Londra, 28 Aprile 2014
Il sole era sorto da appena un’ora. Quell’orario era il preferito di Effy perché si poteva udire perfettamente il cinguettio degli uccelli prima che venissero spaventati dal fracasso della metropoli. Si stiracchiò soddisfatta della profonda dormita fatta e che era riuscita ad eliminare tutte le scorie e la negatività accumulate la giornata prima. Guardò Katie di fianco a lei che aveva un rivolo di saliva che cadeva da un angolo della bocca. Sembrava una bambina. Peccato che una volta sveglia la bambina si evolveva in una perfetta idiota. Era tentata a scuoterla per svegliarla e farle vivere il suo primo giorno di lavoro, ma la sera precedente non aveva ricevuto risposta, alcun tipo di reazione. Niente di niente. Così ritrasse la mano e si alzò.
“Devi andare ora?”
Effy si girò di scatto non appena sentì la voce debole di Katie pronunciare quelle tre parole. “Si..vado a fare una doccia..”.
Ad ogni passo che faceva, un elemento del pigiama veniva sfilato e gettato distrattamente sul pavimento mostrando così il suo corpo nudo ancor prima di entrare in bagno. Non la imbarazzava la presenza dell'amica perchè convivevano da così tanto tempo che oramai una conosceva le abitudini dell'altra, come una coppia di sposine.
Attivò il getto d'acqua che iniziò a cadere prepotentemente su di lei. Era sacro quel momento. Si lasciò coccolare da quelli spilli d'acqua che sbattevano sulla sua pelle con una tale violenza che sembrava volessero penetrare dentro di lei, come se volessero far parte di quel 90% di acqua presente nell'organismo. E forse sarebbe stato meglio. Avrebbero colmato in qualche modo quel 10% di vuoto rimasto e che Effy avvertiva distintamente.
Si accasciò portando le ginocchia al petto e il viso poggiato su di esse. Vista in quel modo pareva così fragile e debole senza vergognarsi di esserlo. In fondo in quella circostanza nessuno poteva vederla e ne approfittava quindi per liberarsi almeno per qualche minuto di quel macigno che le pesava sullo stomaco. Riaffiorarono per sbaglio vecchi ricordi che per fortuna furono immediatamente scacciati dal rumore di una porta che si stava aprendo. Era Katie. "Scusa..ma me la sto facendo addosso.."
Effy non si sporse per vederla e farle un cenno di consenso. Rimase dentro la doccia, alzandosi in piedi però. Sentì poi lo sciacquone che con il suo sordo rumore ruppe definitivamente il "momento di Effy."
Uscì con un asciugamano intorno al corpo gocciolante che aveva portato con sé dentro il box doccia proprio per essere prevenuta in caso di eventuali entrate di scena improvvise di Katie. E, come volevasi dimostarare, eccola in bagno a violare la privacy di Elizabeth.
"Tornerò tardi.." bofonchiò Effy mentre si truccava.
"Ah beh..anche io."
Effy a quell'affermazione si girò verso l'amica che nel frattempo si stava allacciando le scarpe.
"Hai il turno oggi?" chiese a Katie."No. Vengo con te.."
Effy non levò lo sguardo da Katie perchè sbigottita da quello che avevano appena udito le sue orecchie.
"E perchè?"
"Non è più valido l'invito?" chiese sorridendo Katie.
"Non è un invito. È questione seria...Se vieni devi prenderti le responsabilità di ogni tua azione.."
Katie alzò le sopracciglia stupita dall'atteggiamento perentorio assunto dalla sua amica nei suoi confronti. In fondo ciò che aveva appena detto era giusto e non spiccicò neanche una parola.
"E se non dovesse piacermi?"
"Se non ti piace evita di comportarti da perfetta stronza con me e Michael e gira direttamente i tacchi.."
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Vuoti incolmabili #EffyStonem
FanficFan Fiction sulla serie tv britannica Skins. La protagonista è Effy Stonem ormai cresciuta. Nonostante la palese maturità, avverte dentro di sè un vuoto; quel vuoto che la logora da sempre ma adesso è pronta a colmarlo una volta per tutte. Tanti sar...