Pov’s Severus
-Non dovrebbe piangere?-
Non lo so, forse gli incantesimi hanno sviluppato i suoi polmoni. Vado per puntarle la becchetta contro quando scoppia a piangere. Tiriamo entrambi un sospiro di sollievo. Sembra stare bene, certo è un po’ più piccolina ma credo che sia normale.
-Prendila tu e portale fuori mentre io mi occupo di rendere la madre presentabile!- mi dice Minerva.
-Ok!-
Appello un lenzuolo e lo metto intorno alla bambina per evitare che prenda freddo, poi esco.
Trovo tutti seduti ad aspettarmi, appena mi vedono si avvicinano. Cissy ha gli occhi lucidi ma Andromeda riesce a rimanere impassibile.
-È andato tutto bene?- mi chiede quest’ultima.
-Si, è andato tutto bene!-
-Se mi permettete pratico l’incantesimo per la memoria!- chiede Kingsley.
-Certo.- questa volta risponde Cissy.
Lui si avvicina, punta la bacchetta contro la bimba e fa l’incantesimo. Inizialmente non abbiamo nessuna reazione da parte sua ma dopo qualche secondo scoppia a piangere e non riesco a calmarla.
-Se volete la prendo io così la lavo e le do da mangiare, avrà sicuramente fame!- dice Herm.
Io gliela passo, tutti sono d’accordo.Pov’s narratore
Hermione prende la bambina e si dirige verso lo studio di Piton dove si trovano ancora tutte le cose di Hope. Cala un silenzio tombale, un silenzio carico di parole non dette, frasi a metà, paura timore e un silenzio che porta con se più domande che risposte. Dopo un tempo indefinibile Minerva esce dall’infermeria.
-Se volete entrare per salutarla un ultima volta è pronta.- dice alle due sorelle che annuiscono ed entrano nell’infermeria dove giace la salma di Bellatrix. Dopo pochi minuti il ministro e i professori le raggiungono… è giunta l’ora di rimetterla nella sua tomba per un eterno riposo.
Andromeda e Narcissa restano nel corridoio sedute sulle sedie ad aspettare che i 3 maghi ritornino.
-Eccoci qui!- dice Hermione con la piccola fra le braccia.
-Ci siamo pulite e abbiamo mangiato! Dove sono Piton e la McGranitt?- dice con un tono curioso ma allo stesso tempo intimorito.
-Hanno riportato il corpo …- la voce di Andromeda trema e le lacrime si presentano sui suoi occhi.
-Posso prenderla?- mi chiede Narcissa.
-Certo!- risponde Hermione e gli e la passa.Pov’s Severus
*crack
Il suono della smaterializzazione fa alzare le 3 donne in piedi che fino a poco prima erano assolte dal giocare con la bambina.
-Come sta?- chiede Minerva.
-È forte, ha mangiato e si è subito calmata. Mi sono permessa di metterle una tutina perché il telo era molto triste.- risponde Hermione guardandomi.
Amo questa ragazza, la amo con tutto me stesso. Nonostante la guerra, nonostante le perdite e nonostante il dolore si è presa cura della figlia delle persone che hanno causato tutto questo.
-Ora direi che dobbiamo affrontare un argomento molto importante!- si appresta a dire il ministro riportandomi alla realtà.
Tutti annuiscono, ma nessuno di noi sa di cosa vuole parlare.
-La bambina è orfana, non ha una madrina o un padrino quindi dovremmo affidarla al familiare più prossimo. Voi siete entrambe le zie dirette giusto?- chiede.
-Si, siamo entrambe le sorelle di Bellatrix.- dicono praticamente in coro ma poi solo Narcissa continua –e siamo le sue uniche parenti. Da parte del padre dubito ci siano dei parenti e della nostra famiglia siamo…- non riuscì a finire la frase. Troppi ricordi, troppo dolore. Mi avvicino a lei per abbracciarla, so che si sente in colpa per essere stata schierata dal lato del male e non aver fatto niente.*inizio flashback*
Era sera ed ero in infermeria in una delle mie solite serate no.
-Ehy!- disse una voce che riconoscerei fra milioni.
-Cissy cosa ci fai tu qui?- le chiedo mentre ci abbracciamo.
- Oh Sev se vuoi vado via- mi dice con un pizzico di malizia.
-Sei sempre la solita…- inclino indietro gli occhi mentre lei si accomoda sulla sedia vicino al mio letto.
-Sei tu il vero eroe. E pensare che ti conosco da sempre eppure non ho capito nulla di quello che stava succedendo…- le parole lasciano spazio alle lacrime e io mi sento impotente. Mi alzo dal letto, anche se molto debole e mi chino ad abbracciarla.
-Perché piangi? Ormai è tutto finito!-
-Sono una codarda. Per anni sono stata all’ombra di un uomo che non mi amava, mi trattava male e che se la spassava con tutte le donnacce del mondo magico, e io anche se lo sapevo sono sempre stata zitta. Molte volte sarei voluta scappare e lasciare tutto ma sono sempre rimasta. Se mia sorella avesse saputo che lasciavo Lucius mi avrebbe uccisa pur di non macchiare l’onore della nostra famiglia. –
A quelle parole io irrigidì. Ricordo che io stesso ho visto il modo in cui la trattava, i segni lasciati senza un buon motivo e tutti i suoi silenzi per amore di suo figlio che vedeva suo padre come un eroe.
-Shh! Tu sei una donna forte. Tu non sei codarda tu sei rimasta e non per paura di ripercussioni su di te ma su Draco. Io e te sappiamo quanto sia stato difficile vivere in questi anni, io e te sappiamo cosa significa convivere con il dolore… ma anche io che ho vissuto nell’ombra per anni poi ho trovato la mia luce. Vedrai tutto si risolverà!-
*fine flashback*Io rimango senza parole non sapendo cosa dire o fare. Mi stacco da lei e guardo subito Herm per paura che abbia frainteso quel mio gesto, ma non è cosi, infatti mi regala un meraviglioso sorriso mentre la bambina gioca con una sua ciocca di capelli. Dio quanto la amo, non vedo l’ora di avere una famiglia tutta nostra: io, lei, Hope e tanti piccoli Sev ed Herm che girano per casa.
-Ecco quindi confermate voi stesse di essere le uniche parenti in vita?- entrambe annuiscono e poi continua –la tutela della bambina potrebbe andare ad una di voi due…- non fa in tempo a terminare la frase
- ministro ho appena perso mia figlia e mio marito. Ho un nipote da crescere da sola perché entrambi i suoi genitori sono morti. Mi dispiace per questa creatura che non centra nulla ma per me sarebbe troppo, non ho ancora pianto i miei cari e non sono forte abbastanza.- dice Andromeda. Che gran donna, non lascia vedere il suo dolore eppure sappiamo tutti essere grande. Ha perdonato sua sorella nonostante sia stata proprio lei ad uccidere sua figlia, e quindi sua nipote, capendo l’importanza dell’amore malato di sua sorella che oggi ha un volto e un …. No non ha ancora un nome.
- Mi spiace ministro ma neanche io potrò tenere la bambina. Mi sto separando da mio marito, che come lei ben sa è un Mangiamorte, e non vivrebbe in un ambiente sano.- dice brevemente Narcissa per poi abbassare lo sguardo per non mostrare la debolezza che traspariva dai sui occhi.Pov’s Hermione
-Quindi con chi starà la bambina?- chiede Sev.
-A questo punto credo che l’unica soluzione sia quella di mandarla in un orfanotrofio e di andare a prenderla quando potrà frequentare Hogwarts!- dice Kingsley.
No, non possono farlo. Crescerebbe senza sviluppare le sue abilità magiche diventando pericolosa per chi la circonda e soprattutto per se stessa. I babbani la prenderebbero per pazza e subirebbe le peggiori umiliazioni. Potrebbe diventare come suo padre perché noi siamo troppo egoisti. Io non posso permettere che questo accada.
-No!- urlo e tutto si girano a guardarmi.
-Hermione?- mi dice Minerva.
- Non posso permettere che cresca lontana dal mondo magico senza nessuno che la capisca e la guidi. Potrebbe diventare come…- mi si rigela il sangue solo al pensiero che diventi come suo padre, o peggio come sua madre!
Severus sorride al sentire i miei pensieri.
-E quindi cosa proponi di fare?- mi dice il ministro con curiosità.
-Abbiamo già cresciuto una bambina non nostra e la situazione non era molto diversa 2 anni fa. Hope è la luce dei nostri occhi e non potremmo amarla di più! Quindi se siete d’accordo…- lascio la frase in sospeso per guardare Severus per capire se lui è d’accordo.
-Hermione Jane Granger sei la donna migliore che io abbia mai conosciuto.- mi dice Severus dandomi un casto bacio sulla fronte.
-Se le signore Black sono d’accordo per me va bene! A mio parere non potrebbe essere più al sicuro di così.
Annuiscono e restiamo li a parlare del più e del meno.
-Resta solo una cosa da risolvere.- ci dice Minerva.
-Già hai proprio ragione mia cara.- risponde Severus.
Tutti sorridono e solo io sembro vivere nel mio mondo dato che non capisco cosa stanno dicendo.
-Come la chiameremo?- mi dice Severus dato che legge i miei pensieri e mi vede confusa.
Nessuno sa come chiamarla, forse tutti hanno paura di dire qualcosa di sbagliato. Rinnovare la madre come primo nome sarebbe un enooooorme errore, un marchio che la segnerebbe per sempre.
-Leila Berenice Bellatrix Piton. Scura come la notte colei che porta la vittoria stella guerriera, è il significato di questo nome.- dico io uscendo dai miei pensieri.
-Si, la guerra è finita quella notte quando i suoi genitori sono morti e oggi da lei ricomincia una nuova vita, una vittoria sul buoi una vittoria sul male, ma questa bambina ha lottato per poter vedere un mondo migliore. È una guerriera dalla nascita.- dice Minerva.
-Speriamo solo che non sia una guerriera come la madre…- dico. Poco dopo capisco di averlo detto in un momento sbagliato e a bassa voce. Alzo lo sguardo dagli occhi di Leila. Scoppiamo tutti a ridere come se alla fine tutto questo male fosse sfumato e la gioia stesse tornando.Eccolo! Cosa ne pensate? 😍❤️💋
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Ho imparato ad amarti
FanfictionQuesto è il sequel di "insegnami ad amare". Abbiamo lasciato Hermione e Severus alla morte di Silente e ora ci sarà un piccolo sbalzo temporale. Herm&Sev staranno ancora insieme? Chi avrà vinto la guerra? Cosa sarà successo? Cosa accadrà? Tante doma...