Capitolo 16

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Pov’s Hermione
-Vogliamo i dettagli!- mi dice Ginny.
-Ma se non vuole non è obbligata a dircelo.- le dice Luna.
-NON È OBBLIGATA A DIRCELO? Non tengo le bambine per una notte per poi non avere i dettagli!!!-
-È stato normale?- dico.
-Allora: partiamo dal presupposto che se stiamo parlando di Tenebroso, non può essere normale.-
-Non davanti alle bambine!!!-
-Preferisci che lo chiami con il suo nome così lo capiscono?-
-Hai ragione anche tu. Diciamo che è stato speciale, un po’ snervane però!- spiego.
-Non ce l’ha abbastanza grosso?-
-Dio mio, sei peggio dei tuoi fratelli! Ha ancora paura di essere un mangia morte.-
Prima che possano chiedere qualsiasi altra cosa, i ragazzi bussano alla porta. Metto Leila nell’ovetto e George prende in braccio Hope. Tutti gli altri sono andati ad Hogsmade, quindi ,essendo rimasti solo noi e pochi professori, possiamo portare le bambine in sala grande.
-Dalla a me!- mi dice Harry indicando l’ovetto.
Glielo passo ed usciamo tutti insieme dalla sala comune dei grifondoro.
Entriamo in sala grande, e mia figlia, l’anti sgamo per eccellenza, corre incontro a Sev urlando un papà che l’hanno sentito anche a Barbatoux.
-Lo dico io a nome di tutti, insegnanti compresi: evitate di mettere in pratica il kamasutra qui davanti a tutti!-  mi sussurra George.
Meno male che Hope non ha sentito, se no la domanda: “mamma che cos’è il kamasutra?” non me l’avrebbe tolta nessuno.
-Mamy, posso stare con papino?-
-Che lecca cul… certo amore!-
-Mammina hai già fatto il compito di difesa?- mi chiede Harry.
-Non è che passeresti gli appunti a dei poveri bambini innocenti???- mi chiedono gli altri in coro.
-Perché non provate gli effetti del distillato della morte vivente?- rispondo.
Dopo qualche secondo di risate comuni iniziamo a mangiare.
-Signori scusate se interrompo il vostro pranzo, devo parlare un secondo con la signorina Granger.-
-Professore, non si preoccupi: io oggi pomeriggio sono libera!- dice Ginny.
Io in risposta la strafulmino con lo sguardo. Fortunatamente Severus è stato al gioco e l’ha ringraziata dicendole che avrebbe tenuto in considerazione la sua disponibilità.
Ci spostiamo verso la porta per evitare di farci sentire.
-Dimmi.- gli dico.
-Dopo pranzo vieni da me? Potresti stare per il weekend.-
-Va bene.-
-Ecco… magari potremo tenere in considerazione la proposta della Weasley…-
-Sarà fatto!- gli sussurro nell’orecchio prima di dargli un lieve bacio a stampo.
Torno e posto tra sguardi maliziosi, occhiolini e battutine dei miei compagni. Mi giro verso il tavolo degli insegnanti  vedo che anche Minerva mi guarda sorridendo, ci mancava solo lei!
-Quindi devo fare da babysitter?- chiede Ginny.
-Non sei obbligata.-
-No, lo faccio volentieri, solo spero di ricevere uno stipendio un po’ più alto.-
-Ok, se vuoi inizio a pagarti già da adesso. Allora, è iniziato tutto una settimana fa, io ero nei suoi appartamenti. Ad un certo punto…- racconto, poi vengo interrotta.
-Grazie, possiamo anche vivere senza i dettagli.- mi dicono Harry e Ron.
-Heiiii, ma noi ci stavamo divertendo!!!- rispondono in coro Ginny e George.
Ho iniziato il discorso solo perché sapevo benissimo che uno dei ragazzi mi avrebbe interrotto.
-Ok, io dovrei andare in camera a cambiarmi! Ci vediamo domani sera ragazzi. Gin, vengo a prendere le bimbe fra qualche ora.- dico salutandoli.
Esco dalla sala grande tra: “divertitevi” , “Hope non vuole un’altra sorellina” e cose simili.
Raggiungo la mia camera ed inizio a cambiarmi. Ho una strano dolore alla pancia, ma avrò mangiato qualcosa che mi ha fatto male.

Pov’s Severus
-Avanti.-
Dico, qualcuno ha appena bussato alla porta, e spero vivamente che quel qualcuno sia Hermione. Infatti la vedo entrare.
Le vado incontro e ci scambiamo un lungo bacio: sento la mia eccitazione crescere ogni secondo di più. Faccio scorrere le mie mani sotto la sua maglia fino a raggiungere il reggiseno, provo a slacciarglielo ma lei mi blocca la mano staccandosi di colpo.
-Ho fatto qualcosa di sbagliato?- le chiedo preoccupato.
-No, non è colpa tua. Sono io che non posso.-
Non riesco a capire, e glielo faccio presente.
-Problemi fisici.-
-L’ultima volta ho fatto qualcosa che ti ha dato fastidio?-
-No, Sev non è colpa tua. Tu sei andato alla grande!-
Mi dice accoccolandosi al mio petto. Ma allora cos’è che ci impedisce di continuare?
-Herm, io continuo a non capire però.-
-Severus, mi è arrivato il ciclo.-
-Ah!-
Perché non l’ho capito subito senza avere il bisogno di fare domande?
-Comunque tu non toccherai più un mio reggiseno.- mi dice ad un tratto.
-E perché?-
-Perché? L’ultimo l’hai letteralmente strappato a metà!-
-Ero preso dalla foga del momento.-
Scoppiamo a ridere. Mi verso un bicchiere di whisky ed inizio a correggere dei compiti. dopo qualche minuto alzo la testa e vedo Hermione che toglie dei libri dalla libreria.
-Hei! Che fai?-
-Ê piena di polvere!- mi risponde continuando a fare ciò che stava facendo.
-Lo so, ma mi serve per le punizioni!-
Si avvicina a me e si posiziona dietro la mia sedia, poi si abbassa e mi sussurra nell’orecchio:
-Beh, se ricordo bene ho ancora una punizione da scontare.-
Detto questo torna tranquillamente ai libri, ed io alle verifiche.
Dopo più di un’ora sento qualcuno bussare alla porta, Herm va ad aprire ed entrano le ragazze con le bambine.
-Buon pomeriggio, professore se ricordo bene lei ha un impegno, no?- mi dice Ginevra.
-Certo, aspettavo che arrivaste.-
-Dove vai?- mi chiede Herm.
-Tranquilla amore, torno presto. Devo andare a fare qualche commissione pre inizio nuovo anno scolatrico.-
Le do un bacio ed esco.
-Piton sei in ritardo!-
-Sai com’è Potter: ho cose da fare nella vita, non come qualcuno!-
Il mio sguardo va inevitabilmente a finire sui due Weasley, che mi guardano con una finta faccia d’angelo.
-Quindi?-
Potter mi mostra il braccio e tutti e tre ci aggrappiamo a lui, in pochi secondi ci troviamo nella Londra babbana, pronti a… perderci, perché sono sicuro che al novanta percento finirà così.
-Da questa parte!- urla carota junior.
Mi avvicino all’ex-prescelto.
-Potter, perché ci stiamo fidando di lui? Devo ricordarti che voleva Hermione tutta per se?-
-Stai tranquillo! Ron vuole bene ad Herm!-
-Se me lo dici tu sono ancora più agitato.-
Dopo mezz’ora di andiamo di qua!, no bisogna girare a destra!, no a sinistra!, arriviamo davanti ad una gioielleria, alzo gli occhi e leggo il nome: Tiffany. Mi viene da vomitare solo al pensiero di dover entrare li dentro.

Buongiorno a tutti! Ecco qui il nuovo capitolo😍
Stellinate e fatemi sapere se vi piace come procede la storia e se avete dei suggerimenti😘❤️

Ho imparato ad amarti Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora