snow.

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Una risata. Il buio assoluto. Un'altra risata. Decise di aprire gli occhi. Eh? Ora ci vedeva. Si trovava in un centro commerciale nemmeno troppo grande, da solo. Che ci faceva lì? A lui non sono mai piaciuti i centri commerciali, già.
Poi, sentì di nuovo qualcuno ridere. Si girò e si rigirò, ma nessuno stava ridendo. Camminavano tutti impassibili verso i loro negozi preferiti, noncuranti del fatto che ci fosse qualcuno seduto sul pavimento che non smetteva di piangere. Andiamo, lo vedeva solo Jimmy? Sbuffò e si sedette affianco al ragazzo, gli mise una mano sulla spalla e lui si girò di scatto verso Jimmy il quale, spaventato, fece un balzo indietro dalla paura. Non riusciva a credere a ciò che stava vedendo: il ragazzo non aveva la faccia! Né occhi, né naso, né bocca: nulla, solo un ammasso di carne c'era sul suo.. volto?

Jimmy cadde dal letto e, ovviamente, si svegliò. Beh, forse si era fatto un po' male. Sbuffò e si mise a sedere per terra, prese il telefono dal comodino e lo accese per vedere l'ora: martedì 6 marzo, 4.56 am. Alzò gli occhi al cielo quando capì che era troppo tardi per mettersi a dormire e troppo presto per prepararsi per la lunga giornata che gli aspettava. Si alzò dal pavimento e, dopo essersi fatto una bella doccia veloce, si vestì e andò in cucina. Su un bancone c'era un biglietto da parte di suo padre: "Oggi credo di tornare prima a casa, compra dei popcorn! Ps. Copriti, che fa freddo!"
Era da un po' che non passavano una serata assieme, ma Jimmy aveva degli altri programmi per quel giorno: aveva intenzione di andare a parlare con Connor, il fratello di Sam, per capire che cosa stava succedendo.
Però i popcorn li avrebbe comprati lo stesso, ovviamente.
Fece colazione col solito caffè e si sedette sul divano non sapendo bene cosa fare. Alla fine decise di uscire di casa per andare a fare una bella passeggiata mattutina.
Appena aprì la porta, una folata d'aria gelida lo investì, al che Jimmy ritornò dentro e si cambiò con una felpa più pesante, nera e con delle sfumature bordeaux verso la fine.
Faceva davvero freddo, sperò solo che non si mettesse a nevicare all'improvviso.
Uscì di casa e iniziò a camminare guardando il semplice panorama che gli si presentava davanti. Il Southmead gli è sempre piaciuto, nonostante non fosse il posto più consigliabile dove vivere. Gli piacevano i suoi parchi sempre isolati e con quelle giostrine abbandonate a se stesse ormai da anni, i muri delle tante case abbandonate imbrattati di belli e brutti murales, che lui amava. Qualche volta andava con Tom a fare i murales in giro, era molto divertente e lo farebbe di nuovo molto volentieri, se solo ci fosse anche lui. Fecero il loro primo murale quando non avevano nemmeno undici anni, andarono sotto un ponte e disegnarono dei fantasmi con delle bombolette spray di tutti i colori. Jimmy sorrise a quel ricordo, pensando a quanto fosse brutto quel murale, dato che non sapeva per niente disegnare. Forse però era troppo impegnato a perdersi nelle sue memorie, dato che andò dritto a sbattere contro un palo. Boom! Non si fece solo male, ma si congelò pure. Sbuffò rendendosi conto di quanto possa essere imbranato e, poi, decise di ritornare a casa.

Arrivato sul pianerottolo di casa sua, si rese conto che c'era qualcuno fuori la porta di casa Thompson: era Connor che usciva per buttare la spazzatura. Notò Jimmy e lo salutò con la mano a cui il ragazzo rispose con un semplice cenno del capo.

martedì 6 marzo 2018, ore 2.37 pm.

Le previsioni di Jimmy ci azzeccarono: non smetteva di nevicare da mezzogiorno! Le lezioni però dovevano continuare, purtroppo.

Alcuni deboli e candidi fiocchi di neve si posavano dolcemente sul capo di Jimmy, coperto dal solito cappuccio della solita felpa. Sedeva sulle scivolose e bagnate scale del retro della scuola, noncurante dei pantaloni che, molto probabilmente, s'erano bagnati sul sedere.
Era da più di quindici minuti che attendeva pazientemente qualcosa, o qualcuno. Oh andiamo, avete capito tutti chi stesse aspettando, ormai.
Il punto è che Jimmy stava letteralmente perdendo la testa per quella ragazza. Un attimo, avete capito male. Jimmy non si era affatto innamorato di Sam, voleva solo sapere perché non era lì con lui come qualsiasi altro martedì da ormai qualche settimana.
Il ragazzo non ebbe nemmeno la forza di aprire il suo cestino del pranzo, dato che era tutto bagnato a causa della neve che piano piano si scioglieva. Ma, ancora una volta, Sam non si fece viva. Un altro giorno senza di lei. Jimmy scosse il capo e sbuffò, doveva andare al club e non ne aveva per niente voglia. Non c'erano né Sam né Tom che, troppo impegnato col basket, aveva abbandonato tutto e tutti.

Jimmy loves you.Where stories live. Discover now