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Dopo aver preso posto in curva, io e la mia famiglia stiamo attendendo il fischio dell'arbitro con impazienza.

Beh, loro lo stanno aspettando, io smanetto con il cellulare per ingannare il tempo.
Mi guardo intorno e devo dire che l'atmosfera è accogliente.
Gli Juventini sono scatenati ed è pieno di striscioni e cartelloni bianconeri ovunque.
Decido di scattare una foto e postarla su instagram.

@annamirti: Costretta ad andare allo stadio, quindi @juventus faresti meglio a vincere😒

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@annamirti: Costretta ad andare allo stadio, quindi @juventus faresti meglio a vincere😒. #nonèpoicosìmale

La partita comincia e devo dire che da qui si riesce a vedere tutto perfettamente.

"Papi, come si chiama la squadra contro cui stiamo giocando?" domando a mio padre, che sembra essere infastidito dalla mia richiesta, ma vorrei almeno capire qualcosa.

"Bologna" risponde velocemente.

Seguo attentamente i movimenti dei giocatori e riconosco Buffon in porta.

Caspita, è alto quasi quanto la rete.
Degli altri giocatori non ne conosco quasi nessuno, però la mia attenzione viene catturata da un giocatore che sta in attacco, non molto alto.
Che grande gnocco.

"Miki, come si chiama quello lì?" chiedo fin troppo curiosa a mio fratello.
"Dybala, Paulo Dybala. È argentino ed è fortissimo." risponde con nonchalance.

Strano, si chiama come l'anonimo.
Che coincidenza.

Continuo a seguire la partita e i bianconeri sembrano brillare in confronto ai giocatori della squadra avversaria, che sembrano invece in difficoltà.
Infatti dopo qualche minuto arriva il primo gol da parte della Juventus, per opera di un certo Bernardeschi.

Però, anche lui è davvero bello.
Penso che il calcio comincerà a piacermi.

Dopo qualche minuto dal primo gol, i giocatori vengono fischiati dall'arbitro. Si posizionano tutti davanti alla rete tranne due che sono vicino al pallone.
Non sto capendo niente.

"Che cosa stanno facendo?"
Odio non capirci quasi nulla.

"Calcio di punizione in favore nostro. Se Dybala manda il pallone in rete passiamo al 2 a 0." risponde mio fratello senza staccare gli occhi dal campo.

Mi sembra un déjà-vu, come l'altra sera a casa.
Il calciatore si tocca numerose volte i capelli tirandoseli all'indietro, prende un respiro profondo e calcia la palla con il piede destro.

Il portiere credeva che avrebbe utilizzato il piede sinistro, perché si getta a sinistra, ma il pallone va in rete sulla parte destra della porta.

Un boato riempie lo stadio, e i miei genitori e mio fratello Michele cominciano ad esultare a gran voce.

Il numero 10 sembra indicare questa tribuna e forma un cuore con le mani, subito dopo esegue la sua classica esultanza che mio fratello mi ha spiegato chiamarsi Dybala Mask.
Sorrido e incontro gli occhi del calciatore, sono davvero belli.

Ad un tratto la voce urla "Ed ha segnato con il numero dieci Paulo.."

E la folla risponde "Dybala!"
E poi nuovamente "Paulo.."
"Dybala!" esulta ancora l'intero stadio.

Sorrido e comincio ad urlare insieme al resto dello stadio, e mio padre vedendomi mi sorride di rimando.
Non mi ha mai visto sorridere così per la Juventus, probabilmente fra poco comincia a piangere, conoscendolo.

Il resto della partita procede tranquillamente, fino al triplice fischio che segnala la vittoria dei bianconeri.
E pian piano abbandoniamo lo stadio, per dirigerci alla macchina e tornare a casa.

Dopo essermi spogliata ed infilata il pigiama, mi accascio sul letto stanca morta, ma vengo interrotta dal mio cellulare che vibra.

Ancora lui.

Paulo: "Ma quindi Dybala il gol a chi l'ha dedicato?"

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HOLA NIÑAS!

SIAMO AI QUARTIIIII
MI SENTITE URLARE DA CASA?
Finalmente il nostro Paulo ha segnato in Champions!

A parte il mio cuore che non si placa per l'emozione e la goduria, lasciate un voto e un commento se vi va! Vi voglio bene.

La vostra Anna

💘

Casualidad; Paulo DybalaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora