-Non è grandissima... Una cucina, un soggiorno, due camere da letto, due bagni, e un piccolo giardino...-
-E sei... sicuro?-
-Se mi stai chiedendo se sono sicuro di voler andare a vivere insieme, mi offendi Rose.. Certo che si! O, Salve Tom!-
Rose e Scorpius stavano attraversando la barriera che conduceva a Diagon Alley.
Avevano deciso di andare a vivere insieme, e Scorpius aveva provveduto a trovare qualcosa di adatto a loro tre.
Camminavano per mano per la strada principale di Diagon Alley, affollatissima nonostante fosse estate inoltrata ormai.
-Quindi dov'è?-
-Ci siamo quasi.-
Girarono a sinistra, imboccando una stradina laterale che conduceva ad un quartiere di casette a schiera tutte uguali.
Scorpius tirò fuori un paio di chiavi, ed aprì il cancelletto della 394. Un piccolo vialetto li condusse di fronte ad una porta preceduta da un piccolo portico.
-Pronta?-
-Si.-Il ragazzo aprì la porta e Rose entrò.
Una piccola anticamera conduceva ad un soggiorno spazioso e luminoso, e su una delle pareti, un arco a tutto sesto si apriva su una piccola cucina.Rose osservava tutto quanto, mentre Scorpius era concentrato solo su di lei.
-Se non sei stanca, al piano di sopra ci sono le camere da letto e il secondo bagno.-
Rose annuì.
La aiutò a salire le due rampe di scale.
Diedero una breve occhiata alla camera da letto ancora vuota per metà.
-Mi piace.- riuscì a dire Rose, ed era sincera. Scorpius annuì, poi la prese per mano e la condusse nell'altra stanza.
Aprì la porta.
Rose voleva sorridere e piangere al tempo stesso.
Quella era la stanza del loro bambino.
Rose sfiorò la culla in legno di pino al centro della stanza, e a stento trattenne le lacrime. Lacrime di gioia, di serenità.
Chiuse gli occhi e stette in silenzio.
Scorpius la osservava, appoggiato allo stipite della porta, attento, con le braccia conserte.-Questa è l'unica parte della casa che mi sono concesso di toccare.- prese un bel respiro e si avvicinò di pochi passi.
-Due settimane fa, quando non avevo il turno di domenica alla specializzazione, ricordi che ti dissi che sarei andato a prendere un caffè con mio padre?-
Lei annuì.
-Beh, in realtà, sono venuto qui con un paio di secchi di vernice turchese e dei pennelli. Volevo che fosse perfetta, e per fortuna ci sono riuscito, perché non me la sono mai cavata con queste cose. Poi nel pomeriggio papà mi ha fatto recapitare questi.- e con un gesto indicò i mobili nella stanza. -Sai, erano della mia stanza, quando ero un neonato. Neanche mi ricordavo che fossero ancora da qualche parte, in cantina al Manor.-Rose guardò meravigliata quella culla ancora una volta e vide che sulla testata c'erano incise, ancora visibili e piccolissime, le iniziali SHM, Scorpius Hyperion Malfoy. Poco distante dalla culla c'era un fasciatoio, un armadio, ma quello che attirò la sua attenzione fu un cavalluccio a dondolo. Sorrise.
Rose lo guardò.
Le aveva detto che non sarebbe stato capace di essere un bravo papà, ma lei, in quel momento, sapeva che non le sarebbe potuto toccare un padre migliore per suo figlio.
Lo abbracciò.
-Quando dico che voglio vivere con te, lo dico seriamente.--Lo so.- sussurrò lei.
E si staccarono.
-L'ho comprata un mese fa... Avevo da parte qualche risparmio, e l'ho comprata per noi...--Avresti dovuto dirmelo. L' avremmo potuta comprare insieme.-
-Non te lo avrei permesso.- disse con un mezzo sorriso.Uscirono da Diagon Alley che era pomeriggio inoltrato.
-Quanto ti manca per completare i due mesi di tirocinio al San Mungo?- chiese Rose, mentre passeggiavano per le vie di Londra.
-Devo sostenere l'esame mercoledì. Se lo passo, sarò un Medimago abilitato già dal giorno dopo.-
-Giusto in tempo per il matrimonio di Teddy e Vic.-
-A proposito.- disse Scorpius fermandosi di botto.
-Cosa?-
-Non abbiamo i vestiti.-
-Porca miseria... Non ci avevo neanche lontanamente pensato.-
Entrarono in un negozio d'abbigliamento senza alcuna idea di quello che avrebbero dovuto indossare.
-Oh per te è facile... Sei un figo da paura anche con una semplice camicia e un paio di pantaloni.- disse Rose sbuffando, mentre Scorpius si mostrava indeciso su quale paio di pantaloni avrebbe dovuto scegliere.
Scoppiò a ridere, dandole un bacio veloce.
-Così ti sottovaluti, piccola... Ecco questo dovrebbe andare bene... Ora andiamo di là, vediamo cosa puoi scegliere.--È già il quarto che provi, Rosie..-
-Comodo parlare per te.- sbottò lei con una occhiata assassina -Non sei tu ad essere gonfio come un dirigibile da otto mesi a questa parte.-
-Ehi.- le disse carezzandole il volto -Posso sceglierlo io per te?-
Lei annuì e si fece di lato per farlo passare.
Tornò dopo un paio di minuti con un vestito color indaco, come l'Oceano, con due bretelle sottili, e che aveva un ampia e larga gonna, ed un nastro blu sopra all'altezza della pancia.L'aiutò ad infilarlo, e le allacciò il nastro dietro la schiena. Poi le sistemò i capelli da un lato.
-Come ti sembra?- le chiese, guardandola dal riflesso dello specchio.
Lei lo guardò di rimando.
-È perfetto.. Come hai fatto a..?-
-Ha lo stesso colore dei tuoi occhi, piccola.- le disse, posandole un bacio sul collo.Lei si girò verso di lui, e lo baciò. Quanto lo amava, quanto lo desiderava. Lo baciò con ardore, aggrappandosi alle sue spalle, mentre Scorpius la spingeva delicatamente contro la parete del camerino.
-Così mi farai impazzire.- disse Scorpius con voce roca, continuando a baciarla.
-Il mio scopo era esattamente quello.- gli sussurrò all'orecchio in tono lascivo.
-Faremo meglio a tornare a casa allora.-
Non tornarono alla Tana, quella notte. Avvisarono che avrebbero dovuto risolvere alcune questioni a Diagon Alley, per non fare preoccupare nessuno.
Scorpius chiuse la porta della loro nuova casa con un calcio, troppo impegnato a baciare Rose.
Camminarono così, a tentoni fino al soggiorno, allungando una mano per aprire il divano letto e spostare le coperte.
Rose prese a spogliarlo con impazienza. Lo voleva tantissimo. Troppo.
Scorpius si fermò.
-Sicura che non ti faccia male..--Sta zitto e fa' l'amore con me.-
Scorpius la spogliò e la adagiò sul divano, puntellandosi sui gomiti, per non pesarle sul ventre.
La guardò per un attimo, tanto intensamente che Rose pensò che volesse leggerle l'anima.
Tanto già sapeva farlo.
Come mai nessuno aveva fatto con lei.-Ti amo.- le disse, sussurrandolo, come se fosse un segreto da custodire gelosamente, che non tutti avevano il diritto di sapere.
Si amarono con venerazione, con amore reciproco, grande e consapevole.
Malfoy coprì entrambi con le coperte, e prima di scivolare con lei tra le braccia di Morfeo, sorrise, grato a qualunque Dio sopra di loro per averla messa sul suo cammino.
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I'm in Love with You~ScoRose
FanfictionQuesto è il seguito di "I'm in trouble with You". Anche questo è un racconto senza pretese, che parla di due ragazzi, Scorpius e Rose, che dopo una vita passata a detestarsi, hanno scoperto invece di amarsi. Adesso tornano ad Hogwarts, e la loro sto...