Capitolo 9

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Emily si svegliò di buon'ora, andò a mangiare, si preparò e uscì di casa.
Si diresse verso la fermata e mise la musica per distrarsi.
L'autobus arrivò, lei salì e cercò Lorenzo.
Lo trovò e, mentre si avviava verso di lui si guardò intorno per evitare di cadere.
-Ciao Lore- disse con tono meno felice del solito
-Ehi...stai bene? Sembri triste-
-No-
-Come mai?-
-La mia ex migliore amica ha detto delle cose orribili su di me-
-Mi dispiace-
-Ah e come se non bastasse ho scoperto che ora è fidanzata con il mio ex e che prima mi tradiva con lei-
-Io uccido quel pezzo di merda-
Rise e lui sorrise nel vederla ridere.
Continuarono a ridere insieme fino a che non arrivarono a scuola.
Aspettarono con Stefano e Marina le otto per entrare.
-Voi credete che la prof di inglese farà il test a sorpresa?- chiese Lorenzo
-Boh spero di no- rispose Marina
-Però è probabile- aggiunse Stefano
-Che troia- insultò la prof Lorenzo
-Emily tutto bene? Sembri triste- chiese Marina, nell'ultimo periodo si erano molto avvicinate
-No-
-Cosa è successo?-
-Ho scoperto che il mio ex è fidanzato con ma mia migliore amica e lei non me l'ha neanche detto. In più lui mi tradiva con lei-
-Mi dispiace così tanto- l'abbracciò e Emily ricambiò
-Ragazze dovremmo entrare, sono le otto- disse Lorenzo
-Si ok andiamo- disse Emily sciogliendo l'abbraccio
In classe si mise a parlare con le altre ragazze.
-Ma che stronza!- disse Sofia
-La troia è lei- disse Giulia
-Tranquilla ora ci siamo noi- la tranquillizzò Sabrina
Tutte la abbracciarono.
-Buongiorno ragazzi- il professore entrò
Fecero lezione e poi entrò la professoressa di inglese.
-Ragazzi separate i banchi, test di ingresso-
-Lo sapevo- disse Stefano
Dopo mezz'ora Emily aveva già finito però decise di aspettare, facendo finta di controllare le risposte.
-Mancano dieci minuti se volete potete consegnare e andare a fare intervallo fuori-
Emily si alzò, consegnò il foglio e uscì.
Poco dopo arrivò Stefano.
-Grazie mille Emily. Probabilmente non sarei andato bene se non mi avessi aiutato, ti devo un favore-
-Prego- sorrise
Poco dopo uscì Lorenzo.
-Com'è andata?- gli chiese Emily
-Boh spero bene- rispose con tono menefreghista
-Andiamo alle macchinette?- propose Emily
-Io vengo, Ste?- accettò Lorenzo
-Io aspetto Marina-
-Ok a dopo-
L'atrio era pieno di ragazzi e coppie che si baciavano.
Si misero in fila per le macchinette.
-Cosa prendo?- chiese Emily
-Boh-
-Sei molto utile-
-Prendi le patatine-
-Non ne ho voglia-
-Allora gli Oreo-
-Si, ci sta-
Li prese ma Lorenzo glielo rubò, scappando.
Lei lo rincorse e provò a rubargli il pacchetto.
Lui per allontanarla mise le mani sui suoi fianchi.
Si trovarono molto vicini.
Lei si allontanò imbarazzata, mentre lui si grattò la testa.
-Torniamo in classe- propose Emily
Lorenzo annuì e insieme si diressero verso la classe.
La professoressa era già uscita e nella classe regnò il caos.
Finito l'intervallo tutti tornarono ai loro posti.
-Buongiorno ragazzi. Come ben sapete domani avrete l'elezione dei rappresentanti di istituto e di classe. Oggi vi farò vedere le presentazione delle liste dei candidati per essere rappresentati di istituto. Però nella prima ora parlatemi della gita di quest'anno-
La classe iniziò a parlare.
-Silenzio!-
-Aspetta...quale gita?- chiese Emily a Stefano
-Ora la prof ti spiegherà tutto-
-Allora, ci tengo a precisare che questa gita sarà molto importante per la vostra immagine di classe- disse la professoressa guardando alcuni studenti.
-Quindi se farete una brutta immagine farete meno viaggi d'istruzione- concluse
Accese la lim, che proiettò il programma della gita.
-La gita durerà due giorni e andremo all'isola d'Elba. Come potete vedere, visiteremo solo le città più importanti. La notte in cui dormiremo lì è prevista una piccola discoteca, senza alcolici ovviamente, per ballare e divertirsi. Adesso vi distribuirò la circolare che spiega come i vostri genitori dovranno pagare, ah ditegli che sarebbe preferibile entro venerdì, se non è un problema-
La classe iniziò a parlare, entusiasta della gita.
-Silenzio! La vostra compagna di classe ha una domanda. Di pure, Cereseto-
-Come saranno decise le camere?-
-Io e i vostri professori le abbiamo già formate. Inutile dire che ragazzi e ragazze saranno divisi su due piani diversi e, che i ragazzi non potranno andare nelle camere delle ragazze e viceversa-
-E quali sono le camere?-
-Le ho scritte su un foglio- disse e iniziò a cercare il foglio in un grande quaderno -Oh, Eccolo! Lo farò girare in modo che tutti possiate vedere con chi siete in camera- lo passò a una ragazza che era in prima fila
-Ah e non sono ammessi cambiamenti!-
-Emily!- si sentì chiamare, si girò verso Sabrina
-Io, te e Marina siamo in camera insieme!-
-Fantastico!- le rispose sorridendo
Nell'ora seguente la professoressa proiettò i programmi delle varie liste, ma Emily aveva la testa altrove.
Pensava già alla gita, entusiasta.
Le ore passarono normalmente, poi finalmente l'ultima ora finì.
Tutti uscirono.
Emily si mise le cuffiette, ma rimase sbalordita nel vederlo.
Non poteva essere lì.
Decise di ignorarlo, come se non l'avesse visto.
-Emily-
Lei fece finta di non averlo sentito.
Lui le prese il braccio, ancora dolorante.
-Ahia!-
-Parlami!- le ordinò Andrea
-Lasciami andare- disse lei con un filo di voce
-No. Devo parlarti- le prese la vita e iniziò a stringerle sempre di più il braccio e la vita
-Mi stai facendo male- iniziò a piangere dal dolore
-Lasciala stare!- urlò Lorenzo che tirò un pugno dritto in faccia ad Andrea
Lui la lasciò e lei si avvicinò a Lorenzo.
-Lore smettila-
-Fatti indietro, ci penso io a sto stronzo-
-No, Lore, no!-
Andrea gli diede un pugno in faccia.
Lorenzo fece qualche passo indietro.
-Sai non ti conviene toccare Emily- gli disse Stefano avvicinandosi
-E perché?- chiese lui con tono di sfida
-Perché ci siamo noi a proteggerla- aggiunse Sascha
Andrea era ora circondato da Sascha, da Stefano e da Lorenzo.
-Lasciala stare- lo intimò Lorenzo
-State calmi, ora me ne vado...a mai più ragazzi- e poi aggiunse -a presto Emily
Emily abbracciò Lorenzo, Sascha e Stefano scoppiando a piangere.
-Grazie ragazzi- mormorò
-Se quel coglione ti storce anche solo un capello lo stendo- disse Sascha
Emily rise.
-Em, stai bene?- chiesero preoccupate le sue amiche dopo averla abbracciata
-Si, tranquille...Oh mamma mia Lore! Il tuo labbro sta sanguinando!-
Lore si toccò il labbro e vide il sangue.
Emily frugò nello zaino e tirò fuori un pacchetto di fazzoletti.
-Vieni qui- gli disse
-Non sei la mia babysitter-
-Beh tu mi hai aiutato con il braccio e ora io ricambio il favore-
-Possiamo sederci? Mi gira la testa- chiese lui
-Certo-
Si sederono.
-Hai dell'acqua?-
-Sì è bello zaino-
La prese, bagnò il fazzoletto e gli tamponò ma ferita.
Erano molto vicini.
Emily se ne accorse e si allontanò di scatto, imbarazzata.
-Ok è guarita-
-Grazie Emily- la ringraziò guardandola negli occhi
-Grazie a te per avermi difesa- disse lei
Si alzarono e andarono alla fermata.

But then you came | Lorenzo OstuniDove le storie prendono vita. Scoprilo ora