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Antonella: Paulo scusami se ti rispondo ora, sappi che fra noi quella notte non è successo nulla. Hai dormito con me perché eri ubriaco marcio e non volevo lasciarti solo.

Stronza, stronza categorica.

Ero certa che non avesse detto la verità immediatamente per far passare giorni interi e rendersi in questo modo oggetto di gossip attraverso quella foto, soprattutto per attirare l'attenzione.
Se non era realmente successo nulla, che bisogno c'è stato di fotografarsi nuda? Sicuramente lo aveva fatto per far credere alla gente qualcosa che in realtà non è, proprio come ci ero cascata io.

Mi aveva fatto stare male, litigare con Paulo e imprescindibilmente tutto era precipitato.
Eppure, è anche vero che grazie a lei ho capito cosa provo per Paulo; probabilmente la consapevolezza di tenere a lui, se non di essermene praticamente innamorata, non mi avrebbe investito così a pieno se non lo avessi visto nel letto con lei.

Gelosia, rabbia, e paura di perderlo. Erano chiaramente questi i sentimenti che si erano fatti largo in me, quella sera che avevo visto la loro foto per la prima volta.

Per giunta, dopo aver provato sensazioni come quelle di ieri notte al suo fianco, senza alcun dubbio una delle cose più belle che io abbia mai vissuto, avevo realizzato che non avrei voluto vederlo comportarsi come aveva fatto con me con nessun'altra.

Volevo le sue attenzioni solo e soltanto per me.

Ciononostante Antonella si era comportata da vera e propria approfittatrice. Non pensavo che sarebbe arrivata fino a questo punto, eppure mi sembrava una ragazza abbastanza tranquilla e seria. Quasi sono tentata con il risponderle e mandarla a quel paese, ma resisto, finché pochi minuti dopo Paulo non esce dal bagno con qualche gocciolina che gli scorre ancora sul petto nudo, e con un pantalone corto grigio di tuta, marcato Adidas.

Madre de Diós.

L'unica cosa che mi trattiene dal saltargli addosso è la mia dignità, giuro. Beh, sono pur sempre una ragazza e a quanto pare i miei ormoni sembrano funzionare come quelli di una quindicenne.

Smetto di fissarlo in maniera inquietante quando indossa una maglietta nera, e trovo il coraggio di parlargli.

"Paulo, devo dirti una cosa importante." butto giù, prima che legga lui stesso il messaggio della sua ex. Lui aggrotta le sopracciglia e mentre io incrocio le gambe sul suo letto, mi raggiunge. I suoi occhi sono meravigliosamente verdi.

"Prima il tuo cellulare ha segnalato l'arrivo di un messaggio, e perdonami ma si è illuminato lo schermo e non ho potuto non leggerlo." dico, al ché il numero dieci bianconero mi guarda preoccupato, così prendo il suo iPhone X nero poggiato sul comodino che si trova dietro di me, e glielo porgo.

Velocemente i suoi occhi leggono il contenuto del messaggio, e osservo la sua espressione aggrottata mentre lo fanno. Ha dei lineamenti a dir poco perfetti, anche quando fa espressioni buffe.

"Questa stronza ha fatto tutto per avere i suoi dieci minuti di notorietà! Non posso crederci. Anna devi credermi quando ti dico che mi dispiace un sacco per tutto quello che ti ho fatto passare." confessa, prendendomi la mano. Non penso mi abituerò mai alla sensazione benefica delle nostre mani che si stringono.

"Dispiace anche a me di averti detto quelle cose al cellulare, ero solo profondamente delusa e arrabbiata." affermo.

"Hai fatto bene in realtà, dopotutto come potevi saperlo che era solo un piano della mia ex per finire in prima copertina." sospira, e in quel momento il mio cuore sembra essersi alleggerito.

Sono a conoscenza del fatto che io e Paulo non siamo insieme e che la mia è stata una chiara scenata di gelosia, ma non penso avrei saputo reagire in un'altra maniera.

L'impulsività è forse uno dei miei peggiori difetti.

Decido di avvicinarmi all'argentino che si trova di fronte a me e pongo le mie braccia attorno al suo collo, abbracciandolo stretto. Non mi stancherò mai di tutto ciò.

Probabilmente non se lo aspettava, però subito dopo ricambia la stretta e comincia a lasciarmi morbidi baci sul collo. Lo lascio fare, finché non raggiunge le mie labbra e dopo un'occhiata veloce con i suoi occhi perfetti, mi attira a sé con tutta la forza di volontà possibile ed immaginabile.

"Che cosa mi stai facendo, Paulo?" chiedo, ad ogni pausa fra un bacio e l'altro.

Paulo non mi risponde, dando invece il via forse al bacio più passionale che ci siamo dati sin'ora, facendomi infuocare le guance e aumentando immediatamente la temperatura del mio corpo. La sua bocca lascia baci umidi in ogni piccola parte del mio collo, cominciando pian piano a scendere. Le mani di Paulo si posano fredde sotto la mia maglietta, facendomi sussultare.

Questo contatto fa avvicinare il mio bacino al suo, e immediatamente con una serie di movimenti frenetici finisco sotto il suo possente fisico. Mi guarda come se fossi l'unica cosa di cui ha bisogno in questo momento, e sentendomi appagata da ciò decido di alzargli la maglietta, desiderosa di toccare il suo corpo così perfetto.

"Cazzo, Anna" dice, con voce affannata per lo sforzo fisico del mantenersi sopra di me senza schiacciarmi, e per la mancanza di fiato. Nonostante ciò, non gli lascio un secondo di tregua. In questo momento sono certa di volerlo, voglio sentire la sua pelle contro la mia, i suoi baci e il suo respiro sul mio.

Con una rapida mossa entrambi ci ritroviamo senza vestiti, con soltanto l'intimo addosso.

"Paulo, promettimi che non mi stai prendendo in giro, ti prego" sussurro, prima di concedergli tutta me stessa, nonostante non aspetti nient'altro.

"Te lo prometto nena, ti voglio da morire." sussurra l'argentino al mio orecchio, facendo sciogliere definitivamente il mio cuore, continuando ad accarezzarmi e baciarmi senza sosta.

Paulo continua la sua dolce tortura fatta di gemiti e sospiri, finché non si spoglia completamente, lasciandomi replicare i suoi movimenti.
Ho un po' paura di cosa possa pensare del mio fisico, non sono per nulla sicura di me, ma in questo momento mi sta facendo percepire tutt'altro, e soprattutto mi sta toccando e adorando con tutto sé stesso come se non avessi alcun difetto.

Quando finalmente entra in me vengo scossa da un brivido di piacere che non pensavo avrei mai potuto provare prima, ma d'altronde Paulo è diverso da tutti gli altri, e non mi sorprendo delle sensazioni che ogni volta che è vicino a me mi fa provare.

"Non ce la facevo più. Sei irresistibile ai miei occhi, Anna." mormora, con il viso incastrato nell'incavo del mio collo, continuando a spingere per avvicinare se possibile ancor di più il mio corpo al suo.

Dopo quelle parole sussurrate così al mio orecchio, raggiungo il culmine, seguita subito dopo da lui. La stanza è circondata solo dai nostri sospiri affannosi e pesanti, cerco di respirare lentamente per contenere tutte le emozioni che stanno scoppiando dentro di me, mentre Paulo mi tiene stretta a lui come se potessi scappare da un momento all'altro.

"Penso di essere molto vicino all'innamorarmi di te."

HOLAAAAA

Buongiorno a tutte, mi sono appena svegliata, è mezzogiorno e non c'è sensazione migliore al mondo.

Benedicano l'estate.

Comunque, questo capitolo è un capitolo che nemmeno io mi aspettavo di scrivere, nel senso che sono stata completamente guidata dalle mie dita e sì, Anna e Paulito si sono dati da fare.😏😏

Cosa pensate del comportamento di Antonella?

Inoltre, sono troppo contenta per la mia pagella, la vostra com'è andata?

E buona fortuna a chi sta affrontando gli esami!

(La gif è perfetta, ammettetelo)

Ora vi saluto, un besito!

Anna❤☀️

Casualidad; Paulo DybalaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora