Capitolo 12

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Pov’s Severus
Herm ha fatto i salti di gioia quando è venuta a conoscenza della notizia, ma io non sono molto entusiasta di riavere adolescenti in piena tempesta ormonale in giro per i corridoi. Hermione è momentaneamente tornata nel dormitorio con le bambine. Quando entrambi saremo a lezione loro staranno con Ginevra e Luna, mi pare si chiami così. Per mia sfortuna anche Potter e Weasley hanno accettato di frequentare, quindi anche quest’anno dovrò controllare che non facciano esplodere la scuola insieme a George. Da quanto ho capito voleva staccare dalla quotidianità per provare ad abituarsi al vuoto lasciato dalla morte del fratello. Ok, forse devo muovermi.
Scendo in sala grande e mi siedo in attesa che arrivino i mocciosi patentati. Dio mio, so già che saranno quattro mesi di inferno.
Entrano e noto che più di qualcuno non stacca lo sguardo da me, ora mi alzo e li crucio giuro. Ma perché ho deciso di fare l’eroe? Non potevo starmene per conto mio per evitarlo? Ora che ci penso, non tutti mi guardano per “le mie gesta”, anzi molti trattengono un sorriso. Ma che hanno da guardare??? Ah, mi era passato di mente un particolare: mezza scuola mi ha visto mezzo morto o malato. Sia ben chiaro che dalla prima lezione passerà loro la voglia di ridere.
Minerva sta elencando le novità: se due persone di due case diverse vogliono condividere una stanza possono, le partite di quidditch non ci saranno ma si avrà la possibilità di giocare per allenarsi o passare il tempo, hanno tutti il permesso di andare ad Hogsmade basta che presentino una richiesta prima e che l’uscita non intralci con le lezioni.
E a chi devono essere portate le autorizzazioni? Al vicepreside. E indovinate chi è il vicepreside? Io ovviamente. Quindi avro anche la rottura di averli in ufficio ogni due minuti per le autorizzazioni, che gioia. Minerva finisce il discorso ed iniziamo a mangiare.
Il mio sguardo incontra quello di Hermione, sento la pressione mentale, segno che deve dirmi qualcosa. La lascio entrare.
-Contento di poter rincominciare a torturare dei poveri studenti?- mi chiede.
-non sai quanto. Soprattutto quegli sfacciati che non mi staccano gli occhi di dosso un secondo-
-Ma si, vedrai che si stancheranno in fretta. È che per ora sei la novità.-
-passi stasera?-
-Si, non sto molto. Devo ancora fare la doccia e lavare i capelli. Se vuoi però ti lascio le bambine. Anzi, perché non vieni tu da noi? Se ti smaterializzi non ti vede nessuno. Così stai un po’ di più con le bimbe.-
-E con le tue compagne di stanze?-
-A loro ci penso io.-
Interrompiamo il contatto per evitare che qualcuno se ne renda conto e iniziamo a mangiare.
-La finite di fare gli adolescenti innamorati?- mi chiede Minerva.
-Piantala.- le rispondo freddo.
Non posso permettermi di lasciar cadere la maschera da cinico proprio davanti a tutta la sala grande.
Finito di mangiare vado nei miei alloggi per cambiarmi. Indosso un jeans ed una t-shirt, fa abbastanza caldo. Mando un patronus ad Hermione per avvisarla del mio arrivo e dopo qualche minuto mi materializzo nella sua camera.
Sentendo il rumore si gira ed inizia a sorridere appena mi vede.
-Sei in ritardo.- mi dice sedendosi sulle mie gambe.
Dopo qualche secondo si aggiunge anche Hope, che si siede sulla mamma.
-Mi avete scambiato per uno sgabello voi due?-
-Sei molto comodo.- mi dice Herm.
Faccio segno ad Hope di scendere ed in pochi secondi ribalto la situazione, coricando Hermione sul letto e bloccando le sue gambe con le mie. Inizio a farle il solletico, alternandolo però a dolci baci sul collo. Questa lenta tortura va avanti per un po’ fino a quando Herm non mi blocca dicendomi:
-Ok, forse è il momento di smettere. È tardo ed io devo ancora farmi la doccia. Tu resta con le bambine mentre io vado.-
Entra in bagno mentre io prendo Hope e metto anche lei sul letto. Inizio a farle il solletico.
-Papino, basta non c’è la faccio più.- mi dice ridendo.
-Sono più bello io o zio Harry?- le chiedo sorridendo.
-Zio Harrrry!- mi dice con un mini ghigno. Piccola, perfetta serpeverde.
Riprendo a farle il solletico.
-Scherrrzavo, sei più bello tu!-
Le do un bacio sulla guancia e lei si siede in braccio a me. Noto che sta iniziando a sbadigliare.
-Dormiamo?- le chiedo.
-Noooooo, aspettiamo mamma.- mi risponde imbronciata. Non le piace molto dormire.
-Si, però la aspettiamo coricati sul letto.- dico dolcemente ma con tono deciso. Sono pur sempre un professore, devo essere fermo.
Ci corichiamo sul letto di Herm, qualche minuto e Hope crolla addormentata sul mio braccio, che giustamente ha deciso di usare da cuscino.
-Che scena tenera!- sento dire da Hermione.
-Non voleva dormire se non mi mettevo vicino a lei.-
-Mi dispiace ricordati che anche tu una volta ti sei rifiutato di dormire senza di me!-
-Stavo male!- le dico con un finto broncio.
-Dai, ora a nanna anche tu. Domani devi alzarti presto.- le dico spingendola verso il letto.
-Vedi di non torturarci domani.-
-Non prometto nulla.-
Le do un bacio sulla guancia e  mi smaterializzo in camera mia.

Pov’s Hermione
-Mi  state facendo uscire pazza!- urlo contro alle mie compagne di stanza.
-Gioia, non siamo noi quelle che oggi passeranno quattro ore con il professore più tenebroso del castello mentre combattiamo all’impulso di saltargli addosso.-
-Piantatela.-
Scoppiamo tutte e tre a ridere. Prendo la gonna e la indosso. Noto che è più corta.
-Che diavolo avete fatto alla mia gonna???- chiedo.
-L’abbiamo resa meno da suora di clausura semplicemente. Tranquilla è solo due centimetri sopra il ginocchio.-
-NON è esagerata?- strillo.
-Ma figurati, tranquilla c’ero pure io quando ha fatto le modifiche.- mi dice calma Luna.
-Allora, ricapitolando: voi tenete le bimbe. Per qualsiasi cosa chiamatemi. Se Leila rogna anche. Mi raccomando.- inizio a fare le raccomandazioni.
-Tranquilla. Pensavamo solo di portarle un po’ in cortile a giocare.- mi dicono.
-Ok, avete ragione. Forse dovrei calmarmi.-
Metto la camicetta e la cravatta. Ho optato per una camicetta a maniche corte, fa caldo. I capelli li lego in uno chignon morbido, metto anche un filo di trucco per evitare di sembrare malata.
-Ok ragazze, io scendo. Ci vediamo a pranzo.- do un bacio alle bimbe e scendo in sala comune.
Vedo Neville e George.
-Gli altri dove sono?-
-Si stanno ancora preparando, sono peggio di voi ragazze. A proposito, devi fare colpo su qualcuno?- mi dice George ghignando.
-Scemo, non farti sentire.- gli dico tirandogli un pugno sulla spalla.
-Quindi non posso fargli nessuno scherzo. Ricordati della mappa. Possiamo vedere dove sei in ogni momento.-
-Sei peggio di tua sorella.- scoppiamo a ridere.
Abbiamo deciso di informare anche i Weasley della mia relazione con Severus. L’hanno presa bene, anche Ron. Ci siamo chiariti qualche giorno fa. Non mi preoccupo che possano divulgare la notizia, sono la mia famiglia.
-Ciao!- dice Harry dalle scale.
-Non voglio sapere che diamine facevate per averci messo tutto questo tempo.- gli urla George.
-Non vorresti saperlo fidati.- gli risponde Ron.
-Ok, forse è meglio se andiamo!- dico.
Scendiamo in sala grande per fare velocemente colazione, non ci va di arrivare il primo giorno in ritardo.
Scendiamo nei sotterranei, giustamente Severus ha deciso di trasferire l’aula in un posto più “tenebroso”.
Entriamo e ci sediamo tutti e cinque vicini: io, George, Neville, Harry e Ron. Sono riuscita a convincerli a metterci in seconda fila. Dopo qualche minuto sentiamo la porta aprirsi seguita dal solito rumore prodotto dal mantello che sventola. È sempre il solito, si è nuovamente vestito da pipistrello.
-Non penso occorri dirvi che non ho intenzione di perdere tempo. Sono già stato costretto nell’impossibile impresa di provar a farvi entrare in testa un anno di concetti in solo quattro mesi. Il programma originale di quest’anno prevedeva l’insegnamento di alcuni incantesimi, ad esempio il confundus ma credo che tutti voi sappiate usarlo. Il corpo docenti, insieme ai rappresentanti del ministero della magia, ha deciso di farvi comprendere meglio ciò che è successo in questa guerra: i tre anatema e la divisione dell’anima.-
Sta in silenzio, so che ha ancora ferite aperte a causa di Voldemort e della guerra, prova dolore nel ricordarlo.
-Oggi ci dedicheremo all’anatema  che tortura. Divideremo la lezione in due parti: nelle prime due ore dovrete scrivermi delle pergamene esplicative, nelle seconde due capiremo meglio l’argomento.-
Perché non specifica mai le frasi? Saranno le quattro ore più lunghe della mia vita.

Eccoloooo! Spero vi sia piaciuto!
Fatemi sapere cosa ne pensate!
💚❤️😍🐍

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