangiare il mio gelato.
"Quindi lo daremo in adozione" dice ovvio.
"Non penso...Jason per quanto questo bambino sia arrivato troppo presto, io ho sempre desiderato diventare mamma, non posso pensare di farlo crescere con me per nove mesi e poi darlo ad altre persone..." spiego.
"Quindi vuoi crescere un bambino a diciassette anni?" alza un sopracciglio.
"Con o senza di te...e tu hai avuto poco tempo per pensarci quindi che tu voglia aiutarmi o no devi dirmelo, possibilmente prima del terzo mese che poi i controlli diventeranno sempre più importanti e se vuoi esserci dovrai venire".
"Ok, grazie per darmi così tanto spazio, sei unica" mi sorride "se vuoi fare sesso con me prima che diventi una balena dovrai aspettare caro mio, e dimostrarmi che posso fidarmi di te" sorrido io e finisco il gelato.
"Vado a pagare e ti riporto a casa"
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Mamma all'improvviso
RomanceAvere un figlio a 17 anni non è facile. Aggiungi il fatto che il padre e la sua famiglia si occupano di cose illegali e l'eredità di tuo/a figlio/a è una gang.