12.

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Villa Conchiglia non era mai stata così bella.

Il matrimonio di Teddy e Victoire aveva fatto scaturire le abilità innate di Fleur Delacour in Weasley di rendere splendido tutto ciò che toccava.

La casa era stata meravigliosamente decorata in stile Neoclassico, ovunque si fosse posato lo sguardo, non si poteva cogliere altro che la bellezza, l'armonia e la freschezza.

La cerimonia si sarebbe svolta nell'immenso giardino che dava sul lato est della casa, dove era stato allestito il luogo della cerimonia nuziale e, accanto, il grande gazebo che avrebbe ospitato poi il banchetto.

Se poi aggiungiamo che il panorama era una sublime vista dell'Oceano...
No, non c'è davvero bisogno di aggiungere altro.

Molly Weasley, gli occhi gonfi e il sorriso lacrimoso, stava finendo di acconciare i capelli della sua prima nipote in una semplice ma bellissima e delicata treccia.

La aiutò ad indossare il vestito e a salire sulle scarpe, offrendo il sostegno delle sue braccia, proprio come quando ventiquattro anni prima le insegnava a camminare, e come avrebbe fatto con tutti i suoi nipoti.

-Asciuga queste lacrime nonna.. È un giorno di festa!- disse Victoire, meravigliosa quasi quanto sua madre, forse di più, mentre baciava la guancia di sua nonna.
-Ci proverò, bambina.- sorrise Molly.

Bussarono alla porta, e Lily e Rose fecero capolino nella stanza.
-Vic, è il momento di scendere.- disse Rose.
-Arrivo.-

Sulle scale, Bill Weasley, la testimonianza vivente che può passare anche un quarto di secolo ma quando sei figo resti figo pure a cinquant'anni, stava aspettando sua figlia, per accompagnarla, dandole il braccio, verso la sua nuova vita.

-Come ti senti?- le chiese, un po' teso, mentre faceva attenzione ai gradini.
-Felice come non mai, e ancora devo sposarmi!-
Bill sorrise.
-Tieniti forte.- le disse, mentre uscivano fuori, dove tutti li stavano aspettando.

Rose aveva un sorriso a trentadue denti da quando erano arrivati. Forse erano gli ormoni della gravidanza, forse perché la felicità era nell'aria...

Comunque non riusciva non sorridere.
Erano seduti in prima fila, lei e Scorpius, mano nella mano.

Guardò sua cugina attraversare il tappeto rosso come una dea, raggiante di felicità e di bellezza. Ed era perfetta, diamine.

Un vestito semplicissimo, di seta e pizzo, il velo sul capo, e un mazzo di gladioli bianchi in una mano, mentre con l'altra si reggeva al braccio di suo padre.

E tTeddy... Beh, era Teddy!
Un sorriso enorme, i capelli rosso fuoco, e occhi solo per Victoire.

Accanto a lui Harry e James, i suoi testimoni.

Bill offrì il braccio di sua figlia a Teddy, poi andò a sedersi accanto a sua moglie e a suo figlio Louis. Dominique era la sua damigella d'onore.

La cerimonia fu officiata da Percy Weasley e, contro ogni paradosso, fu la cerimonia più bella a cui Rose assistette in tutta la sua vita.

E pianse quando si scambiarono le promesse.
E pianse ancor di più quando 'Vi dichiaro marito e moglie.'.

-Hei piccola.-
Scorpius l'aveva appena raggiunta. Era in piedi, con una mano sul pancione, e lo sguardo fisso sull'orizzonte.

Scorpius non poté fare a meno di sorridere e anche Rose lo fece quando incontrò il suo sguardo.

-Certe cose non cambiano mai.- gli disse con un sorriso.

Aveva ancora gli occhi gonfi per le lacrime di gioia, ma comunque non rinunciava mai, da quando era bambina, ai tramonti a Villa Conchiglia.

-Tuo zio Bill è ubriaco perso, tuo padre si sta scatenando in pista con tuo zio Harry ballando quella che credo sia musica babbana anni novanta, Albus e Louis sparano brindisi a destra e a manca.. E poi ci sono Teddy e Victoire che.. Beh, loro sono altro, sono altrove, nessuno li può raggiungere nel loro mondo, non oggi.-

Rose annuì, seria.
Poi scoppiò a ridere. -Mio padre... Cosa!?-
-Vieni a vedere con i tuoi occhi.- e la condusse al gazebo.

Ronald Weasley era al centro della pista da ballo, seguito a ruota da Harry Potter.
Da lontano Rose poté notare come Hermione e Ginny avessero ormai rinunciato a una qualche possibilità di redenzione.
Sottofondo, una canzone..

Yo listen up, here's the story
About a little guy that lives in a blue world
And all day and all night and everything he sees is just blue
Like him, inside and outside
Blue his house with a blue little window
And a blue Corvette
And everything is blue for him
And himself and everybody around
'Cause he ain't got nobody to listen
I'm blue da ba dee da ba daa
Da ba dee da ba daa, da ba dee da ba daa, da ba dee da ba daa
Da ba dee da ba daa, da ba dee da ba daa, da ba dee da ba daa

-Gli Eiffel 65.- Rose rise di cuore.
Musica babbana demenziale che aveva contagiato suo padre grazie ad Harry, e che Hugo e lei avevano spesso ascoltato.
Rose cominciò a battere le mani a tempo  e a ridere come una matta.

Poi si fermò di botto.
-Scorpius.-

Nonostante fosse lì accanto a lei, la musica era troppo forte.

Dovette scuotergli il braccio.
-Cosa succede?- gridò lui, per sovrastare la musica.

Rose gli indicò la pozza di liquido trasparente sotto le sue gambe.

Scorpius impallidì.
Si erano rotte le acque.

I'm in Love with You~ScoRoseDove le storie prendono vita. Scoprilo ora