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"Stai bene?" Jason sbatte all'improvviso il mio armadietto chiudendolo.

Sembrava arrabbiato "si, tranquillo, i tuoi amici sono arrivati in tempo" sorrido cercando di rassicurarlo.

"Mio padre ha parlato con non so chi, tu non devi preoccuparti, ma ogni volta che esci devi dirmelo" mi prende la mano e cammina verso il giardino della scuola.

"Che fai?" chiedo confusa mentre tutti ci guardano.

Non che la cosa mi dispiacesse, ma mi sembrava strano.

"Vado con la mia ragazza in giardino" dice ovvio e io sorridendo lo abbraccio.

"Eh già, la mia ragazza, lei è la mia ragazza" dice ad alta voce e dopo avermi presa in braccio esce dalla scuola.

"Jason peso, mettimi giù" dico imbarazzata, ma anche contenta.

"Certo, come dici tu" sbuffa e mi mette a sedere su una panchina.

"Sai sei proprio carina con la mia felpa" si siede accanto a me.

"Non usare quella voce con me" sorrido.

Ha il suo normale sguardo da flirt.

"Fare cosa?" alza il sopracciglio ridendo "la voce da flirt, non sai farlo" cerco di resistere.

"Sai che è un giorno che non ci baciamo?" chiede avvicinandosi.

"Vai Jason!"

Lí vicino c'era il suo gruppetto di amici che fumavano e parlavano.

Tra cui penso anche una delle sue ex.

Beh li darò ciò che vogliono.

Mi siedo in braccio a lui e lo bacio.

All'improvviso sento qualcosa tra le gambe e sorrido staccandomi "che fai?" lo guardo divertita "mi dispiace, ma su quello non ho controllo" dice e io mi sposto.

"Mi porti a casa che i miei non ci sono?" chiedo a bassa voce e gli lascio un bacio sul collo "resto con te fino a che non tornano" velocemente si alza e prendendomi la mano mi porta in macchina.

Questo ragazzo sarà la mia rovina.

/

"Jason che bello vederti!" i miei entrano in casa e Jason, al quale ero appoggiata si alza facendomi scivolare.

"Come stai?" lo abbracciano e si siedono con noi.

"Bene, vorrei chiedervi una cosa però" dice e io spengo la tv con il telecomando per poi guardarlo confusa.

"Dicci tesoro" gli sorride il mio papà e Jason mi guarda leggermente imbarazzato.

"Mi piacerebbe molto andare a vivere con Celest, ovviamente se lei vuole e se voi volete, perché una volta nato il bambino vorrei stare con lui e aiutarla il più possibile..."

Si! Blane mi deve 20$.

Abbiamo fatto una scommessa su quanto tempo ci avremmo messo per andare a vivere insieme, e ho vinto io.

"Si! Certo che potete! Finalmente avremo la casa tutta per noi" esclama felice mio padre "te che ne dici?"

Jason che era vicino a me mi guarda preoccupato.

Non è mai stato così insicuro e mi piace esserne la causa.

Sto qualche secondo in silenzio e poi lo abbraccio dicendo "certo! Ma scelgo io L'arredamento" sorrido e lo bacio a stampo.

"Ragazzi, voi organizzate su quando portare tutta la tua roba via, noi intanto andiamo ad organizzare la festa" mio padre e Paul si alzano contenti "la festa di cosa?" chiedo un po' offesa.

"Festeggiamo il fatto che tra qualche settimana potremo fare sesso dove e quando vogliamo" dicono e salgono di sopra.

"Ok, non volevo saperlo..." sospiro e Jason scoppia a ridere.

"Beh potremo fare anche noi la stessa cosa..." si mette tra le mie gambe e mi fa stendere mentre mi baciava il collo.

"Non vedo l'ora, ma adesso dobbiamo organizzare tutto!" mi rialzo e gli sorrido.

"Sono contento che abbia detto di sì" dice prendendomi la mano e gli sorrido "e io sono contenta che tu me lo abbia chiesto..." poi all'improvviso sento un colpo nella pancia.

"Oddio..." sussurro e alzo la felpa mostrando la piccola pancia.

"Che succede? Tutto bene?" chiede ansioso e sorrido annuendo "penso si stia muovendo..." prendo la sua mano e la metto nel punto dove sentivo muoversi.

Continuavo a sentire delle leggere pressioni ai lati della pancia, era una sensazione stranissima, ma molto emozionante.

"Si starà divertendo lì dentro, sarà un ottimo giocatore di football" dice e io sorrido.

E così la serata passò molto velocemente.

Abbiamo ordinato la pizza, guardato un film e fatto quello che fanno i fidanzati davanti alla tv su un divano.

Alla fine della serata Jason stava per uscire quando appena ho aperto la porta ho visto un camioncino nero, con i vetri scuri che mi sembrava di aver visto al super mercato.

"Jason aspetta...ti prego resta qui" dico afferrandogli il braccio e riportandolo dentro casa.

"Che succede?" chiede sorridendo "il camioncino, non voglio stare da sola con quel coso qui fuori..." dico veramente spaventata.

In più ieri sera non ho dormito per la paura.

"Ehi, va tutto bene, resto io con te" mi prende la mano e si toglie la giacca.

"Scusa se sono paranoica..." dico sentendomi patetica "non essere scema. Sei la mia ragazza e voglio stare con te" mi sorride e andiamo in camera mia.

Tranquillamente, almeno più di prima, metto il pigiama e lui resta in boxer, ci infiliamo sotto le coperte e non appena sento un tuono prendo un colpo.

Lui mi abbraccia e appoggio la testa sulla sua spalla "ci sono io, e ti proteggerò sempre, vi proteggerò sempre. Non devi avere paura se ci sono io ok?" sussurra e annuisco.

Lui ha questo potere di tranquillizzarmi sempre.
Non so come faccia...

Jason's pov

"Con me sei al sicuro, non lascerò che nessuno di quei bastardi ti si avvicini più" le lascio un bacio in fronte e le accarezzo il braccio.

Odio vederla in questo stato per colpa mia.

Per colpa della mia vita e di qualche stronzo che vuole spaventarci.

Dopo qualche minuto sento che aveva il respiro più profondo e capisco che stava già dormendo.

"Penso di amarti piccola...ma non so quando te lo dirò..."

Mamma all'improvviso Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora