Capito 6

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Pov’s Hermione

-Abbiamo pensato di fargli la medicazione da sveglio oggi!- mi dice Poppy.
-Perché? Non gli farà male?- chiedo.
-Questo non lo possiamo sapere, ma non possiamo continuare a sedarlo per molto. Inizia già ad insospettirsi!- interviene Lumacorno.
So già come andrà a finire: lui inizialmente accetterà, non sapendo cosa aspettarsi, e quando scoprirà cosa gli stanno facendo… si salvi chi può! Spero solo che non inizi a sbraitare contro il professore, non ha nulla contro di lui alla fine. Vado verso il letto e lo trovo con imbraccio Hope quasi addormentata, lui mi fa segno di sedermi vicino a lui ma senza fare rumore per non svegliare la bimba.

Pov’s Severus

Vedo Herm venire verso di me in silenzio. Hope dorme su di me, abbiamo giocato tutto il pomeriggio ed era esausta.
-Mi piace guardarla dormire!- sussurro ad Hermione che si è appena seduta di fianco a me.
-Sev, devo dirti una cosa!-
-Dimmi, ma sbrigati, mi stai facendo preoccupare!-
-Ora viene Harry con Ginny e portano la bimba a dormire così noi possiamo farti le medicazioni senza disturbarla. Va bene?- mi chiede in tono tranquillo ma preoccupato.
-Si certo. Mi scoccia un po’ che mia figlia stia con Potter ma se è per il suo bene posso fare uno sforzo!- dico con tono teatrale.
Hermione scoppia a ridere per la mia perfetta performance da Oscar. Non capisco perché è così preoccupata, alla fine devono solo controllarmi le ferite e cambiare le bende. Hermione prende la bambina ed esce fuori. Torna dopo qualche secondo e si accoccola sulla mia spalla. Dall’ufficio di Poppy vedo uscire lei, Minerva e quello svampito di Lumacorno.
-Come sta oggi il mio paziente preferito?- mi chiede sorridente Poppy mentre gli altri tre trattengono a stento le risate.
-Sono il tuo unico paziente, anzi dovresti ringraziarmi perché ti tengo in allenamento!- le dico ghignando.
Vedo che scambiano sguardi veloci tra di loro, non so il perché ma sto iniziando ad innervosirmi.
-Quindi? Ci muoviamo? Avrei altro da fare!- azzardo.
Hermione si sposta permettendomi di coricarmi, Poppy si mette da un lato del letto e Minerva dall’altro e lo svampito mi blocca i piedi.
-Che diavolo stai facendo?- gli ringhio praticamente contro.
-Ti tengo fermo. Mi pare abbastanza ovvio!-
Con la tutta la forza che ho in corpo mi libero dalla sua presa, mi siedo appiattendomi contro il cuscino ed inizio ad urlargli contro:
-Non hai capito nulla dalla…-
-Severus ti scongiuro: calmati!- mi dice Hermione ed io come unica risposta poggio il braccio sulle sue spalle prima di continuare:
-Sono in grado di controllarmi e non ho bisogno di avere un baby-sitter. Quando c’è solo Minerva va bene, ma finche lui osa toccarmi, anzi resta nella stanza, voi non mi sfiorate nemmeno con un dito.-
Poppy fa segno a Lumacorno di andarsene e lui segue il suo consiglio. Io rialzo la maglia, che prima avevo abbassato a mo di protezione, e mi corico nuovamente.
-Ma può essere che devi sempre fare il bambino?- mi dice Minerva come a rimproverarmi ma non smettendo di accarezzarmi la gamba.
-Scusa mamma!- le dico facendo una finta faccia dispiaciuta.
Poppy prende un vasetto, lo stappa ed immediatamente il suo odore pungente invade le mie narici. Inizia a spalmarlo su qualche centimetro della cicatrice. Inizia a pizzicare, non come il dittamo ma abbastanza forte, ecco perché Lumacorno ci teneva così tanto a tenermi fermo. Raccolgo tutto l’autocontrollo persente in me e mi giro verso Hermione.
-Vai da Hope, credo che si sia svegliata!- le dico sforzandomi di sorridere.
Lei leggendo tra le righe della frase che le ho appena detto, capisce e va via dopo avermi dato un lieve bacio. Poppy prova a spalmarmi altro unguento ma io la blocco con una mano.
-Mi rifiuto!-
-Severus è per il tuo bene. Senza di questa la ferita non rimargina completamente e rischieresti una ricaduta in ogni momento- mi dice Poppy.
-Non mi importa!-
-Severus o lo facciamo con le buone o con le cattive, scegli tu.- interviene Minerva.
-No!-
-L’hai voluto tu, ricordatelo!-
La vedo prendere la bacchetta ma non ne capisco il motivo fino a quando non la sento pronunciare: “petrificus totalus”. Sento il mio corpo irrigidirsi e la voce trasformarsi in respiro, l’unica cosa che riesco a fare è chiudere gli occhi. Minerva inizia ad accarezzarmi i capelli e mi chiede scusa, io in risposta chiudo gli occhi per non verla. Poppy continua a spalmare quella cosa infernale per alcuni minuti fino a quando non mi abbassa la maglia e mi lascia solo con Minerva che subito elimina l’incantesimo. La cicatrice mi bruca ancora ma di meno. Sento delle mani appoggiarsi sulle mie spalle.
-Sparisci! – le dico urlando.
Lei in risposta si siede vicino a me e mi abbraccia. Provo a scansarmi con tutte le mie forze ma lei è più forte e non si muove nemmeno di un millimetro. Inizia a canticchiare un ninna nanna che riconosco come quella che ha cantato quando, da ragazzo, ho scoperto che mio padre aveva ucciso mia madre. Le lacrime iniziano a scendere dai miei occhi senza che io possa fermarle, un po’ per il ricordo, un po’ per il dolore, un po’ per la situazione. Il mio corpo inizia a rilassarsi sotto il suo tocco esperto e poggio la mia testa sulla sua spalla. Lei continua a cantare e ad accarezzare la mia schiena contemporaneamente e ciò non fa che aumentare l’uscita delle mie lacrime.
-Hai sempre avuto la testa di coccio, sin da ragazzino!- mi sussurra vicino all’orecchio.
È vero. Ne ho sempre combinate di tutti i colori ma lei ha sempre preso le mie difese anche se ero di un’altra casa.
-Lo so, e ti chiedo scusa!-
-Non devi scusarti, mi basta sentire che d’ora in poi farai il bravo e accetterai le nostre cure!- mi dice.
Io non le rispondo ma la stringo di più a me.
-Quindi?-
-Non è che non voglio, sono solo stanco di soffrire e di sentire dolore. Fidati che faceva male quella roba!- le dico con voce interrotta dai singhiozzi.
Non piangevo così da quando ho ucciso Silente e tutta la tensione accumulata sta uscendo ora.
-Lo so bambino mio, ma è per il tuo bene. Non pensare che mi diverta, ogni volta che ti vedo soffrire un lama attraversa il mio petto, ma devo farlo per farti stare meglio. Capisci?-
-Farà sempre così male?-
-Con il tempo il dolore diminuirà e il tuo corpo inizierà ad abituarsi al fastidio!-
-Per quanto tempo devo subire questa tortura?-
So che le faccio male con le mie lamentele ma spero che venga dalla mia parte.
-Forse per tutta la vita. Nell’incantesimo c’era troppa magia oscura e non abbiamo trovato altri metodi per farla guarire. Questo è l’unico!-
Con una mano stringo il suo mantello mente cerco di sincronizzare il mio respiro al suo. Inizio a piangere come un bambino ma non mi interessa. Lei continua ad accarezzarmi la schiena cercando di calmarmi. Dopo un lasso di tempo, durato forse ore ma non lo so, riesco a calmarmi.
-Saresti stata un’ottima mamma!-
È l’unica cosa che riesco a dirle prima di addormentarmi stremato.

Buona sera a tutte! Passate bene le feste? Auguri a tutti anche se in ritardo. Ecco qui il 6 capitolo spero vi piaccia😍 cosa ne pensate?

Ho imparato ad amarti Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora