Capitolo 14

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Eccolo finalmente! Scusate se pubblico sempre con ritardo ma gli impegni babbani mi tolgono sempre più tempo😭 ma la storia c'è e spero vi piaccia come si sta evolvendo ❤️💚❤️💚

Pov’s Hermione
Sto uscendo dall’aula della McGranitt.
-Hermione posso parlarti un attimo?- mi chiede.
-Certo professoressa, mi dica.-
-Volevo parlarti di Severus…-
Mi giro per assicurarmi che non ci sia nessuno nella stanza per poterle dare del tu tranquillamente.
-Minerva, io non so che cosa ti abbia detto, ma è stato un incosciente.-
-Io però posso dirti che l’ha fatto per una motivazione. Ne abbiamo parlato con il ministro ed era d’accordo. Sapeva che cosa stava facendo durante la lezione.-
-Questo non giustifica il fatto che mi abbia costretta a fare una cosa simile.- le dico delusa.
Se lui è masochista, faccia pure, ma non mi obblighi a partecipare.
-Non ti sto dando torto tesoro, ma ti chiedo solo di non lasciarlo solo. Non è stato facile nemmeno per lui affrontare questi argomenti, e non sarà facile nemmeno fare i prossimi.-
-Non ho intenzione di lasciarlo solo, ma non ti prometto che non gli urlerò contro per qualche secondo. -
La saluto e lascio la classe. Teletrasporto i miei libri nella mia stanza e mi dirigo verso i sotterranei. Arrivo davanti la porta, ma non busso immediatamente, devo prepararmi ad un brutto quarto d’ora, forse anche di più.
Faccio un bel respiro, busso ed entro appena mi da il permesso.
-Hei.- mi dice appena mi vede.
-Dobbiamo parlare.- gli dico io.
-Si, andiamo solo dentro.-
Per dentro intende il suo appartamento. Appena entro chiude la porta e silenzia la stanza con un incantesimo, credo che sappia anche lui che la nostra conversazione non resterà pacifica ancora per molto.
-Volevo dirti di oggi, ecco… vedi… mi dispiace-
-Ti dispiace?-
-Cosa vuoi sentirti dire con precisione?-
-Non lo so. So solo che sei un incosciente egoista. Oltre ad aver buttato nel cesso ore e giorni di lavoro che abbiamo impegnato a cercare di farti guarire il più velocemente possibile, hai obbligato anche me a partecipare a questa follia. E poi per cosa?-
Blocco il discorso riprendendo fiato ma riprendo subito:
-Per un attimo di “gloria”. Cosa pensi? Di non essere ammirato abbastanza? Tutti ti stimano, Harry e i fartelli Weasley in primis .-
-Chi sa come mai il discorso finisce sempre con loro.- mi dice.
Cosa? È impazzito.
-Cosa vorresti dire?-
-Sto dicendo che ti diverti molto in loro compagnia.-
-Stai delirando.-
-Beh, non mi sembra che ti dispiaccia molto stare con loro, con il piccolo che ti spoglia con gli occhi ogni volta che poggia lo sguardo su di te.-
-Penso che tu abbia frainteso la nostra amicizia. Ron sa benissimo che amo te, poi non sarei mai in grado di pensarlo come qualcosa di più di quello che è.-
-Certo.- mi dice ironico.
-Scusa? No, non rispondermi ho capito cosa intendi. Non pensare che per me sia facile competere con un fantasma.-
-Cosa intendi?-
-Come se non lo sapessi che ami ancora Lily. Quasi tutte le notti la sogni. E la cosa che fa più male è sapere che non potrò mai competere con lei. ma forse ci assomigliamo anche un po’, solo per certi aspetti però.-
-Non è vero.-
-Cosa? Che ci somigliamo? Oppure qualcos’altro?-
Nel momento in cui va per rispondermi un fitta al fianco lo costringe a  trattenere il fiato ed ad appoggiarsi al tavolo.
-Siediti.- gli dico, dal mio tono di voce sembrava più un ordine.
-Non dirmi che cosa devo fare.-
Il suo tono, invece, non lascia trasparire nulla di buono. Istintivamente entrambi impugniamo la becchetta.
-Mettila giù.- mi ringhia contro.
-Non mi sembra di stare facendo qualcosa di diverso da te.-
Iniziamo a lanciarci incantesimi, sono semplicemente disarmanti, ma farlo contro di lui mi uccide fisicamente e moralmente.

Pov’s narratore
I due, continuando a combattere, non si sono resi conto di qualcosa, o meglio di qualcuno che li sta osservando dalla porta della sua cameretta. Hope, spaventata, riesce a fare l’unica cosa che le viene in mente: chiamare Minerva. Anche se piccina sa che solo lei può calmarli, ma non sa come. Inizia a chiamarla a bassa voce, con le lacrime che continuano a scendere per la paura.
Minerva, nel suo ufficio, sta finendo di sistemare dei documenti quando vede una luce azzurra come se provenisse da un patronus, ma senza forma. Da li arrivano delle urla, che per sua sfortuna riconosce subito le voci, ed una vocina, interrotta da singhiozzi, che la chiama.

Pov’s Minerva
Che cosa sta succedendo in quella stanza? Uno, e due: come diavolo sono riuscita a sentire tutto ciò? Mi sa che mi conviene muovermi, e anche tanto. Mi smaterializzo davanti alla porta, e busso. Spero di non dover fare l’effetto sorpresa, ma credo che sia l’unica possibilità. Entro nell’ufficio e poi nel loro appartamento. Davanti ai miei occhi si presenta una scena orribile: Severus ed Hermione continuano a lanciarsi incantesimi, sul pavimento ci saranno tipo duecento fogli ed Hope è davanti alla porta del corridoio che piange, forse anche Leila si è svegliata.
-Expelliarmus!- urlo.
Le loro bacchette volano dalle loro mani ed arrivano vicino a me, solo ora si sono resi conto della mia presenza.
-Che cosa ci fai tu qui?- mi dice Severus con voce rauca.
-Che diavolo state facendo voi. Vi sembra normale?- gli urlo contro.
-Non so…- Severus sviene prima di riuscire a formulare una frase di senso compiuto.
-Vuoi gentilmente spiegarmelo tu?- chiedo.
-Stavamo litigando quando ha iniziato a stare male. Gli ho detto di sedersi, lui ha preso la bacchetta, io la mia… poi hai visto com’è finita. Dio mio perché è così testardo?-
Ci precipitiamo vicino a lui e lo facciamo levitare fino al letto in camera sua. Hermione sta con le bambine per calmarle mentre io cerco di capire il perché dello svenimento.
Punto la bacchetta contro il suo corpo e controllo. Mentre lo faccio, sento Severus muoversi.
-Che… che cosa è successo?- la sua voce è poco più che un sussurro.
-Sei svenuto.-
-Herm..-
-È con le bambine, si sono spaventate.- gli dico interrompendolo.
-Sono un coglione.-
-Non avrei saputo usare parole migliori. Mi puoi dire che cosa hai con precisione?.-
-Ci tengo abbastanza alla mia vita.- mi dice sorridendo.
-Sei un incosciente. Vedi di dirmelo, ed anche velocemente.-
-Hei- sento la voce di Hermione.
-Vi lascio qualche minuto per chiarirvi, mi raccomando.-
Detto questo lascio la stanza e vado a vedere le bambine. Hope appena mi vede mi viene incontro.
-Papi sta bene?-
-Si, tesoro. È solo un pochino stanco.-
Do un bacio sulla fronte e poi ritorno nella camera di Severus. Hermione appena mi vede lo saluta ed esce.
-Quindi?- gli chiedo.
-La ferita.- mi dice solamente.
-Dove hai messo la crema?-
Mi indica semplicemente un cassetto. Chi sa come mai ma ho l’impressione che mi nasconda qualcosa.
Mi avvicino al letto e mi siedo vicino a lui, che alza la maglia. Tolgo il tappo al barattolo e prendo un po’ di unguento. Nel momento in cui tocco la cicatrice Severus sembra percorso da una scossa elettrica, ma non si lamenta. Ma non dovrebbe avere ancora tanto male, tolto se non l’ha messa.
-Dovresti avere i sensi di colpa più spesso, così non ti lamenti. Con precisione, da quant’è che non la metti?-
-Non faceva più male.-
Perché gli uomini sono così scemi???
-Ti prego non dirmi nulla, so di essere stato poco furbo.- mi dice.
-No, non ti farò una paternale. Dico solo che pensavo che fossi un po’ più maturo e che non ci sarebbe stato bisogno di trattarti come un bambino dicendo ad Hermione di controllarti.-
-Alla faccia del “non ti faccio una paternale”.- mi dice imbronciato.
Trentotto anni persi. Metto la crema nel cassetto da dove l’ho presa e mi rimetto vicino a lui.
-Ora hai capito che è per il tuo bene?- gli chiedo.
-Credo di si.-
-Credi?-
-Sai, nessuno si era mai preso cura di me in questo modo prima… beh tolto mia madre, ma solo quando mio padre glielo permetteva.-
-La ricordi ancora?-
-Oramai non molto. A volte penso a come sarebbe stato se fosse ancora viva, poi mi ricordo che alla fine una madre ce l’ho ancora. Più o meno, sempre se lei è d’accordo?-
Ci tiene così tanto a vedermi piangere?
-E adesso, se non chiedo tanto, vorrei un abbraccio prima di dormire.- mi dice con finti occhi dolci.
È pur sempre Severus Piton, non possiamo aspettarci molta dolcezza. Mi metto vicino a lui, che si accoccola sulla mia spalla. Ripeto: trentotto anni persi!

Che ne pensate? Commentate e stellinate... sapete che mi piace sapere il vostro parere un bacio😘

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