4.

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Rose sentiva di non aver bisogno d'altro.
Davvero.

Se qualche mese prima le avessero fatto vedere cosa sarebbe successo nella sua vita, si sarebbe fatta delle grasse risate.

Ad Azkaban. Dopo aver cruciato chi glielo avesse detto.

Adesso era lì.
Sul letto di un Serpeverde, l'alba che ancora doveva arrivare, e per niente turbata da Scorpius Malfoy che dormiva con lei.

Usava il suo petto come cuscino, e la teneva stretta come se non volesse mai lasciarla andare.

Un sorriso spontaneo le spuntò sulle labbra.
Sembrava un bambino, il volto senza traccia di preoccupazioni, i capelli che gli ricadevano in ciuffi disordinati sulla fronte...

Era bellissimo, calmo e bellissimo. Ed era suo. Non si sarebbe mai abituata a questo.

Ma ormai aveva bisogno di lui, e lui aveva davvero bisogno di lei.

A volte, quando stavano da soli, in silenzio, lo sorprendeva con lo sguardo fisso nel vuoto, assente.

Durava solo qualche attimo, perché lei cercava sempre di portarlo avanti, di portarlo nella realtà, da loro due.

Sapeva perché succedeva questo.

Scorpius, il suo Scorpius, soffriva ancora perché sua madre non c'era più.

Soffriva, perché aveva affrontato tutto quanto da solo, e soltanto l'amicizia con Albus gli aveva permesso di alzarsi e andare avanti, anche se per farlo, aveva costruito intorno a se un muro di freddezza e cinismo.

Rose lo aveva odiato per questo, per quasi sei anni, senza sapere che cosa c'era dietro.

Ora era lì, tra le sue braccia, e si sentiva piccola, piccolissima, perché lei non aveva mai sofferto così tanto, ed era sempre stata felice, o almeno serena.

Di fronte a tutto ciò, si sentiva impotente, e lo detestava, perché voleva fare qualcosa, specie per lui, specie dopo che le aveva detto  Ti Amo.

L'alba stava nascendo, timida e pallida tra le montagne, anche Scorpius stava svegliandosi.

-Buongiorno piccola.- disse con la voce impastata dal sonno e gli occhi semichiusi.

Rose scoppiò a ridere, per quanto le sembrasse buffo in quelle condizioni.

E Scorpius la adorava per questo. Vederla ridere, era una delle cose che adorava di più al mondo.

-Buongiorno a te.- rispose lei -forza, prepariamoci per andare a lezione.-

-Rosie.. Sono soltanto le sei..- le disse, mentre lei si alzava.

-Lo so, ma per fare il bagno ci vuole molto tempo.- obiettò lei con un ghigno, mentre cominciava a spogliarsi e si dirigeva in bagno.

-Oh..- Scorpius balzò giù dal letto con un sorriso, e cominciò a togliersi la maglietta.

E Rose dovette imporsi tutto l'autocontrollo del mondo per non cedere, o sbavare.

-E chi ti ha detto che sei invitato?- disse sorniona, e gli chiuse la porta in faccia.

-La pagherai, Weasley...- gli disse lui da dietro la porta -Dai.. Fammi entrare, o butto giù la porta.. Faremo tardi..-

Rose ridacchiava, mentre apriva il rubinetto dell'acqua calda e preparava il bagno.

-Apri questa porta Rose...-
Silenzio.
-Okay, la butto giù, se sei là vicino spostati.-

Rose tolse silenziosamente la chiave.
Ci fu un tonfo, e un attimo dopo Scorpius era a terra in bagno, col sedere dolorante.

-Piccola pazza..-

-Ti concedo di farmi compagnia, sono un dio generoso, dopo tutto..- lo schernì lei.

-Brava bambina.- gli sussurrò, lascivo, mentre si toglieva il pigiama e i boxer.

La fece girare, e le sganciò il reggiseno, mentre gli copriva la schiena di baci.
Rose rabbrividì, e lui continuò, togliendole gli slip, poi la fece girare.

Vide che si copriva, ma lui le prese il volto tra le mani.
-Non devi. Sei bellissima, credimi... Sei bellissima!-

Si mise nella vasca, invitò Rose a fare lo stesso.
Rose decise che, per lui, davvero, avrebbe superato qualsiasi cosa, perché aveva la capacità di semplificarle le cose, e nessuno lo aveva mai fatto con lei.

Si accomodò tra le sue gambe, e si appoggiò al suo petto. Chiuse gli occhi, e le ritornò in mente il mare, quello che vide assieme a Scorpius durante le vacanze.

Si sentiva in pace, si sentiva bene.
E Scorpius era felice. La strinse tra le sue braccia, e sentiva di non aver bisogno più di niente.

*

-Rosellina, dove hai dormito questa notte?- chiese Albus a colazione. Tutto il clan Weasley-Potter scoppiò a ridere.

-Nella mia stanza Albus.. E non chiamarmi Rosellina..-

-Allora Robert e Izzie sbagliano, perché ti hanno vista uscire dalla dieci, mentre la tua è la nove.- si trattenne per non scoppiare a ridere.

-Rose, prefetto perfetto.. Da te non me lo sarei mai aspettato!- disse Lysander, accanto ad Albus, assumendo una finta espressione delusa.

Se gli sguardi avessero potuto uccidere, Albus e Lys sarebbero morti sul colpo.

-Scorpius.. Ricordami perché non devo uccidere questi ingrati..- disse Rose.

-Perché sono nostri amici, e perché finiresti ad Azkaban, e non potresti realizzare i tuoi sogni, e non potresti stare con me..- disse mettendogli un braccio attorno alle spalle.

-E voi due... Sì. Abbiamo fatto tanto di quel sesso che voi non ne avete idea, in tutti gli angoli della stanza, anche nella doccia.. Trovatevi una ragazza e prendetevi una pausa.-
Rose lo guardò scioccata, ma Scorpius la baciò -Reggimi il gioco.-

E infatti Albus e Lysander si zittirono.
Proprio in quel momento una Lily raggiante entrò in Sala Grande con un foglio in mano, sedendosi tra Rose e Lorcan.

-Cos'hai in mano?- Albus parve riprendersi.

-Oh, la tua condanna a morte.- disse Lily.
-Che significa..?-

-'E riferisci a tuo fratello che la Nimbus 2020 gli sarà sequestrata se continua a non lasciarti in pace. Baci, mamma e papà.'-

Stavolta fu Rose a farsi delle grosse risate a discapito di Albus.

Quest'ultimo divenne pallido.

-Farai meglio a comportarti bene Severus.- lo canzonò Rose, che nel frattempo si alzò.

-Ci vediamo dopo, Scorpius.. Andiamo Domi, Alice..-

Stavano uscendo dalla Sala Grande, quando la Preside fermò Rose.

-Weasley..-

-Professoressa, mi dica.-

-Weasley, sei sicura di voler seguire il corso di Animago... È il settimo anno, hai già i MAGO, il Quidditch..-

-Professoressa, sono sicura.- disse Rose, fermamente convinta.

-Oh, beh.. Allora, se è così, mercoledì prossimo iniziamo, alle 18:30, quarta aula a sinistra, Terzo piano, ala est. Vi saluto, Weasley, Weasley, Paciock.-

*

-Sul serio.. Animago, Rose?- era già la quarta volta che interrompeva la sua cena per rispondere SÌ a quella domanda.

-Si, e il prossimo che me lo domanda lo infilzo con questa forchetta.-

-Calma, piccola.- gli disse Scorpius, baciandole una tempia, e subito si calmò.

Possibile che ancora gli facesse questo effetto?

-Vieni.- le disse alzandosi, e prendendole la mano -Andiamo su.-

E lei gli prese la mano, pensando che anche quelle due semplici parole, dette da lui, sembravano la promessa più bella.

I'm in Love with You~ScoRoseDove le storie prendono vita. Scoprilo ora