24

12.1K 317 51
                                    


"Hola nena" è la sua voce, e sentirlo parlare nella sua lingua madre è una goduria per le orecchie.

"Hola Paulito" rispondo anch'io in spagnolo, aspettando che dica qualcosa.

"Dove sei?" dritto al punto, a quanto pare, come sempre.

"Sto per scendere di casa e andare da Luca, perché?" replico.

"Bene, cambio programma. Sto passando a prenderti perché voglio vederti." spiega, abbassando il tono di voce.

Voglio vederti

A quelle parole mi trattengo dall'urlare, e sul momento non riesco a dire nulla.

"D'accordo, vado bene anche con una felpa e un paio di leggins?" chiedo, dopo aver metabolizzato l'informazione.

Voglio vederti

"Andresti bene anche nuda, ma la felpa è okay." risponde, facendomi immediatamente arrossire.

"Paulo! Sei fin troppo diretto a volte." dico facendo finta che questa frase non mi abbia minimalmente toccato.

"Ti piaccio anche così- e lo sento ridacchiare come un bimbo di cinque anni- comunque ora sto uscendo dallo Stadium, un quarto d'ora e sono da te." dice e chiude la telefonata, senza darmi nemmeno il tempo di riattaccare.

Stronzo

Mando un messaggio a Luca, spiegandogli la situazione e sperando che non se la prenda.

Luca: D'accordo, a patto che ci vediamo domattina per un caffè.

Luca: Ah e non scordate le protezioni!

Ridacchio per la stupidità di mio cugino e gli mando un okay seguito da un dito medio.
Velocemente mi controllo allo specchio, la mia felpa rossa Adidas non ha nulla di particolare, ma almeno i leggins della Nike neri sono carini, quindi infilo le mie vans nere e mi pettino velocemente i capelli.

Qualche minuto dopo aver posto nella mia borsa lo stretto necessario, indosso il mio cappottino nero per via del vento che c'è oggi a Torino, e chiudo la porta di casa alle mie spalle.

Paulo è esattamente difronte a me, con lo sguardo chino nel guardare il cellulare. Indossa un jeans nero, una felpa grigia targata Yves Saint Laurent e degli stivaletti neri in pelle con su scritto Givenchy.
Mi soffermo nel guardarlo, notando piccoli dettagli come la collana che indossa al collo a forma di maglietta con un numero dieci stampato sopra, e i suoi immancabili RayBan che gli coprono il viso.

L'idea del sesso è decisamente da considerare.

Scaccio dalla mente questo pensiero stupido e dopo essermi ripresa dallo stato di trance con gli occhi a cuoricino, guardo invece il mio di abbigliamento.
In confronto a lui sembro una barbona.

Senza che se ne accorga, faccio il giro dell'auto per non farmi notare, ma lui è ancora concentrato sul cellulare, perciò mi avvicino pian piano e gli schiocco un bacio sulla guancia afferandogli il viso con le mani.

All'inizio si spaventa e si allontana leggermente perché non se l'aspettava, così ridacchio per essere riuscita nel mio intento, ma quando realizza che sono io mi afferra per il fianco e ricambia il bacio sulla guancia.

"Ma come siamo dolci oggi, Anna." comincia, così io scoppio a ridere.

"In realtà volevo solo vedere se ti saresti fatto baciare dalla prima che capita, ma ti sei allontanato. Perciò hai superato la prova." dico, schietta come sempre.

"Sei proprio stronza allora, e io che pensavo di aver incontrato una principessa innocente." replica, salendo in auto. Faccio lo stesso senza problemi, quest'auto la conosco bene ormai.

"Ma quale principessa innocente! Questo era per avermi riattaccato senza salutare, antipatico." rispondo e gli faccio la linguaccia.

Così scoppia a ridere, ed è davvero bello.

"Comunque se il tuo obiettivo era farmi sentire povera, ci sei riuscito senza problemi." annuncio squadrandolo, ovviamente scherzando.

"Ma dai! Ho solo una felpa e un jeans, mica indosso l'abito con giacca e cravatta." afferma, svoltando con l'auto dopo averla messa in moto.

"Ah figurati, non immagino se l'avessi fatto! Sembrerei ancora più stracciona in confronto a te." rispondo senza smettere di sorridere.

"Anna, per me questo non ha importanza. Per me puoi anche uscire in pigiama, o come ho già detto prima,  anche nuda non mi dispiacerebbe." si volta verso di me, ammiccando e facendo subito dopo l'occhiolino.

Ancora una volta non so cosa dire, quindi alzo gli occhi al cielo.

"Sei uno scemo, Paulo." dico sorridendo.

"Lo so, lo so. E comunque stiamo semplicemente passando a prendere del cibo per poi andare a casa mia. Quindi vai più che bene." continua, facendomi accorgere effettivamente che ci siamo allontanati dal centro.

Deglutisco a quella notizia, mi sta seriamente portando a casa sua?
Non ci posso credere.

"Pizza? O preferisci qualcos'altro?" chiede, guardandomi come se la cosa che ha appena confessato fosse normale.
Se mio fratello sapesse che sto andando a casa del suo idolo, mi ucciderebbe o morirebbe d'invidia.

"La pizza è perfetta." rispondo e gli sorrido.

Sarà una lunghissima serata.

ALLOOOOORA

Ho aggiornato prima, non è neanche passata una settimana, amatemi come vi amo io😌

Sto ancora festeggiando per la Coppa Italia, soprattutto perchè grazie ad essa abbiamo assistito alla diretta di un Paulo particolarmente su di giri.😌

Dopo aver visto il principino alzare la coppa, Paulo che prendeva per il culo Barza è stata la mia parte preferita della serata, giuro.😂

Adesso vi lascio, alla prossima!

Anna💘

Casualidad; Paulo DybalaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora