Bristol, 13 maggio ore 21:00
Distesa sulle coperte di lino che emanavano un forte profumo di lavanda, Effy contemplava il soffitto punteggiato da adesivi di stelle fosforescenti. Era un articolo da bambino ma donavano alla camera un'aria più spensierata. Per la prima volta dopo tanto tempo, gli occhi di Effy erano contornati di un blu intenso, decisamente un trucco da sera mirato ad intensificarle lo sguardo. I capelli erano sciolti e cadevano mossi sulle sue spalle. In quella posizione, però, si ramificavano tutti intorno alla sua testa. Nonostante non riuscisse a vedersi, si sentiva bella. E capitava di rado.
Aveva indosso un tubino sull'azzurro che definiva i lineamenti del suo corpo gracile. Vantava da sempre un fisico longilineo e ora che era una giovane donna aveva imparato a valorizzarlo davvero. Sobbalzò in piedi quando allo stipite della porta vide Katie, tutta in tiro come lei. Gli occhi indagatori di Katie la fecero sentire leggermente in imbarazzo. Sembrava che la stessero studiando, che stessero cercando qualcosa.
"Che c'è?" Effy spezzò quel silenzio.
"Dico che sei maledettamente bella e ti odio. Ti odio perchè potremmo metterci in affari. Tu sfrutteresti il tuo fisico mozzafiato e la tua bellezza per attirare i ragazzi come una calamita. Li porteresti a casa ed io poi mi occuperei della parte...come dire...più "anatomica"" ammiccò maliziosamente.
Effy soffocò una risata. Sapeva di essersi truccata così bene che credeva che la contrazione dei muscoli facciali avrebbero in qualche modo "deturpato" il trucco. Quindi stava calibrando ogni suo piccolo gesto.
Stesso principio per i capelli.
"Tu sei pazza...mamma è pronta?" domandò mentre portava i lembi del vestito più in basso dato che alzandosi dal letto si era sollevato.
"No...si sta agghindando come se fossimo attesi alla Casa Bianca."
Effy scosse la testa in segno di resa per il comportamento della madre.
"Il padre di Stephen so che è un gran bell'uomo. Non mi stupisce che Anthea voglia i suoi occhi puntati addosso." continuò Katie con la sua solita ironia fuori luogo.
Effy strabuzzò gli occhi "Katie! E' un uomo sposato!"
Katie alzò gli occhi al cielo "E tu sei una falsa puritana...Bene, abbiamo dichiarato l'ovvio. E adesso?"
Effy punì scherzosamente la sfrontatezza dell'amica con un colpo deciso sul suo braccio. Quella conversazione inopportuna venne interrotta dall'arrivo di Anthea. Effy si perse in quella bellezza e eleganza della madre che non ricordava più. Dietro alla stanchezza e trascuratezza che trasudavano da Anthea tutti i giorni, si nascondeva una donna piena di charme.
"Siete pronte ragazze?" domandò pacatamente mentre sosteneva i loro sguardi.
Anche l'inflessione della sua voce sembrava diversa. Quasi come se si fosse adattata al suo modo di essere esteticamente quella sera.
"Psicologicamente no.." intervenne Effy. La mora abbassò lo sguardo.
Anthea le si avvicinò a passo flemmatico e le poggiò una mano sulla spalla. "E' solo una cena. Ieri Stephen, quando sei rientrata in casa, mi ha proposto questa cena di benvenuto e sembrava sinceramente entusiasta. Andiamo...sarà divertente. Sono brave persone senz'altro."
Effy sollevò di nuovo lo sguardo in direzione della madre e una forte morsa allo stomaco prese il sopravvento su di lei. Quel nome la spaventava e la spaventava ancora di più la persona che lo possedeva. Si impadronì di lei il ricordo della giornata precedente, il ricordo di quel contatto forzato di cui aveva goduto solo in brevissimi istanti. Non sapeva neanche perchè. Annuì ma il gesto non andò di pari passo con la sua mente. Dentro di lei urlava solo di voler restare a casa. Sapeva che andando lì qualcosa di irreparabile sarebbe successo. Lo sentiva. Stephen non aspettava altro che averla in pugno tra le quattro mura della sua casa. Se fosse successo qualcosa, Effy non avrebbe avuto scampo.
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Vuoti incolmabili #EffyStonem
FanfictionFan Fiction sulla serie tv britannica Skins. La protagonista è Effy Stonem ormai cresciuta. Nonostante la palese maturità, avverte dentro di sè un vuoto; quel vuoto che la logora da sempre ma adesso è pronta a colmarlo una volta per tutte. Tanti sar...