31st December.

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31 dicembre 2017, ultimo giorno dell'anno.
Ogni anno in questo giorno c'è sempre qualcuno che dice: 'Oh ehy. Sei pronto a chiudere questo libro?'
Jimmy non ha mai capito cosa c'entrasse il chiudere l'anno con il chiudere un libro.
Sì, Jimmy è un po' stupido. Apparentemente.
Jimmy è del parere che un anno è solamente un periodo di tempo formato da 365 o 366 giorni, niente di più.
Nulla finisce se finisce un anno, purtroppo.
Aveva cercato di festeggiare il 31 dicembre di due anni fa assieme a suo padre che, per l'occasione, aveva chiesto un periodo di ferie dal lavoro e invitò anche i suoi genitori a cena.
Suo nonno non disse una parola e sua nonna, invece, non faceva altro che parlare.
Anche suo nonno si chiamava Jimmy e, non a caso, erano molto simili.
A Jimmy è piaciuto trascorrere il 31 dicembre con loro.

L'anno scorso, invece, fu un fiasco.
I suoi genitori pensavano di riuscire a risolvere i loro problemi che andavano avanti da più di tre anni con una semplice cena di capodanno.
Beh, c'erano solamente lui, i suoi genitori e Alexa.
Nessuno parlava, si sentiva solo la sottile voce di Alexa che canticchiava o mormorava qualcosa.
Ad un certo punto della serata, i due adulti andarono in cucina per sistemare le cose mentre Jimmy ed Alexa si sistemarono sul divano con l'intento di vedere un film della Disney.
Dopo nemmeno cinque minuti, Jimmy sentì un piatto rompersi e Jessie iniziare a sbraitare qualcosa a Dan che, prontamente, rispose.
Insomma, stavano litigando.
Eh si, stavano litigando alle 11.59, stavano litigando anche all'ultimo minuto di quel 2016.

Quell'anno, cioè il 2017, invece, Dan decise di andare a lavoro e, quindi, Jimmy si era ritrovato da solo a casa davanti al focolare acceso, guardando il televisore col volume a zero.
C'era silenzio in strada, nessuno osava uscire dalle proprie case se non per una misera sigaretta: faceva troppo freddo e, addirittura, aveva anche iniziato a nevicare.
Jimmy sembrava godersi quel silenzio anche se, in realtà, Jimmy odiava il silenzio.
Il silenzio ti porta a pensare e lui odiava pensare.
I suoi pensieri erano tanti, la maggior parte erano anche abbastanza strani.
Forse uno dei pochi pensieri normali era quello di Sam.
Eh si, Sam.
Si stava chiedendo come stesse passando quell'ultimo giorno dell'anno e, perchè no, anche con chi.
Sospirò e spostò di nuovo la sua attenzione sulla televisione che mostrava un conto alla rovescia.

6...

5...

4...

3...

2...

1...

Buon 2018!

Già, buon 2018.
Quel 2018 sarebbe stato un anno piuttosto impegnativo per il nostro Jimmy.
Alzò il volume a due, giusto per ascoltare la voce di qualche persona.

"Ed è incredibile, abbiamo il primo nato del Regno Unito del 2018! Quest'anno i medici e gli infermieri del Southmead Hospital hanno avuto l'onore di far nascere Riley Paige Lancaster, la prima nata del 2018!"

Jimmy inaspettatamente sorrise.
Sapeva che suo padre era fra quegli infermieri e già si immaginava quel dolce sorriso che aveva quando guardava una nuova vita.
Dan infatti sorrideva guardando quella bambina così piccola e indifesa con ancora il cordone ombelicale attaccato.
Ogni volta che aveva fra le mani una nuova vita, si commuoveva e sperava il meglio per quella piccola personcina.
Lo aveva fatto con Jimmy, con Alexa, e con tanti altri bambini.
Sperava ogni volta che quei bambini avessero una bella vita, con una bella famiglia.
Dan si sentì in colpa per aver lasciato da solo il figlio a casa ma, come sempre, si sarebbe fatto perdonare anche questa. Sperò.
"Buon anno, Jimmy." sussurrò.

Toc Toc.
Jimmy quasi balzò dal divano sentendo qualcuno bussare.
Non aspettava nessuno e il plaid che aveva addosso era così caldo che gli faceva proprio passare quel poco di voglia che aveva  di alzarsi ed andare ad aprire.

Toc Toc Toc.
Di nuovo?
Jimmy sbuffò e si avvolse il plaid sulle spalle andando poi ad aprire la porta.
"Jimmy! Sei da solo?" era Sam con due fette di torta in un piatto, una bottiglia di qualche strana bibita probabilmente alcolica con due bicchieri di plastica sopra.
Jimmy annuì.
"Posso entrare? Festeggiamo Capodanno assieme, se vuoi."
Jimmy le fece spazio e la ragazza corse letteralmente dentro, dato che fuori faceva molto freddo.

Si sedettero sul divano e Jimmy versò un po' di spumante nei due bicchieri.
"Cin cin!" disse Sam brindando.
Jimmy sorrise e bevve.
Mangiarono la torta e si nascosero entrambi sotto ad un unico plaid che li teneva al caldo.
Il volume del televisore di nuovo a zero, il silenzio ritornò a regnare in quella casa.
Non era un silenzio imbarazzante, a Jimmy e Sam piaceva quel silenzio.
"Sai," iniziò Sam. "qualche giorno fa mi ha chiamata Tom e mi ha chiesto di uscire."
Eh?
Jimmy si voltò verso Sam con una faccia confusa e sorpresa allo stesso tempo.
"Si e, uhm, sono uscita con lui quella sera stessa. Abbiamo parlato di tante cose e lui è stato molto gentile con me. Gli ho detto che ti mancava e gli ho anche chiesto il perchè si stesse allontanando e, uhm.." e si fermò.
Jimmy le fece segno di continuare a parlare ma Sam non ne sembrava più tanto sicura.
"P-Puoi dirmi.. tutto, lo.. sai.." mormorò Jimmy, mordendosi poi il labbro.
Sam guardò il ragazzo a fianco a lei e non sapeva bene come spiegargli ciò che Tom le aveva detto.
"Mi ha detto che, uhm, Martin gli ha chiesto di.. di entrare a far parte della squadra di baskete lui.. lui ci stava pensando. Vuole entrare nella squadra, Jimmy.."
Un colpo al cuore.
Jimmy è un po' egoista, ma non voleva di certo perdere un amico come Tom. Un attimo, Tom era il suo unico amico.
"Ma non è finita qui, devo dirti anche una cosa.." mormorò. "Io credo che, uhm.. si ecco, che.. che mi piaccia Tom, Jimmy." sussurrò la ragazza guardando Jimmy negli occhi.
Il secondo colpo al cuore dell'anno per il nostro Jimmy.

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Buon anno a tutti voi, cari lettori.

Jimmy loves you.Where stories live. Discover now